Punto a capo, spread come a novembre 2011, ennesimo crollo della Borsa. In un contesto generale complessivamente solo peggiorato, sensibilmente. Il tutto, ampiamente annunciato. Tutto ciò che c'è stato raccontato, tutte le misure intraprese dal Governo (e dall'UE e compagnia), ecco a cosa hanno portato, al punto di partenza (per usare un eufemismo). E si prepara un agosto di fuoco, annunciato da tutte le parti. Avevamo bisogno di questa prova, per capire che non si può cercare di uscire dalla crisi economica, e di assicurare la stabilità finanziaria, in questo particolare momento storico, solo con i tagli ripetuti e indiscriminati alla spesa pubblica e l'aumento della tassazione indiretta, con l'irraggiungibile obiettivo del pareggio di bilancio? Che insomma, con queste politiche neoliberiste, ideologiche e cieche, non si va da nessuna parte?
Frattanto, dopo che in tutti questi mesi hanno ripetuto che non si poteva andare a elezioni anticipate, che c'era bisogno di stabilità, e che il governo tecnico fino al 2013 era l'unica strada percorribile e obbligata (e che comunque eravamo ormai sulla via del migliore dei mondi possibili), adesso qualcuno, anche udite udite Eugenio Scalfari, comincia a ventilare l'opportunità del voto. Vabbe'.
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