Lo choc di tornare a Terni, e ritrovarsi la fontana di Piazza Tacito senza pennone. L'angoscia e la rabbia di nuovi gravissimi incendi, a un passo dalla città. La desolazione della città nella settimana ferragostana. Passare le giornate in casa, a cercare di studiare. La pochezza e lo squallore del dibattito cittadino, animato da certi soggetti. Le giornate che si accorciano.
Giusto le sagre.
Però insomma, quest'aria agostana non ha affatto convinto (e l'afasia mensile del presente blog ne è una manifestazione).
Ora cerchiamo di ripartire.
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