19 settembre 2012

Perle bibliche. 1 Cor 14,34-35, e glossa crisostomiana

La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità ... etc etc etc. 
Passo ben noto, dalla Prima Lettera ai Corinzi di San Paolo, bello, chi non lo conosce. 
Ma è nel capitolo immediatamente successivo (1 Cor 14,34-35, se volemo fa' li ganzi) che troviamo una piccola, vera perla biblica.

Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge.
Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea.
Che classe! Beh, stiamo a parla' di San Paolo, mica uno a caso.
Passo questo che ha ispirato, tra gli altri, l'esegesi di San Giovanni Crisostomo, Dottore della Chiesa, che così commentava, con le immortali parole che, ai bei tempi, campeggiavano sull'uscio della casa di Via dell'Elce di Sotto:
...mulier res est imbecilla, et mobilis, et levis.
e spiegando anche come
Turpe est enim mulieri loqui in ecclesia.
Come dargli torto, come non chinare il capo dinanzi a cotanta e santa sapienza e saggezza!
Non possiamo che concludere, ringraziando Google Books per averci dato accesso all'edizione del 1780 dell'Opera Omnia del Crisostomo.

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