Avevano la possibilità di giocare, nei mesi da qui alle prossime inevitabili elezioni, da una posizione di assoluta forza, di essere gli aghi della bilancia, tenere materialmente per le palle il governo ed essere i veri domini della situazione. Senza nulla da perdere, che avrebbero avuto buon gioco a rivendicare tutti gli eventuali risultati positivi di un governo varato con il loro appoggio esterno.
Pur di non "sporcarsi" in alcun modo le mani, spalancano ora invece la strada al ritorno di una resuscitata destra berlusconiana, che nelle "larghe intese" trovano oggi l'unica strada per rimettersi in gioco.
Complimenti per il senso politico dimostrato dai parlamentari del M5S. Che questo non sia il gioco di Grillo e Casaleggio lo si era capito, ma dai "portavoce" eletti qualcosina di più ci si aspettava. Poi certo, se le punte di diamante che riescono a esprimere sono personaggi arroganti e incompetenti come Crimi e la Lombardi, buoni solo a ripetere a pappagallo le direttive che gli arrivano dall'alto, non c'è in effetti molto da stupirsi.
Ora comunque aspettiamo gli sviluppi. Al momento, le soluzioni che si prospettano appaiono inaccettabili e suicide per ciò che rimane della sinistra. Se verranno proposte soluzioni di larghe intese, con un ruolo di primo piano delle destre, siano esse montiane o berlusconiane, che SEL batta un colpo, e si tiri indietro da questo gioo al massacro. E che magari anche la parte migliore del PD, preso atto del fallimento di Bersani, abbia il coraggio di assumere posizione contraria, assumendosi le responsabilità di ciò che, all'interno del PD, ciò inevitabilmente comporterà.
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