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22 marzo 2008

Filologia resistenziale

No ma quando uno dice che la mattina è proficua.
Spulciando tra canzoni della Resistenza Jugoslava, ho finalmente individuato:
1 la canzone dalla quale i partigiani della Gramsci trassero "Su fratelli su compagni": trattasi di "Po sumama i gorama".
2 la canzone che introduce "Sputa e canta mia Jugoslavia" dei Bijelo Dugme: "Padaj silo i nepravdo".
Ci sono anche un paio di video un sacco buli (specie quello di Padaj silo i nepravdo, tratto dall'unica scena bella de "La Battaglia della Neretva"!)

[PS: ebbene sì, per la prima volta ci si cimenta con l'inserimento dei video!]

 




 




28 maggio 2007

Wiki!

Riporto stralci di una mail ricevuta che m'ha dato veramente soddisfazione. Non è la parola precisa soddisfazione, boh è qualcos'altro, il piacere, la soddisfazione di aver potuto fare anch'io qualcosa per preservare la memoria. (ci si riferisce alla voce sulla Brigata Gramsci che scrissi su Wikipedia).


"Salve Nicola,
Mi chiamo Pietro ******** ho 44 anni, sono romano, vivo in Germania ma la famiglia e' originaria di Norcia. [...]
Da bambino ascoltavo I racconti dei miei nonni, anziani contadini di San Pellegrino, che mi riferivano dei rastrellamenti e delle fucilazioni che avvennero dopo l'8 settembre nelle campagne intorno a Norcia.
I racconti erano sempre molto imprecisi e confusi tanto che a volte arrivavo a dubitarne della veridicita'.
In particolare non riuscivo proprio a capire che cavolo ci facessero degli "slavi" nelle montagne intorno a Norcia e come ci fossero arrivati, con tutta l'Italia occupata dai nazisti.

Mi raccontava mia nonna di questo "Toso" e della sua compagna, una "donnona" ( il nome in questo momento non riesco a ricordarlo) che, a quanto sembra, riuscivano a terrorizzare I contadini quasi quanto I nazisti, con le requisizioni che a volte ordinavano nelle case.
Poi altri racconti confusi su prigionieri inglesi e americani che venivano nascosti nei casolari, perquisizioni dei soldati tedeschi e fucilazioni di alcuni poveri "bardasci", trovati dai nazisti con le armi addosso, nella piazza del paese, sepolti senza nome nel piccolo cimitero e riesumati mesi dopo la fine della guerra, quando madri e padri piangenti venivano a cercarli.
I miei nonni sono morti ormai da parecchio, I miei genitori erano in quegli anni gia' a Roma e la memoria del paese chiaramente e' andata perduta, cosi' avevo completamente rimosso sia I racconti sia il desiderio di capirne di piu'.
Leggendo il tuo articolo tutto mi e' risultato finalmente chiaro e dopo 40 anni ho capito da dove venivano 'sti "slavi", chi fossero in realta' e in quale preciso momento storico si dovessero collocare tutti I fatti. [...]
Pietro"







25 aprile 2007

Buona festa di Liberazione a voi tutti!

Amici, compagni e semplici visitatori, buon 25 aprile!
W l'Italia, w la Repubblica, w la Resistenza, w la pace e w la libertà!

In specie al ricordo della Brigata Garibaldina Gramsci, ad Alfredo Filipponi, a Dante Bartolini, "Toso" Lakovic, Don Concezio Chiaretti, Emo Battisti, Germinal Cimarelli, Giovanni Manni, e tanti altri caduti per il riscatto nazionale.

Lapide ad ignominia

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama

ora e sempre


RESISTENZA.