Quando qualche tempo fa ci si chiedeva se la pretesa sinistra radicale ci facesse o ci fosse. E la manifestazione indetta per il 20 ottobre non fa che confermare l'idea.
E' stata lanciata la campagna contro l'accordo sul welfare siglato, dopo lunghe trattative, a luglio. Esso prevede il superamento del cd. scalone, forti stanziamenti a favore di pensionati, misure efficaci contro la precarizzazione del lavoro.
Si può fare di meglio? Probabilmente, ma è altrettanto probabile che nelle condizioni attuali fosse possibile. E il giochetto portato avanti da Prc e Pdci, delle modifiche parlamentari, è pericoloso, che non pare si rendano conto delle responsabilità che si assumerebbero in caso di affossamento in aula dei provvedimenti (una delle cose positive dell'estate è che ci si dimentica di certi numeri). Che ci si riempie la bocca con San Precario e via dicendo, senza che si faccia poi una cosa utile per rimediare.
Ipocrisia poi, dopo tutto il ciarlare che fanno sull'autonomia del sindacato e del rispetto delle sue posizioni. Il sindacato si è espresso in maniera unitaria, e allora si fa finta di niente.
L'altro giorno il comitato centrale della Fiom, in vista delle consultazioni tra i lavoratori di inzio ottobre, ha espresso posizione contraria all'accordo, unica tra tutte le confederazioni. Posizione contraria, in favore di non si sa bene cosa. Linfa vitale per le posizioni di Prc e Pdci, che si sono gettate a pesce sulla decisione, e adesso invitano a gran voce il governo -di cui ci si scorda piuttosto spesso di far parte, e ci si scorda che esistono le appropriate sedi per far valere il dissenso, ma vabbe'- ad adeguarsi all'indicazione proveniente dalla potente confederazione dei metalmeccanici della Cgil, avanguardia delle masse lavoratrici mondiali.
Chissà se l'interesse generale ha mai contato qualcosa.
E' stata lanciata la campagna contro l'accordo sul welfare siglato, dopo lunghe trattative, a luglio. Esso prevede il superamento del cd. scalone, forti stanziamenti a favore di pensionati, misure efficaci contro la precarizzazione del lavoro.
Si può fare di meglio? Probabilmente, ma è altrettanto probabile che nelle condizioni attuali fosse possibile. E il giochetto portato avanti da Prc e Pdci, delle modifiche parlamentari, è pericoloso, che non pare si rendano conto delle responsabilità che si assumerebbero in caso di affossamento in aula dei provvedimenti (una delle cose positive dell'estate è che ci si dimentica di certi numeri). Che ci si riempie la bocca con San Precario e via dicendo, senza che si faccia poi una cosa utile per rimediare.
Ipocrisia poi, dopo tutto il ciarlare che fanno sull'autonomia del sindacato e del rispetto delle sue posizioni. Il sindacato si è espresso in maniera unitaria, e allora si fa finta di niente.
L'altro giorno il comitato centrale della Fiom, in vista delle consultazioni tra i lavoratori di inzio ottobre, ha espresso posizione contraria all'accordo, unica tra tutte le confederazioni. Posizione contraria, in favore di non si sa bene cosa. Linfa vitale per le posizioni di Prc e Pdci, che si sono gettate a pesce sulla decisione, e adesso invitano a gran voce il governo -di cui ci si scorda piuttosto spesso di far parte, e ci si scorda che esistono le appropriate sedi per far valere il dissenso, ma vabbe'- ad adeguarsi all'indicazione proveniente dalla potente confederazione dei metalmeccanici della Cgil, avanguardia delle masse lavoratrici mondiali.
Chissà se l'interesse generale ha mai contato qualcosa.