12 marzo 2008

De Utilitate

Tra i -pochi- temi che stanno tenendo banco durante questa giornata, tra i più ribattuti pare essere il dibattito sulla cd. utilità del voto. Sinteticamente, si sostiene che l'unico voto utile sarebbe quello da una parte per il Partito Democratico e dall'altra per il Popolo delle Libertà. Al massimo, viene concesso il voto per l'Italia dei Valori.
Sarebbe il caso di farla una riflessione sul concetto di "utilità" del voto. Che è potenzialmente pericoloso. Se per utilità si intende alimentare la oggettivamente remota possibilità di evitare un ritorno di Berlusconi al governo, causa necessità dettata da legge sul premio di maggioranza e rottura della fu Grande Alleanza Democratica, allora oggettivamente è il Partito Democratico a dover essere votato.
Ma "voto utile" è indubbiamente anche quello che permetterebbe a evitare che il pensiero politico di centrosinistra sia egemonizzato dal Veltronismo; elettoralmente meno utile, politicamente altrettanto se non maggiormente utile.
Ripeto, un bipartitismo coatto imposto da tali regole rappresenta una logica pericolosa per la stessa idea di democrazia rappresentativa.

10 marzo 2008

Premio citazione del giorno

Fabrizio Cicchitto (ex socialista di sinistra, piduista, craxiano, infine forzista e vicecoordinatore di Forza Italia - carriera che è già tutto un programma): "Forza Italia e il PdL hanno un chiaro connotato liberale ed antifascista", con riguardo al caso del fascista Ciarrapico.

Ai compagni di terra di Spagna e di Francia!

Ai compagni del Partito Socialista Francese, protagonisti quest'oggi di un turno di elezioni amministrative assai positivo. Un risultato importante, in un paese dove purtroppo in questi anni si sono sempre registrate pesanti battute d'arresto dopo segnali incoraggianti.
Ma soprattutto ai compagni del Partito Socialista Operaio Spagnolo, che quest'oggi sono riusciti a riconfermarsi alla guida del paese con Zapatero, vincendo decisamente delle elezioni purtroppo funestate anche questa volta dal sangue.
Possano entrambe queste votazioni rappresentare stimoli e punti di riferimento per tutta l'Europa.
La smentita di tutti coloro che sostengono che categorie poltiche come quella di sinistra siano ormai obsolete, e la riprova che una Sinistra di ispirazione socialista ha ancora tanto da dare alla Storia.

8 marzo 2008

8 marzo, statisticamente interessante

L'8 Marzo è numerologicamente (?) interessante. Ricorrono svariate ricorrenze memorabili.
Anzitutto i 100 giorni, in una fredda giornata di marzo in Valnerina di quattro anni fa. E sem encar ici...
Quindi, più o meno un anno fa, il mio primo congresso politico, della fu sezione dei Democratici di Sinistra "Gino Scaramucci" di Perugia.
Nonché, se le statistiche di Windows Live sono affidabili, parrebbe che oggi il beneamato blog che state leggendo avrebbe raggiunto le 4000 visite: grazie visitatori, noti o misteriosi che siate.
Infine, la Festa delle Donne, dice 100 anni dalla prima celebrazione... Bardasce, auguri, ma ricordatevi che finché continuerete a festeggiare con fiorellini e spogliarellisti in discoteca, beh, rischiate di giustificare inferiorità e discriminazioni!

La volpe e l'uva

Che comunque, neve marzaiola dura come tra la suocera e la nuora!

Perversioni (che schifu!)

Il nostro amico freddofilo se ne approfitta e usa il pirulino della sedia per trastullarsi l'orecchio.
E poi ci sfida pure!

6 marzo 2008

Appello

Riuniamoci tutti assieme in meditazione telematica collettiva affinché stanotte la temperatura possa scendere di quei 4-5 gradi, accompagnati da precipitazioni coordinate e continuative (le famose Pre.Co.Co), così da poter trovare al nostro risveglio una Perugia finalmente imbiancata dalla neve.

5 marzo 2008

Rituali

Avendo ancora a disposizione una litrata di nocino a 95° (ovverosia alcol nocinato non tagliato), e da mesi non riesco a trovare la voglia di decidermi di allungarlo in una bottiglia, s'era pensato di creare una sorta di rituale per berlo.
Tipo metti da una parte la bottiglia dell'alcol, e dall'altra un'ampolla di acqua purissima freddissima etc. Prima in un religioso silenzio versi una buona quantità di nocino base nel bicchiere, quindi con attenzione maniacale lo smezzi con l'acqua di sorgiva (detta anche acqua di rubinetto Umbracque). Dopodiché felice e soddisfatto tracanni. Anzi no, sorseggi, che sono ideologicamente contrario al tracannamento.
Da crisi mistica!

Del Piacere

Note sparse vagamente d'annunziane sul Piacere, evitando cose sgattose tipo amore e amicizia.
- leggere Dampyr
- l'Automat-Kalashnikov 47 (il buon vecchio Ak-47...)
- il caffè
- un paio di lattine di weissbier
- la grappa
- l'ascolto di combat rock/folk
- il barbera (vabbe', non solo il barbera)
- le fermentazioni casalinghe
- l'inno dell'Armata Rossa
- masticare foglie di piante varie
- Futurama

Industriali

Mentre si continua a sostenere la logica che permetterebbe di candidare fianco a fianco sindacalisti e industriali, la Confindustria rischia di far saltare la trattativa sul Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro. Beh scusi se mettiamo le sanzioni!
Tornando sull'idea veltroniana secondo cui oggi il PD sarebbe in grado di superare il conflitto tra lavoratori salariati e imprenditori, sintetizzandoli in un preteso interesse nazionale superiore: beh, a parte che candidare gente come Calearo (presidente di Federmeccanica, esponente delle posizioni più retrive di Confindustria) dopo mesi di lotta serrata per il rinnovo dei contratti è scandaloso, più che espressione di novità mi pare un concetto vagamente corporativo...

3 marzo 2008

Evoluzionismo

Già il sapone potrebbe essere considerato un inutile orpello, borghese, e se vogliamo anche perbenista e ipocrita. Figuriamoci il sapone intimo.
Per contro il Barbera (cume' petròli!) è stato e rimane una gran bella invenzione.

Penitenza e conversione

Va bene, ammettiamo la colpa, anche quest'anno per la seconda volta di seguito non si è onorata la ricorrenza etilica del Primo Marzo. Se delle scuse si possono addurre, potrebbero essere il calendario sfavorevole e il tempo quaresimale.
Non è la stessa cosa, ma si cercherà di rimediare nella prassi quotidiana.

28 febbraio 2008

Tutti al cinematografo; ep. 11

Parleremo oggi di "Scarface", capolavoro di Brian De Palma. Nella Miami degli anni '80, Tony Montana, "rifugiato politico" cubano, entra nel giro del traffico della cocaina, scalando rapidamente le vette del potere in un vortice di dollari, droga, fica e morti ammazzati. Pian piano impacisce, ma per un ultimo briciolo di umanità decreta di fatto la sua rovina, arrivando poi al catartico finale con annesso bagno di sangue. Bella interpretazione di Al Pacino, belle picchiette sia la moglie del capo che la sorella di Montana, solitudine del potere e altre cazzatelle varie.

Di fatto, la verità più importante che emerge dal film è che l'unico cubano buono è il cubano socialista.

27 febbraio 2008

Sillogismo?

Perché di base, ci si trova nella strana posizione per cui avendo convinzioni fin troppo radicate si è diventati parte degli incerti.
(con riguardo alle elezioni prossime venture e del menù propostoci)

Lo spirito in lui ardeva come fiamma

...fiere e impetuose erano le sue parole, ridondanti di collera e orgoglio...
"Bella sarà la meta, per dura e lunga che sia la strada! Dite addio alla schiavitù! Ma dite addio anche agli agi! Dite addio alla debolezza! Dite addio ai vostri tesori! Altri ne produrremo. Procedete leggeri: ma portate con voi le vostre spade! Perché andremo più lungi di Oromë, sopporterremo più di Tulkas: non faremo ritorno dall'inseguimento. Alla caccia di Morgoth fino ai confini della Terra! Avremo guerra e odio senza fine. Ma quando avremo conquistato e riguadagnato i Silmaril, allora noi, e soltanto noi, saremo i signori della Luce immacolata, padroni della felicità e della bellezza di Arda! Nessun'altra razza ci soppianterà!"
Quindi Fëanor pronunciò un terribile giuramento. I suoi sette figli balzarono pronti al suo fianco, e insieme fecero identica promessa, e rosse come sangue balenarono le loro spade sguainate al lume delle torce. [...]
Fëanor però rise e parlò, non già all'araldo, bensì ai Noldor, con queste parole: " Così, dunque! Quindi, questo valente popolo dovrebbe mandare in esilio null'altri che l'erede del loro Re con i suoi soli figli, ed esso tornare alla sua schiavitù? Se qualcuno vuol venire con me, io gli dico: vi si preannuncia dolore? Ma in Aman l'abbiamo conosciuto. In Aman, dalla beatitudine siamo passati al dolore. Vogliamo dunque tentare l'altra strada: di giungere dal dolore alla gioia; o alla libertà quanto meno."
Quindi, rivolto all'araldo, gridò: "Dì questo, a Manwë Súlimo, Re Supremo di Arda: se Fëanor non può abbattere Morgoth, per lo meno non esita nell'assalirlo, e non se ne sta in preda ad oziose recriminazioni. E può essere che Eru abbia messo in me fuoco maggiore di quanto tu creda. Tanto danno farò quanto meno all'Avversario dei Valar, che persino i possenti che stanno nell'Anello della Sorte resteranno a bocca aperta nell'udirlo. Proprio così, e alla fine essi mi seguiranno. Addio!". In quel momento la voce di Fëanor risuonò così vasta e potente, che persino l'araldo dei Valar si inchinò di fronte a lui come chi sia pienamente soddisfatto della risposta avuta, e se ne andò; e i Noldor ne furono soggiogati. [...]
Fëanor corazzò però il proprio cuore e disse: "Abbiamo fatto un giuramento, e non è poco. Quel giuramento noi lo manterremo. Ci si minacciano molti mali, non da ultimo il tradimento; una cosa però, non ci vien detta: che soffriremo per codardia, per via di codardi o per paura di codardi. Pertanto io dico che proseguiremo, e questo parere soggiungo: le imprese che compiremo saranno materia di canto fino agli ultimi giorni di Arda". [...] ... e rideva forte agitando la spada, rallegrandosi al pensiero di aver sfidato la collera dei Valar e i perigli del cammino, e che era vicina l'ora della sua vendetta. Nulla sapeva di Angband né delle formidabili difese che Morgoth vi aveva in gran fretta apparecchiate; ma, anche se le avesse conosciute, non lo avrebbero distolto, essendo egli forsennato, consumato com'era dalla fiamma della propria ira. [...] E sarebbe perito, non fossero proprio in quella giunti al soccorso con altre forze i suoi figli; e i Balrog lo lasciarono, e rientrarono in Angband. [...] ... Fëanor ordinò loro di fare alto, ché le sue ferite erano mortali ed egli sapeva essere giunta la sua ora. [...] Quindi spirò, ma non ebbe né tomba né sepolcro perché così focoso era il suo spirito che, come se ne staccò, il corpo cadde in cenere e fu spazzato via come fumo; e il suo sembiante non è più riapparso in Arda, né il suo spirito ha lasciato le aule di Mandos. Così finì il più possente dei Noldor, dalle cui gesta vennero sia la loro massima nomea, sia le loro più triste sventure.

John Ronald Ruel Tolkien, Il Silmarillion

A Fëanor Curufinwë, figlio di Finwë Re dei Noldor!

25 febbraio 2008

Regimi

Il peggior crimine del regime fascista? Il non aver invaso e conquistato la Repubblica di San Marino.

Mountaineering!

Prima uscita di montagna invernale dell'inverno 2007/2008!
Giro dell'anfiteatro del Bove, sui Sibillini. Giornata splendida, caldo primaverile, ancora abbastanza neve per poter camminare, vista che spaziava dall'appenino Tosco-Emiliano, all'Umbro-Marchigiano, al Gran Sasso, al Velino-Sirente, Terminillo e Reatini, Amiata, Valle Umbra e Subasio.
In più ci si è riusciti a scottare la fronte, e a perdere 5 volte i ramponi. Sarà il caso di cambiarli, che non si può sempre sculare come quella ben famosa volta.
Toccherebbe andarci più spesso in montagna in 'sto periodo.
E invece fra un po', invece che sul Crinale Sud il terrore correrà all'ex macello di Via Pascoli, tra i vari Rizzo e i redivivi Giglio e Tonelli. All'ora di pranzo? Ma qui so' 'mpaciti!

23 febbraio 2008

A Stefano Venturi! Aggiornamento e note sparse

La macchina nuova di Checco Maggi; il sudore; il grand'uomo del Catering Gaggi "Possiamo portare via qualcosa o saremmo troppo scandalosi?"; birrocchiata sulla Eos; il Dottor RattoRatini; il Minimetrò (che va a 7 km/h naturally); "Faje vede' le mano!"; il grande Zio Mario Mariani, da Tel Aviv a Bangkok a Roma, ai cannibali della Papuasia ad Alain Delon (alèndelondelèn); un mito un'icona un simbolo un emblema un riferimento un ipod; le ragazze che pogano da una vita, ma col baricentro instabile; "Dini me soffocava col braccio quindi so' dovuto anda' a dormi' sul divano"...

Chiunque voglia suggerire altro ancora è bene accetto!

22 febbraio 2008

A Stefano Venturi!

Fidato compagno, stimato coinquilino, e da oggi dottore in Ingegneria Informatica ed Elettronica.
Tanti auguri da tutti noi!

21 febbraio 2008

Pierferdi Che Casini

Absente computere (sì signori a grande richiesta proprio lui un ablativo assoluto!), causa non si sa bene che, e  trovandosi a Terni senza bravi coinquilini o pubbliche biblioteche da sfruttare a tal fine, si coglie l'occasione per un paio di riflessioni a scoppio ritardato. O meglio sono già scoppiate, il ritardo è altrove.

La gestione dell'alleanza con l'Udc - se la gestione delle alleanze fatta da Veltroni è scandalosa (riassumendo, frattura dell'unità dei progressisti a sinistra, ricatti ai Socialisti, alleanza col secondo peggiore -Di Pietro, secondo dopo Mastella e prima di Diliberto tra i worst of della fu Unione- e partita ancora aperta, ma con tutti i vizi di cui sopra, per i Radicali, la partita di Berlusconi ha dei tratti semplicemente insensati. Scioltosi Fini (il coerente, la persona perbene e dalla schiena diritta) in un listone unico con Forza Italia, con essenzialmente l'intento di sbancare al massimo ove possibile i premi di maggioranza regionali al Senato, non si  capito perché abbia tirato così tanto la corda con l'Udc, rifiutando una semplice allenza. Va bene voler massimizzare i profitti, ma l'essere arrivati all'indurre Casini a (ri)rompere l'alleanza col resto del centrodestra non pare una gran mossa. Poi vabbe', alla fine la prova del nove ci sarà ai voti di fiducia e alla trattative post-voto, e nel caso di vittoria delle destre non potrebbero non esserci enormi problemi a ritornare per l'ennesima volta sui propri passi. Vedremo.

Fidel Castro - prende un po' male l'idea del suo ritiro. Forse si è solo sentimentali e Cuba non è niente di più che dittatura, ma quantomeno piace pensare che dietro ci sia di più, un'Idea che nonostante una serie di vizi e una situazione esterna pesantissima sia riuscita in qualche maniera a rappresentare una possibilità alternativa con dei risultati. E Fidel rappresenta in buona parte tutto ciò. Gracias Comandante! Venceremos!


[il titolo del post è ripreso da uno sketch del 2002 di Neri Marcorè e Serena Dandini a "Mmh!", su Rai2]