Correva notizia di un'infezione suina in un paese umbro, con conseguenti tremila maiali da abbattere subito. Sarebbe un'ottima notizia. Ma poiché non è confermata, beh vabbe' togliamo i riferimenti...
15 novembre 2008
13 novembre 2008
Rainy Cisl
Quando deve esserci non c'è e quando non deve esserci c'è.
E, come suggerisce un compagno, è viscida e fa ammuffire le cose.
E' la Cisl o la pioggia?
E, come suggerisce un compagno, è viscida e fa ammuffire le cose.
E' la Cisl o la pioggia?
12 novembre 2008
Mobilitazione a Perugia - 3 - Primi risultati
Cosa vogliamo? Vogliamo tutto!
Dopo le grandi proteste di questi giorni, il governo ha iniziato a fare delle prime aperture sui tagli e sul blocco del turn-over.
Tutto buono, ma non deve distogliere dall'obiettivo princiapale, l'abrogazione della 133.
E dopodiché, che si proceda a una buona riforma del sistema universitario.
Tutti a Roma venerdì, per info sui pullman da Perugia Noemi 392/4690702.
Dopo le grandi proteste di questi giorni, il governo ha iniziato a fare delle prime aperture sui tagli e sul blocco del turn-over.
Tutto buono, ma non deve distogliere dall'obiettivo princiapale, l'abrogazione della 133.
E dopodiché, che si proceda a una buona riforma del sistema universitario.
Tutti a Roma venerdì, per info sui pullman da Perugia Noemi 392/4690702.
Mezzanotte davanti alla tv
- Ma un po' di tette non ce le fanno vedere?
- Eh quiste che bevono lu vino non te le fanno vede'...
- Che non c'entra un cazzo
- Chi annusa non beve.
[in presa diretta un attimo fa]
- Eh quiste che bevono lu vino non te le fanno vede'...
- Che non c'entra un cazzo
- Chi annusa non beve.
[in presa diretta un attimo fa]
11 novembre 2008
Villosità antitecnologica
Qualcuno -un orsetto peloso a noi vicino- sta temendo che i suoi folti peli gli facciano da schermatura della connessione su eMule.
10 novembre 2008
Non prendersi troppo sul Serio
C'è chi non si prende troppo sul serio.
Io personalmente non mi prendo troppo sul Tevere.
Al massimo sul Nera.
[ok questa manco lu Jumpot]
[e comunque si legga che ne dice Marassimo]
Io personalmente non mi prendo troppo sul Tevere.
Al massimo sul Nera.
[ok questa manco lu Jumpot]
[e comunque si legga che ne dice Marassimo]
9 novembre 2008
Distacco dalle masse giovanili
Ieri in corteo con i ragazzi delle superiori, e oggi pomeriggio per Corso Tacito: purtroppo tocca riconoscere che ci si sente un po' a disagio oramai tra le masse giovanili. Che poi anche in ottica salesiana è altrettanto negativo.
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8 novembre 2008
¯̿¯¯¯̿̿¯̿̿'̿̿̿̿̿̿̿'̿̿'̿̿̿̿̿'̿̿̿)͇̿̿)̿̿̿̿ '̿̿̿̿̿̿\̵͇̿̿\̿¯
Myffrend Dj Ozzi stavolta è stato davvero un grande!
E' una resa grafica dell'Ak-47.
E' una resa grafica dell'Ak-47.
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Cronache di una notte di elezioni presidenziali
Dalle 23.30 sale la tensione, la mano ogni due minuti a su Televideo. Che però stavolta nessuno azzarda previsioni dell'ultimo momento.
I risultati arrivano a rilento, spesso contraddittori.
Solo verso le 2.30, con la notizia della vittoria democratica in Pennsylvania, e buone notizie dalla Florida e dall'Ohio, la situazione inizia a schiarirsi. E quando un'ora dopo, alle 3.30, si apprende della vittoria in Ohio, conti alla mano per Obama la vittoria dovrebbe essere ormai certa. Passa un'altra ora, i repubblicani continuano a festeggiare (che cosa?), ma non ci sono sorprese. Bisogna aspettare le 5 di mattina, con la chiusura dei seggi della costa Ovest, solidamente democratici. E appena suona l'ora, annuncio della Vittoria!
Iniziano i festeggiamenti a Chicago, alle 5.15 McCain riconosce la sconfitta. Sono letteralmente commosso. Alle 6 Obama inizia il discorso.
Che me ne frega del letto, sto troppo eccitato, e mentre il cielo inizia a rischiararsi e arriva l'alba passeggio per Perugia.
Alle 7.20 il ritorno, doccia e colazione.
Hanno sponsorizzato la serata 3 l di tè, 4 caffè, 1 l di birra, nocino, grappino della festa, un tocchetto di pecorino e una bruschetta.
Qui il fotoracconto della notte.
I risultati arrivano a rilento, spesso contraddittori.
Solo verso le 2.30, con la notizia della vittoria democratica in Pennsylvania, e buone notizie dalla Florida e dall'Ohio, la situazione inizia a schiarirsi. E quando un'ora dopo, alle 3.30, si apprende della vittoria in Ohio, conti alla mano per Obama la vittoria dovrebbe essere ormai certa. Passa un'altra ora, i repubblicani continuano a festeggiare (che cosa?), ma non ci sono sorprese. Bisogna aspettare le 5 di mattina, con la chiusura dei seggi della costa Ovest, solidamente democratici. E appena suona l'ora, annuncio della Vittoria!
Iniziano i festeggiamenti a Chicago, alle 5.15 McCain riconosce la sconfitta. Sono letteralmente commosso. Alle 6 Obama inizia il discorso.
Che me ne frega del letto, sto troppo eccitato, e mentre il cielo inizia a rischiararsi e arriva l'alba passeggio per Perugia.
Alle 7.20 il ritorno, doccia e colazione.
Hanno sponsorizzato la serata 3 l di tè, 4 caffè, 1 l di birra, nocino, grappino della festa, un tocchetto di pecorino e una bruschetta.
Qui il fotoracconto della notte.
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7 novembre 2008
Viva l'unita e potente Unione Sovietica fondata dalla volontà deipopoli!
[premetto subito che è un discorso di ordine nettamente più ideale che storico e politico]
Oggi, 7 Novembre 2008, è il 91° anniversario della Rivoluzione d'Ottobre.
Un pensiero del compagno Paolo, stamattina alla manifestazione in Piazza IV Novembre.
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Stória!
Dopo un bel po' di tempo (almeno due anni e mezzo di wireless selvaggia), ricomincio a pagare Internet.
Scì, qua a Perugia.
Scì, qua a Perugia.
6 novembre 2008
Memoria storica perugina
Per continuare sul tema perugineggiate, mettiamo per iscritto ad usum dei posteri dove si trovano o si trovavano fino a tempi recenti alcuni dei maggiori vanti del Capoluogo, i vespasiani di Perugia centro.
Trovansi utilissimi orinatoi a parete sulla piazza antistante la sede centrale del Liceo Classico Mariotti; nei pressi dell'uscita del parcheggio Sipa del Mercato Coperto; ben due attorno alle ex Carceri, a Borgo Santo Spirito. E' andato -purtroppo- recentemente perduto l'orinatoio situato all'incrocio di Via Fabretti e Via Lupattelli, nei pressi di Piazza Grimana.
5 novembre 2008
Barack Obama presidente!
Stamattina, alle 5, per la prima volta in vita mia avrei voluto essere un cittadino statunitense.
La prima elezione andata bene dopo parecchio, troppo tempo, e probabilmente la gioia politica più grande che abbia mai provato.
La fine di otto lunghissimi anni di presidenza Bush.
Il non rischiare di avere Sarah Palin come presidente.
150 anni fa erano schiavi, 50 anni fa ancora non avevano diritti civili. E oggi un nero è a capo degli Stati Uniti. La prova che porca miseria prima o poi la giustizia c'è.
Tante cose si affollano nella mia testa e l'emozione di stanotte è ancora forte.
Speriamo, bene o male che sia, finalmente speriamo.
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4 novembre 2008
So do you like this president bambù?
E arrivò il giorno delle presidenziali americane.
Se qualcuno vuole un'ultima ragione per cui Obama sarebbe un presidente migliore di McCain, beh francamente tocca dire che il ben più giovane e soprattutto afro Obama pare incarnare molto meglio le virtù presidenziali di cui parla questa canzone.
Farà piacere il rialzo a Wall Street,
ma non mi tira mica sotto lo slip
e una stagista fa gola di più
so do you like this president bambù?
Sono seduto qui nella stanza ovale
e sto pensando a Saddam Hussein;
tra una guerra e l'altra c'è un silenzio
e resisterti non saprei!
Quante corna porta Hillary,
quante ne avrà messe Kennedy
noi presidenti americani
siamo dotati come i sette nani.
E' per questo che ci eleggono,
segretarie ci contendono;
così iniziamo un'altra guerra lampo
e vai col desert storm!
Zazzarazzà, zazzarazzà, zazzarazzazza zazzà zazzà!
E' tutto un complotto di lobby
quello che in giro chiamano il "Fava Gate";
per me chiavare non è certo un hobby,
ma è il mestiere del capo degli States.
Mentre Monica mi guarda il pantalone
e sta partendo lo shuttle che tu sai,
inizia a fare il conto alla rovescia,
non aver fretta che lo piglierai!
Quante corna porta Hillary,
quante ne avrà messe Kennedy
noi presidenti americani
abbiamo un Patriot lungo quattro mani.
E' per questo che ci eleggono,
e le donne ci costringono;
col mio sassofono poi tutte quante suonano
la sveglia dei Marines!
E le figlie intanto crescono,
ma poi non ci rassomigliano;
qualche segreto ce l'ha anche la First Lady,
la scimmia piglia dalla testa ai piedi. [??? non sono sicuro della trascrizione].
E le mogli che si incazzano
in tivvù poi ci difendono;
mia cara Hillary alza la sottana
e vieni pure tu!
Zazzarazzà, zazzarazzà, zazzarazzazza zazzà zazzà!
[Naturalmente tale capolavoro è degli Altoforno]
Che dire, buona notte elettorale a tutti!
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Momento creativo
Ok qui si parlava di concetto creativo e non di momento, ma ne prendiamo comunque le mosse.
Momento creativo è quando, come oggi, le cazzate da scrivere sul blog mi vengono a raffica.
E l'importante è riuscire a conservarle un po' e a dosarle, se no carissimi lettori amici compagni etc etc non potreste apprezzarle al meglio.
4 Novembre, dopo 90 anni
Grande risalto quest'anno per le celebrazioni del 4 Novembre, giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate. 90 anni fa veniva firmato l'armistizio che metteva fine alla Prima Guerra Mondiale.
E' comprensibile la voglia di visibilità del ministro della Difesa La Russa, ma tutta questa grancassa è piuttosto fuori luogo. C'è poco di che essere orgogliosi della Prima Guerra Mondiale, il conflitto più idiota che abbia attraversato l'Europa nell'ultimo secolo. La Seconda Guerra Mondiale, se vogliamo, ha un suo significato storico e morale, fu necessaria per il Mondo per rovesciare la minaccia nazifascista. La Prima Guerra Mondiale invece è stato solo il trionfo dei nazionalismi, un bagno di sangue per gli interessi e i fanatismi di ristretti gruppi.
E' comprensibile la voglia di visibilità del ministro della Difesa La Russa, ma tutta questa grancassa è piuttosto fuori luogo. C'è poco di che essere orgogliosi della Prima Guerra Mondiale, il conflitto più idiota che abbia attraversato l'Europa nell'ultimo secolo. La Seconda Guerra Mondiale, se vogliamo, ha un suo significato storico e morale, fu necessaria per il Mondo per rovesciare la minaccia nazifascista. La Prima Guerra Mondiale invece è stato solo il trionfo dei nazionalismi, un bagno di sangue per gli interessi e i fanatismi di ristretti gruppi.
E' necessario tenere vivo il ricordo come monito, non farne occasione per inutili festeggiamenti bellicisti.
1 novembre 2008
Mobilitazione a Perugia - 2 - Considerazioni sparse
E' un nuovo '68? No, la protesta di queste settimane è una cosa alquanto diversa. Quarant'anni fa era una contestazione del sistema universitario, oggi si lotta per mantenerlo in vita, contro provvedimenti che rischiano di distruggere l'università pubblica e aperta a tutti. Manca -quantomeno allo stato attuale delle cose-, una contestazione dell'istituzione università: anzi, quella che è una delle forze della protesta è l'unità di studenti, ricercatori e corpo docente. Certo ciò è, per certi versi, un po' ambiguo: gli interessi e le rivendicazioni di studenti e professori non sono e non possono essere sempre gli stessi, e di sicuro oltre alle politiche sbagliatissime degli ultimi 15 anni parte della responsabilità della crisi attuale dell'università è di buona parte dell'"accademia". Ma di fronte alla gravità della situazione, col decreto Gelmini ormai legge, è idiota mettersi a fare distinguo e particolarismi: è da cercare il più possibile l'unità sugli obiettivi comuni. Dopodiché, se la lotta si concluderà nel migliore dei modi, si può pensare anche ad andare oltre, cambiare e superare una seria di problemi. [la classica impostazione togliattiana che riemerge].
Sui mezzi di lotta. L'esigenza fondamentale è di riuscire a creare consenso. Un consenso diffuso, generalizzato nel Paese, contro la 133, è l'unico modo per sperare di riuscire a ottenere l'abrogazione del provvedimento da parte del governo. Ed è per questo che mezzi di protesta come i blocchi del traffico, di cui s'era visto un assaggio a Perugia il 24 ottobre dopo l'assemblea a Giurisprudenza, sono del tutto antiproducenti. Otterrai pure visibilità, ma -giustamente- ti fai nemica la popolazione. Quando invece tutta Perugia, come le altre città universitarie italiane, deve rendersi conto che una crisi dell'università è anzitutto una crisi della città stessa. [ecco, una cosa che sarebbe davvero bella sarebbe uno sciopero generale cittadino in difesa dell'università, ma faglielo capi' a li cuniji...] La classica occupazione anche ha scarso significato d'essere. E' un mezzo di lotta esclusivamente degli studenti contro l'università, ma appunto qua non si sta lottando contro, ma per l'università.
Infine se c'è una cosa molto bella della mobilitazione in corso a Perugia e nel resto d'Italia, è la capacità che sta avendo di portare in piazza a manifestare per la prima volta in vita loro centinaia e migliaia di giovani, che probabilmente mai prima si erano sognati di farlo.
Sui mezzi di lotta. L'esigenza fondamentale è di riuscire a creare consenso. Un consenso diffuso, generalizzato nel Paese, contro la 133, è l'unico modo per sperare di riuscire a ottenere l'abrogazione del provvedimento da parte del governo. Ed è per questo che mezzi di protesta come i blocchi del traffico, di cui s'era visto un assaggio a Perugia il 24 ottobre dopo l'assemblea a Giurisprudenza, sono del tutto antiproducenti. Otterrai pure visibilità, ma -giustamente- ti fai nemica la popolazione. Quando invece tutta Perugia, come le altre città universitarie italiane, deve rendersi conto che una crisi dell'università è anzitutto una crisi della città stessa. [ecco, una cosa che sarebbe davvero bella sarebbe uno sciopero generale cittadino in difesa dell'università, ma faglielo capi' a li cuniji...] La classica occupazione anche ha scarso significato d'essere. E' un mezzo di lotta esclusivamente degli studenti contro l'università, ma appunto qua non si sta lottando contro, ma per l'università.
Infine se c'è una cosa molto bella della mobilitazione in corso a Perugia e nel resto d'Italia, è la capacità che sta avendo di portare in piazza a manifestare per la prima volta in vita loro centinaia e migliaia di giovani, che probabilmente mai prima si erano sognati di farlo.
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