Girare per il Mugello, tra memorie della Resistenza, paesi gemellati con città dell'Unione Sovietica, viali intitolati ad Hanoi e Case del Popolo... ahhh!
26 ottobre 2009
24 ottobre 2009
Primarie 2009, voto per Bersani
Alle Primarie del 25 Ottobre del Partito Democratico, visto che il regolamento balordo lo permette, partecipare, e votare Pierluigi Bersani segretario.
Un compagno serio, preparato, con una reale conoscenza del mondo del lavoro italiano, di come funziona un partito. Senza nuovismi inutili, per un partito legato alle classi lavoratrici, al sindacato. Con un'identità chiara, che affronti e risolva le contraddizioni irrisolte da tre anni di progetto di Partito Democratico.
No a Franceschini e alla continuità del gruppo dirigente degli ultimi 10 anni che hanno portato il centrosinistra italiano al pietoso stato attuale. A un modo di fare politica eccessivamente retorico, dai toni populistici. Che dietro di sé continua a portarsi tutto e il contrario di tutto, come fu due anni fa per Veltroni. Una scarsa serietà, di chi dopo aver perso malamente le elezioni europee si rimangia quanto detto pochi mesi prima, e inizia una campagna aggressiva, ostile, trattando i propri compagni di partito -e che rappresentano il 55% degli iscritti, ricordiamocelo- come avversari politici.
Mi sa voto disgiunto al Regionale: beh che non glielo dai il voto a Valerio Marinelli?
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L'Udu impensierisce il Governo!
Macché bufere di neve russe o crisi con Tremonti, oggi il Consiglio dei Ministri è zompato solo per mettere in difficoltà la poderosa mobilitazione effettuata quest'oggi in tutta Italia dall'Udu...
Mmh!
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...lui mescolava sempre pepsi e vino rosso...
Festa festa festa al Cral, per Lorenzo e un botto di altri neolaureati!
Alle 6 di mattina, il bilancio era di un invalido mostruoso, un primo vomito, uno giallo in faccia, un tentativo di rissa sedata.
Oh seriamente su vino e coca non c'avrei mai puntato, però alla fin fine non è malaccio.
Daje!
[daje alzarsi dopo 5 ore, per volantinare al vuoto di Lettere...]
22 ottobre 2009
A Lorenzo Andrea!
All'amico e compagno Lorenzo Andrea, a lui e un signor 110 e lode laureato in Giurisprudenza!
21 ottobre 2009
19 ottobre 2009
Calzini
La cosa grave sul servizio di Canale 5 su Mesiano è soprattutto il tentativo di screditare l'uomo ridicolizzandolo e facendolo passare per matto. E' un gioco pericoloso, che non si fonda su critica politica o sulle idee.
[comunque, se proprio si vuole mettere il calzino turchese come causa di ricusazione del giudice, prima ancora toccherebbe mettere considerare i calzini colorati a righe]
18 ottobre 2009
Budino [costituzionalista]
Come affermano gl'inglesi, il budino va assaggiato per sapere com'è.
Così si esprimeva Paolo Armaroli in un articolo sul numero 3/2006 di Quaderni Costituzionali, a proposito dell'elezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica.
Ah che perle, che gusto essere costituzionalisti!
Così si esprimeva Paolo Armaroli in un articolo sul numero 3/2006 di Quaderni Costituzionali, a proposito dell'elezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica.
Ah che perle, che gusto essere costituzionalisti!
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17 ottobre 2009
Eurochocolate 2009
Non se magna un cavolo, però con un po' di immaginazione può dare l'impressione di una fiera tardomedievale, con tanto di musici, ambulanti, contado venuto a farsi spennare e l'angolo dei capitani di ventura dell'Esercito Italiano che circuisce i giovani cercando di arruolarli.
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15 ottobre 2009
Partigiano
Una delle più belle canzoni sulla Resistenza.
Il testo è stato inviato personalmente dall'autore Alberto Cesa, gentilissimo.
C'era una volta un ponte difficile da traversare
un ponte che separava l'uccidere e l'amare
ma gli uomini che han conquistato di forza la sponda buona
oggi son suoni inutili una musica che non funziona.
E c'era un'altra volta un tempo, un tempo meno scemo
che i giovani cercavano, io non ero da meno
dai vecchi di capire quello che non andava
quello che tra i libri e il cuore come fuoco li divorava.
E' così che son partito un giorno come tanti
con la chitarra in spalla con gli occhi aperti e attenti
a ricercare i suoni e i ritmi del passato
di quello che da bravi avevamo ben studiato.
Così mi trovai in montagna con un vecchio partigiano
davanti a del buon vino e al ricordo, ormai lontano
dei suoi anni più belli della sua grande occasione
dei giorni della lotta diventati una canzone.
Il testo è stato inviato personalmente dall'autore Alberto Cesa, gentilissimo.
C'era una volta un ponte difficile da traversare
un ponte che separava l'uccidere e l'amare
ma gli uomini che han conquistato di forza la sponda buona
oggi son suoni inutili una musica che non funziona.
E c'era un'altra volta un tempo, un tempo meno scemo
che i giovani cercavano, io non ero da meno
dai vecchi di capire quello che non andava
quello che tra i libri e il cuore come fuoco li divorava.
E' così che son partito un giorno come tanti
con la chitarra in spalla con gli occhi aperti e attenti
a ricercare i suoni e i ritmi del passato
di quello che da bravi avevamo ben studiato.
Così mi trovai in montagna con un vecchio partigiano
davanti a del buon vino e al ricordo, ormai lontano
dei suoi anni più belli della sua grande occasione
dei giorni della lotta diventati una canzone.
E il suo canto partì deciso come i canti della sua terra
con voce forte e fiera come i suoi passi di guerra,
E il suo canto partì deciso come i canti della sua terra
con voce forte e fiera come i suoi passi di guerra.
con voce forte e fiera come i suoi passi di guerra,
E il suo canto partì deciso come i canti della sua terra
con voce forte e fiera come i suoi passi di guerra.
E ogni nota era dolcezza malinconia rabbia e rancore
il rancore dei vent'anni ribelli per amore
gettati a muso duro nel fuoco oltre quel ponte
per colorare invano di rosso l'orizzonte.
E il mio canto lo seguiva ma era timido come di un bambino
mi usciva dalla gola strozzato e ballerino
mentre il suo sguardo allegro a poco a poco si intristiva
riattraversando il sogno che sul nascere moriva.
Ma canta con più forza non starci più a pensare
con la chitarra in mano hai tanto da gridare
e allora grida forte per chi non l'ha ancor capito
che il partigiano ha vinto e l'Italia lo ha tradito.
con la chitarra in mano hai tanto da gridare
e allora grida forte per chi non l'ha ancor capito
che il partigiano ha vinto e l'Italia lo ha tradito.
Era già notte fonda e il vino ci scaldava
era la prima volta che la mia voce andava
decisa insieme al canto rabbioso e popolare
di chi senza aver niente questo mondo provò a cambiare.
E poi dopo vent'anni musicante di mestiere
lassù son ritornato e lo volli rivedere
e andai all'osteria di quel giorno lontano
ma c'era un bar moderno in stile americano.
E i tavoli il bancone le sedie ed i bicchieri
i jeans ed i giubbotti i clienti e i camerieri
le facce i tramezzini i discorsi i sorrisini
erano alla moda firmati e un po' cretini.
i jeans ed i giubbotti i clienti e i camerieri
le facce i tramezzini i discorsi i sorrisini
erano alla moda firmati e un po' cretini.
E intorno nella valle c'era un silenzio disperato
non c'era neanche l'ombra del suo grande passato
e quella vecchia voce anche lei se n'era andata
solo da un anno morta da mille ormai scordata.
E allora m'è scoppiato nel cuore e nel cervello
il ricordo di quel canto adesso ancor più bello
coi miei quattro compagni come un coro di marziani
abbiam rispolverato quei versi proprio strani.
E di nuovo le montagne dopo quel colpo di mano
ritornarono a scandire come nel tempo lontano
dalle balze alle pendici dalle cime fino al piano
il passo duro e cadenzato di quel vecchio partigiano.
ritornarono a scandire come nel tempo lontano
dalle balze alle pendici dalle cime fino al piano
il passo duro e cadenzato di quel vecchio partigiano.
E ogni nota era un fucile puntato dritto al cuore
di quell'insopportabile indifferenza senza amore
puntata contro il grugno dell'imbecillità rinata
laccata qualunquista e telecomandata.
E il suo canto tornò deciso come i canti della sua terra
con voce forte fiera come i suoi passi di guerra
lo so che non serve niente ma sarà dura a morire
l'eco della montagna anche per chi non vuol sentire.
E allora canta ancora non starci su a pensare
con la chitarra in mano hai tanto da gridare
e allora grida forte per chi non l'ha ancor capito
che il partigiano ha vinto e l'Italia lo ha tradito!
con la chitarra in mano hai tanto da gridare
e allora grida forte per chi non l'ha ancor capito
che il partigiano ha vinto e l'Italia lo ha tradito!
Correva la fantasia...
[ce insisto coi titoli gucciniani]
Comunque 'sto bel tempo freddo e sereno mi sta a stimola' fantasie di Europa Orientale, a base di vodka, partigiani sovietici e Istituto Smolny.
Comunque 'sto bel tempo freddo e sereno mi sta a stimola' fantasie di Europa Orientale, a base di vodka, partigiani sovietici e Istituto Smolny.
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14 ottobre 2009
La vedi nel cielo quell'alta pressione?
Mannaggia a 'st'alta pressione. Non potendo andare a camminare, almeno se fosse brutto tempo magari capace anche nevicherebbe.
Invece freddo a stucco. Bah.
Invece freddo a stucco. Bah.
13 ottobre 2009
E aridaje...
"Il Nobel per l'Economia per la prima volta a una donna"
La faccenda la si voleva chiudere.
Ma a Stoccolma ce insistiscono.
La faccenda la si voleva chiudere.
Ma a Stoccolma ce insistiscono.
Intensi dubbi linguistici
Ma l'aggettivo di YouTube è "youtubico" o "youtubbico"?
Perché se è vero che YouTube ha solo una B, la pronuncia qui fatta è "iutubb", da cui la doppia B aggettivale.
Perché se è vero che YouTube ha solo una B, la pronuncia qui fatta è "iutubb", da cui la doppia B aggettivale.
Intensa attività youtubbica
Da un po' di giorni ci si è messi a postare roba fondamentale su YouTube.
Occhio non vede
Chi balla
Non ti ricordi mamma quella notte
La Valnerina è il centro della lotta
E prima di canta' chiedo permesso
E io dormo fra le pecore e li caniCosa piangi mia cara Gemma
Filone liscio: grandissimi successi di Marietto Riccardi!
MonachellaOcchio non vede
Chi balla
Filone popolare: postiamo la Valnerina Ternana!
Resistenza
Su fratelli su compagniNon ti ricordi mamma quella notte
La Valnerina è il centro della lotta
Popolari
Il dodici dicembre a matinaE prima di canta' chiedo permesso
E io dormo fra le pecore e li caniCosa piangi mia cara Gemma
11 ottobre 2009
Sentenze di appello del G8
"Non smetteremo di sorprenderci negativamente per tutto ciò che in questi otto anni continua a verificarsi. Archiviazioni per negare processi che avrebbero potuto affermare, se non giustizia, almeno brandelli di verità... Assoluzioni per gli alti vertici della polizia compromessi nella vicenda Diaz e delle false prove... Nessun
procedimento aperto nei confronti dei reparti speciali dei carabinieri, neppure di quelli che cantavano «faccetta nera»
nell’acquartieramento genovese. E adesso una sorta di accanimento nei confronti di dieci persone, quasi che sia tutta colpa loro."
Giuliano Giuliani sulle sentenze di appello dei processi per il G8 di Genova.
Di fondo, la spiacevolissima constatazione che vengono considerati più gravi dei reati contro il patrimonio che quelli contro la persona commessi dallo Stato.
procedimento aperto nei confronti dei reparti speciali dei carabinieri, neppure di quelli che cantavano «faccetta nera»
nell’acquartieramento genovese. E adesso una sorta di accanimento nei confronti di dieci persone, quasi che sia tutta colpa loro."
Giuliano Giuliani sulle sentenze di appello dei processi per il G8 di Genova.
Di fondo, la spiacevolissima constatazione che vengono considerati più gravi dei reati contro il patrimonio che quelli contro la persona commessi dallo Stato.
10 ottobre 2009
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