12 febbraio 2007

Il sangue cola sul Gran Zebrù!

Altra storiella di montagna, che però finisce male.
Sempre sul Terminillo, qualche anno fa, in vetta ci capita di incontrare una coppia sulla sessantina. E' ora di pranzo e si attacca a chiacchierare.
Costoro sono lombardi, con l'unica figlia sposatasi con un romano. Hanno pensato bene di trasferirsi giù e ora abitano a Pratica di Mare. Certo, un po' gli mancano le Alpi, e per questo li troviamo lì.
Il signore comincia a raccontare una gita che fece anni orsono (se scrive cuscì? boh) mi pare sul Gran Zebrù. Erano un gruppo, e avanzavano in fila sulla cresta innevata verso la cima. A un tratto sente un -PORCA PUTTANA!-, si volta e fa appena a tempo il giovane alpinista che lo seguiva che scivola e cade giù. 300 metri di caduta libera, poi il corpo si schianta contro dei lastroni inclinati, si stacca la testa e tutti i pezzi del cadavere continuano a cadere per altri 100 metri.
Questo è. Un po' pesa come storia, vagamente splatter forse.
Morale? Che forse il Terminillo porta merda ed è buona ambientazione per brutte storie.

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