2 aprile 2007

Nota Cei e voto Afghanistan (conseguenze del)

Cerchiamo di tornare a parlare di qualcosa di serio, dopo lo sbracamento di questi ultimi giorni (la scusa è perché ero stanco).

Nota della Cei ai politici cattolici.
Ho sempre considerato un errore gravissimo il "cattolicesimo politico", i partiti che si richiamano a un (qualsiasi) credo religioso, l'esperienza del Partito Popolare e della Dc e delle varie correnti "teo-". La cosiddetta rappresentanza politica dei cattolici è un'aberrazione da quel che dovrebbe essere la democrazia, la religione è una cosa che viene prima e a prescindere dalla politica, ed è una forzatura che genera solo equivoci e tensioni il voler stabilire quale deve essere la posizione politica di un cattolico.
E senza tirarla troppo per le lunghe, una nota come quella della settimana scorsa è irricevibile, è pura politica fatta da un organo, la Cei, senza un briciolo di legittimazione politica e democratica. E senza tirarci troppe seghe sulla difesa dei valori della famiglia che non serve troppa onestà intellettuale per ammettere che stiamo parlando di due cose ben distinte. Ultima osservazione: ce ne si rende conto che forse se una coppia non si decide a mettere su famiglia è in primis perché oggi spesso non si hanno le sicurezze economiche e sociali per poterlo fare?
[manco commento i paragoni con incesto e pedofilia]

Voto sull'Afghanistan e sue conseguenze.
Poteva essere l'ennesima rogna per l'Unione. E invece, per completa miopia politica, è stato il disastro, forse la fine della Casa delle Libertà. Posizione quella di Berlusconi, il voto contrario, assolutamente immotivabile. Era il rifinanziamento della missione così come erano stati loro nel 2002 a varare, tutte le stronzate su cambiamento della situazione dopo Mastrogiacomo erano e sono assolutamente pretestuose. Volevano fare la spallata, 'sti cavoli che se fosse passata zompavano tutte le altre missioni all'estero. Questa è la famosa opposizione responsabile. Qualcuno, da destra, mi ha detto che non esiste l'opposizione responsabile, ma solo quella tout-court, contraria a prescindere, ed è la maggioranza che deve essere sempre autosufficiente. Vabbe', se questa è la vostra cultura politica, molte cose si spiegano. Ricorderei solo che nella precedente legislatura, quando il centrosinistra avrebbe potuto fare sempre l'irresponsabile vista l'irrilevanza numerica che aveva, provvedimenti come il rifinanziamento delle missioni all'estero li votò sempre; anzi, arrivò persino a votare a favore dell'Iraq una volta che questo non era stralciato dalle altre missioni.
E mo' sono cavoli loro. Che finalmente pare che l'Udc si sia deciso veramente ad autonomizzarsi. Senza che ci facciamo troppe illusioni. Che anzi forse è anche più insidioso un Udc con le mani libere. Ma almeno un po' di buonsenso in più pare che sia in circolazione.

2 commenti:

lele ha detto...

Ma stai parlando degli stessi democristiani, con cui il caro grande Partito  ha spartito il potere politico italiano per piu di 40 anni?
Adesso non vi stanno più simpatici....????? e no così non si fa proprio
Cattivi!!!!!!

Nicola ha detto...

Caro Migliore, onore alla Tua memoria.Però sei morto un pochino presto, che affermare che il Partito spartì il potere (che poi il potere tocca prenderlo, mica spartirlo!) pur con tutte le precisazioni e distinguo del caso rimane una cosa un po\' grossa...Nonché mi auguro che quegli stessi democristiani un minimo siano cambiati...

Posta un commento