Si sta seguendo (anche troppo!) il 90esimo Giro d'Italia.
Merita sempre. Un po' troppo spesso i corridori di punta sembrano avere paura di esporsi, e rimangono sempre tutti là. Ma tappe come quella di ieri valgono tutto il Giro. Da Trento alle Tre Cime, attraversando le amate Dolomiti a Moena, Passo San Pellegrino, Giau, Cortina, Misurina. Fugone spettacolare di Piepoli e Riccò, Mazzoleni che sfiora l'impresa, Di Luca potente che salva tutto alla faccia di quei munchi dei suoi diretti avversari (Cunego e Simoni).
Grande il Diavolo sul Giau. Peccato Sgarbozza solo al Processo.
Una bici non s'ama. Si lubrifica.
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