22 giugno 2007

Verso il 14 ottobre...

Il comitato dei 45 promotori per il Partito Democratico ha presentato il progetto per le primarie/costituente del 14 ottobre. Da ciò che intanto che si capisce, è che ci saranno delle liste (bloccate...), collegate a un candidato alla segreteria, in pratica una votazione dei delegati che eleggeranno il segretario.
Scusate, e la "seria fase costituente, aperta e plurale" che fine ha fatto? Non bisognava votare un'assemblea costituente? Invece ci si ritrova solo con la votazione del segretario, per carità importante, ma senza che, per l'ennesima volta, ci sia spazio per il dibattito sui contenuti, sull'identità del partito.
In più aggiungiamoci che il nome pare già scelto, ed è quello di Veltroni, e la frittata è fatta.
E Fassino poi che già ha deciso che tutto il Partito lo appoggerà (anzi che s'è ricordato di essere il segretario del Partito).
Qui si continua a ragionare in ottica Ds/Margherita. Quando se si vuole farlo per bene questo Pd tocca abituarsi all'idea che fra qualche mese non ci siamo più. Si preferirebbe una vera concorrenza di liste e candidati differenti, autonomi dalle distinzioni Ds e Margherita, ma sui contenuti.

Nota finale: ieri incontro alla Giovanile coi "Giovani della Margherita": in pratica un trentenne, che ispirava pietà, raccontandoci come da un anno la Margherita non gli passa i locali perché avevano lasciato aperto una finestra; sono una decina (forse) a Perugia, 1000 tessere sotto i 30 anni in Umbria, di cui al massimo un centinaio reali; legati per clan a personaggi; inquietanti pratiche partecipative proposte, e poco che ci dava i contatti per i Poteri Forti. E sullo
sfondo l'interrogativo di cosa noi, per primi, siamo, qual è la nostra identità come Sinistra Giovanile.

1 commenti:

Unknown ha detto...

Una splendida svolta,
Valter Veltroni, il sindaco di tutti,
esce allo scoperto e la sua nomina a segretario del nascituro partito democratico
rivoluzionerà per sempre il modo di fare politica,
proclamando un vero e proprio nuovo risorgimento dello stato italiano.
 
In un paese in profonda crisi economica e culturale,
che ha voltato le spalle ad una politica che è una casta
Veltroni rappresenta la novità di un leader forte, vero e credibile,
pragmatico nelle sue scelte contro la apatica retorica dei politici di oggi.
 
Torino il luogo della proclamazione,

e città migliore non sarebbe potuta esser scelta,
giacché il capoluogo piemontese racchiude in sè tutti i mali dei nostri tempi,
la disoccupazione, il precariato, la problematica integrazione, la difficoltà di arrivare alla fine del mese,
Veltroni arriverà come un Salvatore,
e decine di migliaia di cittadini giungeranno da tutta Italia per accoglierlo come il Messia che mancava da un duemila anni.
 
forse, forse, ma proprio forse....
vedi il video di come si stanno organizzando da Napoli a Torino per accogliere Veltroni degnamente:
http://guerrillaradio.iobloggo.com/archive.php?eid=1565

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