8 settembre 2010

Del tasso di civiltà di un popolo; un contributo dottrinale

Se ne sentono tanti di criteri attraverso i quali stabilire un tasso di civiltà dei popoli. Tra i più accreditati, per fare un esempio, la pulizia dei gabinetti, il rispetto per i pedoni e altre amenità.
Per carità, tutto vero, ma sono criteri un po' asettici, che non rispecchiano adeguatamente il livello di sviluppo e di gratificazione intima, spirituale, della popolazione di un Paese. Ebè, mica è una novità che il tasso del PIL ad esempio viene considerato troppo economicista, e l'ossessione per esso è il frutto del riflusso conservatore e capitalista degli ultimi 20 (famo anche 30) anni.
Perciò, nella costante ricerca di un indice che meglio rispecchi la costante aspirazione dell'Umanità alla soddisfazione delle proprie aspirazioni e bisogni, si vuole contribuire al dibattito scientifico suggerendo la misura delle bottiglie di birra come parametro di riferimento della civiltà umana.
E mo' non si vuole fare gli esterofili e gli snob a tutti i costi, ma stiamo messi male qua in Italia.
Non si può andare avanti a terzi di litro.
Che ci fai con un 33 cl di birra? Mah, se ti vuoi togliere la sete forse ok. Ma insomma, non ci si cava la voglia, è una misura così, senza né arte né parte. Non è la vergognosa mezza pinta (25 cl ?!?), ma poco ci manca.
O se no che si fa? Si raddoppia. Ma io boh. Ok, con 66 cl la sete non ce l'hai più, ma insomma, visto e considerato anche lo standard delle birre in circolazione, ce n'hai pure da intasare la vescica a uffa.
In medio stat virtus: ogni persona di buon senso converrà quindi che ogni paese civilizzato e avanzato si caratterizza per l'utilizzo del mezzo litro. Ah l'eleganza della pinta! Il giusto, per cavarsi la voglia di farsi una bella birra. E se proprio tocca darci giù, via ai multipli, all'ebbrezza del boccale da un litro.
E per dimostrare che non si vuole essere anti-italiani a priori, sulla stessa barca ci si mette la debosciata e decadente America con le sue scialbe birrette "lite", mentre per contro si veda la vitalità dell'Europa Centrale, dai Carpazi al Reno.

Intanto, è d'obbligo informare il lettore preoccupato, che aveva appreso con gioia la notizia dell'inizio delle fermentazioni, che alla fermentazione era seguito l'imbottigliamento, e all'imbottigliamento lo stappìo, con non poca soddisfazione per il risultato ottenuto. Tant'è, che un'amica weiss è stata messa immediatamente in produzione ed imbottigliata.
Nell'immagine, una testimonianza dello stappìo.

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