10 febbraio 2011

Sul "Ricordo"

La "Giornata del Ricordo" so' sincero, mi piace poco. E' che mi sa tanto, troppo peloso questo ricordo.
Ciò che è stato commesso dagli jugoslavi in quell'occasione è stato indubbiamente una barbarie, così come l'esodo di decine di migliaia di italiani dall'Istria e dalla Dalmazia lo si può definire una barbarie, ed è giustissimo ricordarlo. Ma ciò che tendiamo volutamente a dimenticare è tutto il resto, l'occupazione, le vessazioni e le violenze quotidiane commesse per vent'anni dagli italiani verso la popolazione slava di quelle terre, e soprattutto i sanguinosissimi anni, le devastazioni e le stragi nazifasciste della Seconda Guerra Mondiale in Jugoslavia.
Ciò non è una giustificazione di ciò che è successo, ma è necessario ricordarselo, perché anch'esso è parte integrante, un'altra faccia, delle tragedie causate in Adriatico dal nazionalismo. Questo è il Ricordo che bisognerebbe preservare. Non la storiella che passa comunemente degli italiani ingiustamente massacrati senza ragione, o meglio perché gli jugoslavi erano e sono un popolo tanto barbaro e crudele (messaggio di stampo razzista presentissimo, oggi come un secolo fa) e per di più comunisti.


Internacionala nek bude ljudski rod!
L'Internazionale futura umanità!

0 commenti:

Posta un commento