13 aprile 2011

Identità regionali

Il MPA, non molto differente da una Lega Nord in salsa siciliana, la settimana scorsa ha proposto le ore obbligatorie di siciliano a scuola.
La notizia in sé è piuttosto scema, la solita sparata localistica, che già i fondi mancano, i pochi che ci sono andiamo a spenderli così sì certo.
No, più che altro, l'idea di insegnare la lingua "siciliana" dà da riflettere: versione "che duci"? o magari area messinese?
Tutto in nome della difesa e della tutela della "identità regionale". Le identità regionali. Grandi cazzate, le regioni stesse, in realtà, sono poco più che "espressioni geografiche" di metternicchiana memoria. Facciamo l'esempio dell'Umbria, regione piccolina e con pochi abitanti: che c'ha da spartire un ternano, francamente, con un perugino, per non parlare magari di un castellano? Una storia recente, una certa similarità di problemi, ma non certo un'identità.
Fa' veramente specie la strumentalità delle "identità regionali", inventate e sfruttate solo per crearsi rendite di posizione e di potere...

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