31 marzo 2012

Fisse vecchieggianti

Facendo un po' di autocritica, la vecchiezza del sottoscritto ha forme molto tipiche di manifestazione.
La nostalgia di improbabili rurali tempi che furono.
O le fisse sborbottanti, sul livello (terribilmente basso!) del Nera, sugli orari di Trenitalia e i Frecciarossa, sull'assenza di precipitazioni, o sulle orride scritte lampeggianti che da qualche mese sono divenute ormai infestanti negli esercizi commerciali.

29 marzo 2012

Manifestare a "babbo morto"

Per carità, bella l'unità sindacale, importante, ed è buono e giusto e positivo che CGIL, CISL e UIL abbiano deciso di manifestare unitariamente contro la riforma delle pensioni, il 13 aprile prossimo venturo.
Un po' curioso però farle così, a "babbo morto", oltre tre mesi dopo l'entrata in vigore della riforma. Quando, all'epoca, giusto la CGIL fece quattro improbabili ore di scioper(tt)o. 
Mo', di fronte ai gravissimi e disastrosi progetti del Governo sull'art. 18, pare si voglia seguire lo stesso copione, con lo "sciopero generale" fissato genericamente tra un paio di mesi, a fine maggio.
Vabbe'. Poi ci si lamenta che lo sciopero, anche generale, diventa uno strumento abusato, privo di valore e di efficacia. 
Dare uno sguardo alla Spagna non guasterebbe. Scioperi generali, se tocca farli, di 24 ore, bloccando tutto. Lo sciopero generale è un momento di rottura, in cui si deve volere pretendere di volere qualcosa. Dell'attestato di presenza, ormai, il dire semplicemente "ci opponiamo" non interessa e non serve più a nessuno.

28 marzo 2012

Terni REB

Per quando che verrà l'ora - ah, se verrà l'ora!



27 marzo 2012

Un brano di Ivo Andrić - Dolce è per l'uomo ogni parola che dice...

"E' una notte di settembre calda e limpida. Quelli che preparano le marmellate di prugna cantano, gli altri, seduti attorno al fuoco, conversano sorseggiando caffè o rakija oppure fumando tabacco. Dolce è per l'uomo ogni parola che dice e cara gli è ogni cosa che il suo sguardo riesce a cogliere e le sue dita riescono a toccare. La vita non è facile né libera, né sicura, ma si può sempre sognare quanto si vuole, parlarne con saggezza e intelligenza, o anche scherzosamente."
 
Ivo Andrić, da "L'elefante del visir"

26 marzo 2012

Momento di libertà (e dell'ora X)

Monti è in Corea e il Papa in Messico.
Il maggior momento di libertà che stiamo vivendo da svariati mesi a questa parte in Italia.
[e, a volere essere propositivi, il momento è propizio per l'ora X! sì certo, quel migliorista malnato di Napolitano magari c'avrà qualcosa da ridire, ma con l'uscita recentissima dell'altro giorno su un futuribile presidente della Repubblica donna, beh, chiaramente ha scapocciato ormai, o è stato plagiato dal Mario - spiegandosi così anche la deprecabile condotta tenuta questi ultimi mesi -, e l'infermità mentale non gliela toglie nessuno! Aldo dice ventisei per ventidue!]

23 marzo 2012

Che fare? Что делать? dall'art. 18 un punto di partenza

Come in tanti anni ricordato, dieci anni fa, il 23 Marzo 2002, era il giorno della storica manifestazione della CGIL in difesa dell'art. 18. Il culmine di una grandissima mobilitazione, vittoriosa, che ebbe il merito, oltre di bloccare i tentativi di modifica dell'art. 18 proposti all'epoca dal governo Berlusconi, di rappresentare, dopo le elezioni del 2001 e il G8 di Genova, un punto di ripartenza, di riscossa per la sinistra e le opposizioni dell'epoca (che portò ad una ripetuta serie di successi, al termine dei quali, con le elezioni del 2006, si ebbe veramente una grande possibilità di svolta per l'Italia - ma sappiamo com'è andata a finire). Quello che, per inciso, è mancato dopo la sconfitta elettorale del 2008.


L'attacco reazionario portato avanti dal governo Monti, oggi, è più pericoloso, per molti aspetti, di quello che poteva portare avanti Berlusconi. Per ragioni semplici: hanno i voti in Parlamento, il consenso dei mezzi di informazione, l'appoggio di molti poteri forti, e soprattutto la ferma convinzione e la piena volontà politica delle misure che vogliono mettere in atto. Nel caso specifico dell'art. 18, le modifiche proposte all'epoca da Berlusconi, sperimentazione di sospensione per le nuove assunzioni per determinate categorie, erano ben poca cosa all'abolizione de facto che vogliono approvare oggi.
Che fare? Что делать?, come diceva il compagno Lenin.
Tocca cercare anche di essere positivi. Non possiamo continuare sempre a stare sulla difensiva, a giocare in perdita. La "riforma" non deve passare, questo è il primo punto, irrinunciabile, chiaro. Ma la mobilitazione che si deve costruire, soprattutto, dovrà essere, come dieci anni fa, oggi con ancora maggiore urgenza, e soprattutto sarà l'occasione, per creare un punto di partenza, dal quale ricostruire un movimento di opposizione, con l'obiettivo di costruire un'idea, una politica, radicalmente differente.

22 marzo 2012

Sull'art. 18 non ci si può passare sopra. Una "riforma" scellerata.

Sulla "riforma" del mercato del lavoro non ci si può passare sopra. Sto francamente, profondamente, incazzato.
Il Governo, con il testo che propone, cancella l'art. 18, punto. Non lo modifica, lo elimina proprio. Chiamando "riformismo" la reazione, il tornare indietro di 50 anni. Non ci si può passare sopra. E i corifei che ne tessono le lodi, dopo che hanno culturalmente spianato il terreno, sulle quattro sciocchezze che sarebbero state date "in cambio". Com'è che dicevano, che sarebbe stato fatto un unico contratto, 3 anni a tempo determinato, poi a tempo indeterminato? Eh già, parecchio. Tralasciando poi il punto di base, che d'ora in poi qualsiasi contratto, pretesamente a tempo indeterminato, viene precarizzato, permettendo di licenziare chiunque come e quando pare, con la scusa del motivo economico. 
Gente come Scalfarotto, che sta lì a fare il vicepresidente del Partito Democratico: ma si rende conto che sta parlando? La domanda è di partenza retorica, è piuttosto noto per esprimere i suoi dubbi politici sul web, anziché negli organismi dirigenti, ma sull'art. 18 si batte, quando esalta il fatto che, rivoluzionario, il Governo estende a tutti la tutela dal licenziamento discriminatorio. Com'è che recita l'art. 3 della legge 108 del 1990, sulla disciplina dei licenziamenti individuali? "1. Il licenziamento determinato da ragioni discriminatorie ai sensi dell'articolo 4 della legge 15 luglio 1966, n. 604 e dell'articolo 15 della legge 20 maggio 1970, n. 300, come modificato dall'articolo 13 della legge 9 dicembre 1977, n. 903, è nullo indipendentemente dalla motivazione addotta e comporta, quale che sia il numero dei dipendenti occupati dal datore di lavoro, le conseguenze previste dall'articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300, come modificato dalla presente legge. Tali disposizioni si applicano anche ai dirigenti. "
Ah, poi quando ci si appella ai principi costituzionali, "la sovranità del Parlamento". Sovranità del Parlamento. Che notoriamente si esprime infatti proprio con i decreti legge, o i voti di fiducia. Il Governo vuole approvare queste misure, e in specie sull'art. 18 non farà passi indietro o modifiche. Questo è, inutile girarci intorno. E per farlo, il provvedimento arriverà in Parlamento bloccato, appunto o per decreto legge (incostituzionale), o verrà approvato con voto di fiducia, senza permettere emendamenti sul punto.
Quindi. L'abolizione dell'art. 18 è un punto dirimente, una battaglia che non si può perdere. Bisogna porre un freno a un governo reazionario, di destra e dannoso. La Fornero. Scellerati. Nel Parlamento sovrano, il PD se volesse è in grado di bloccarlo. Hic Rhodus, hic salta.

20 marzo 2012

Il PD al varco

E' un po' curioso che qualcuno oggi sembri cascare delle nuvole per il dissenso manifestato da settori del PD nei confronti degli approcci "eurosocialisti" di Bersani, sostenendo invece che, tipo alle elezioni francesi, il PD dovrebbe sostenere il centrista Bayrou. Appunto 5 anni fa, mentre stavamo facendo i congressi dei DS che portarono alla splendida situazione che viviamo, Rutelli e gran parte della Margherita appunto con Bayrou dicevano e facevano esattamente la stessa cosa. I problemi sono sempre stati lì, e non si è potuto e voluto, né oggettivamente è possibile, risolverli.
Comunque, al di là delle "foto", che alla fine sono discorsi piuttosto oziosi, checché ne pensino anche gente della levatura di Reichlin, le prove bisogna farle sulle cose concrete. E se con ogni probabilità il Governo porterà la "riforma" del mercato del lavoro all'esame del Parlamento, senza l'accordo delle parti sociali, il PD lo si aspetta al varco, per vedere cosa faranno con una legge che di fatto svuota completamente di significato e di valore norme fondamentali come l'art. 18. Che stavolta non è come a dicembre sulle pensioni, non ci sono scuse (pretesti) dell'emergenza finanziaria, per cui toccava accettare contro la minaccia del baratro. Qui si vedrà che strada vorrà scegliere il PD, e trarne le conseguenze.

19 marzo 2012

San Patrizio 2012 - Avanti con la speranza!

Rispetto alla St. Patrick's Eve 2011 -edizione speciale per l'unità d'Italia- è passato un anno, e per l'Italia appunto, diciamo pure un anno di merda.
Ma le tradizioni non si uccidono, e sia pure a ranghi ridotti, al termine di un'impegnativa trasferta perugina, San Patrizio lo si è festeggiato, e finché c'è la birra, e in Piazza IV Novembre trovi addirittura un organetto che suona un saltarello, c'è speranza.

17 marzo 2012

17 Marzo 1947, 65 anni fa, muore ammazzato il compagno Luigi Trastulli

Il 17 Marzo 1947, 65 anni fa, moriva a Terni, a soli 21 anni, Luigi Trastulli, giovane operaio comunista delle Acciaierie, ammazzato dalla Polizia nel corso degli scontri nati per reprimere una manifestazione contro l'adesione dell'Italia alla NATO.

Ce lo ricordiamo.
Hanno ammazzato Luigi Trastulli
Lavoratore giovane e forte
Nel fior degli anni ha trovato la morte
Ma non piegarono il grande Ideal...


Aveva ventun anni
ed era ardito e forte
pace! vi disse, o infami,
e voi gli deste morte...

16 marzo 2012

La proclamazione della Zona Libera di Cascia

"Con la liberazione di Norcia, Leonessa, Poggio Bustone, Albaneto e le rispettive frazioni, dell'Alta Valnerina, la brigata garibaldina Antonio Gramsci ha liberato circa mille chilometri quadrati di territorio. Migliaia e migliaia di lavoratori sono stati liberati dalla schiavitù nazifascista. 
Questo Comando, mentre invita i cittadini a collaborare con i partigiani per le necessità delle popolazioni locali, rende noto che da oggi 16 marzo 1944 il territorio di Leonessa e di S. Pancrazio (Narni) con i limiti: Rivodutri, Poggio Bustone, Albaneto, Castiglioni di Arrone, è considerato staccato da Rieti, Terni e Perugia, città dominate ancora dai nazi-fascisti, ed è unita al territorio di Cascia, Norcia e Monteleone e l'Alta Valnerina. Per conseguenza la brigata garibaldina Gramsci, unica autorità esistente in detto territorio che degnamente rappresenta la nuova Italia democratica, assume la responsabilità di fronte ai cittadini militarmente, politicamente e amministrativamente. I cittadini, per le loro necessità, sono invitati a rivolgersi ai rispettivi Comuni e al Comando della brigata sito all'albergo Italia di Cascia."


Proclama affisso il 16 Marzo 1944 dal Comando della Brigata Garibaldina "Antonio Gramsci", dopo la liberazione di Leonessa, con la massima estensione della Zona Libera di Cascia. Da "Le tappe della Resistenza".

15 marzo 2012

Dottoressa Maria Rita Del Zompo!

Idi di Marzo: ci spiace per lu poro Cesare, ma, quest'oggi, è da celebrare degnamente la nostra Mari, cuoca raffinata, cantante d'eccezione, accorta guidatrice, propalatrice di cultura meridionale in ostili ambienti ternan/perugini, e tante innumerevoli altre cose, tra le quali però spiccano dottoressa in medicina e chirurgia, e soprattutto cara, vera e grande amica.

Vista l'importanza del soggetto, prima la classica foto di repertorio per "Dottori",


quindi, Mari che se ne va.

13 marzo 2012

Muta protesta e Tirreno-Adriatico

Il tasso di assenteismo del blog del sottoscritto nel corrente mese di marzo è da leggersi non come ingiustificabile pigrizia, ma come un atto di tacita accusa contro il pesantissimo periodo siccitoso che stiamo vivendo a Terni (sostanzialmente, dall'inizio di agosto).
Comunque.
Daje Vincenzino Nibali, fresco vincitore della Tirreno-Adriatico! Quest'anno al Giro ci si può puntare veramente su di lui. E daje Tirreno-Adriatico, che pare averci preso gusto a passare per Terni e Ternano, nonostante qui si faccia il possibile per non vederlo.

7 marzo 2012

Il caso "Italia Vs India" e il nostro patriottismo nazionalista da quattro soldi

Una delle cose più irritanti del comune sentire italico è il patriottismo nazionalista da quattro soldi, di cui talvolta ci infiammiamo, specie per le Nostre Sacre Forze Armate. 
Ora è il turno dei due militari arrestati in India per avere ucciso due pescatori. Ma che altro dovevano fare le autorità indiane? Le posizioni ufficiali italiane che si sono succedute si sono tutte smentite una dopo l'altra, prima s'è detto che erano pirati, poi direttamente che non erano pirati. Ora l'unica cosa che rimane da capire è la questione del dove, per capire a chi spetti la giurisdizione: ma anche sotto questo aspetto, direi che ci si sta arrampicando sugli specchi, i mezzi per dimostrare che la nave italiana si trovava in acque internazionali ci sarebbero tutti in teoria, dopo oltre tre settimane, se ancora non si dà una prova certa sul fatto, vorrà pur dire qualcosa... Francamente, c'è poco da dire, sicuramente si sarà trattato del solito "tragico errore", ma i due pescatori indiani l'hanno uccisi i "nostri ragazzi". Se fossero portato in Italia che gli si dovrebbe dare, un encomio? No, un processo per omicidio colposo. E allora mi cambia molto poco che ciò avvenga in India. 
E poi via, tutta la ridda di dichiarazioni sull'orgoglio italiano ferito, il nostro pretendere di atteggiarci da grande potenza, dimostrando di non avere capito nulla di cosa sia l'Italia e cosa sia l'India nel mondo. E il preoccuparci che i militari in carcere possano mangiare cibo italiano, che se no, sai mai deperissero, pori cillitti, a mangiare cibo indiano.
La cosa più infastidente, è che tutto ciò avvenga in nome della divisa. Che poi, ci sarebbe anche molto da ridire, saranno pure militari (e già fare il militare, ormai, è un mestiere come un altro), ma su quella nave facevano niente di più che i vigilantes per un soggetto privato. Mentre invece per centinaia di italiani in carcere in giro per il mondo, e tra loro qualche innocente davvero probabilmente c'è, mai è stata spesa una parola, nessuno se ne è mai curato.

5 marzo 2012

Soddisfazioni professionali

Dimostrare a lavoro le competenze acquisite nel corso di duri anni di studio universitario, stappando una bottiglia con tappo a corona con una chiave... ahhh che soddisfazioni professionali!!

1 marzo 2012

Buon mitologico Primo Marzo!

E siamo arrivati anche quest'anno al mitologico giorno del Primo Marzo, dalle ricche storie e tradizioni! Tant'è che, a prova della specialità della giornata, è iniziata con un incontro con Mario Mariani.
Buon Primo Marzo, e raccogliamone i sicuri ricchi doni e grandi opportunità!

[frattanto che si scriveva, si sono superati i 20° a Terni centro, nonché è dipartito tra, gli altri, anche Lucio Dalla, il che mi dispiace anche; comunque, sono evidentemente segni della specialità della giornata!]