30 novembre 2012

Vendolismo democratico da ballottaggio

Ganzu scoprire l'inaspettato "vendolismo" peloso di tanti democratici sotto ballottaggio...
[quando che poi tocca riconosce -purtroppo- che con 'sta storia del "profumo" Vendola non è che c'abbia messo proprio tanto a concedersi...]

28 novembre 2012

Memorie corte

Tra i più grossi vizi che abbiamo, come elettori italiani, è la memoria molto molto corta.
Ora, per esempio, capisco che Renzi, oltre a sollevare la canea per permettere anche a nuovi potenziali elettori di partecipare al secondo turno (che poi perché un potenziale elettore delle primarie, ben sapendo quali fossero le regole, non abbia voluto registrarsi e votare al primo turno, mentre lo voglia fare solo al ballottaggio, è abbastanza un mistero, se le sue motivazioni sono limpide), voglia cercare di intercettare un po' di elettorato di sinistra che ha votato Vendola, però è abbastanza poco credibile mentre, dichiarando la volontà di non allearsi con Casini, pare volersi presentare come l'alfiere di una coalizione più spostata a sinistra rispetto a Bersani. Porca miseria, non sono passate neanche tre settimane da quando nell'intervista ad Avvenire dichiarava testualmente "a me non interessano le alleanze né con Vendola, né con Casini. [...] Sì, il Pd di Renzi può correre e vincere da solo.", cui sono seguite altre amenità del peggior repertorio veltroniano su lui che porterebbe il PD da solo al 40%. Per carità, non condivido per niente la strategia di Bersani dell'accordo con l'UDC, e lo reputo un punto critico e dirimente di un'alleanza tra SEL e PD, però quanto meno tocca dare atto che il problema del con chi presentarsi alle elezioni e cercare di fare una maggioranza parlamentare se lo pone, contrariamente a quanto ha finora dichiarato Renzi (e uno che si candida a volere essere l'aspirante premier, senza neanche dire chiaramente quale idea di alleanza propone per le elezioni, un po' preoccupante lo è).
Peggio ancora, quando adesso Renzi vuole spacciarsi per l'antimontiano, quello che non lo vuole nel governo. Premesso che, in realtà, anche su questo le differenze con Bersani sono molto sfumate, lui che ha sempre dichiarato il totale appoggio all'agenda Monti? Che il 9 novembre, anche qui meno di tre settimane fa, espressamente non escudeva ministri montiani nel suo ipotetico governo, e a inizio di settembre pare (mai smentito) addirittura ragionasse di lasciare, in caso di vittoria, il posto allo stesso Monti?
Tanto per togliersi un sassolino. E' facile parlare di abolizione del finanziamento pubblico, quando solo in una città come Terni hai i soldi per due gazebo, per affittare un immobile commerciale di due vetrine in centro come sede del comitato elettorale, per pagare addette al volantinaggio e dare un'indennità ai rappresentanti di lista. Altro che tetto dei 200mila €.

27 novembre 2012

Ricerche togliattiane

Una visita al blog da parte di qualcuno che ricerca su google "sexy togliatti" da Volga, Oblast' di Jaroslavl', Russia, fa indubbiamente non poco piacere (specie per sapere che all'estero c'è ancora chi apprezzi il Migliore, e per doti magari insospettate in patria).

26 novembre 2012

Tre cose al volo sul primo turno delle primarie

Globalmente, tutto come da previsioni - purtroppo. 
Tre punti al volo sul primo turno delle primarie.
1 il risultato delle primarie in Umbria è un pessimo viatico per le prossime amministrative: è l'ennesimo segnale di sgretolamento del blocco sociale e politico che per anni è stato maggioritario, ed è frutto del tangibile forte rigetto e discredito che, a torto o ragione, si avverte nei confronti della classe dirigente del centrosinistra umbro (che sarà il caso l'affronti questa situazione, finora ci si è salvati per la pochezza degli avversari, ma di questo passo pare difficilmente evitabile un botto clamoroso in primavera);
2 il risultato per Vendola, piantato alle previsioni dei sondaggi della vigilia, è oggettivamente deludente, che non siamo riusciti a costruire consenso attorno a quella che era una proposta politica oggettivamente valida, di reale alternativa di sinistra; non stupisce di certo come dato, era oggettivamente difficile che andasse diversamente e lo si poteva capire da molti mesi, per cui ci sarà molto da ridiscutere, ma rimane comunque un grosso rimpianto per l'occasione che abbiamo perduto;
3 è tutto da vedere che Bersani abbia il mio voto al secondo turno, tanta voglia di portargli l'acqua co' le recchie non ce l'ho di certo.

25 novembre 2012

Un voto per Vendola alle primarie

Nonostante i non pochi dubbi su quella che potrà esserne la reale efficacia (non si sa quale sarà il sistema elettorale col quale si voterà, quali saranno veramente le coalizioni, se sarà possibile evitare un governo di grande coalizione, che possa portare avanti un programma di governo non eterodiretto) e sulla bontà della scelta strategica di fondo di parteciparvi e legarsi in questo modo al PD, già che ormai si fanno, queste sono un'occasione che vale assolutamente la pena di sfruttare queste primarie.
Partecipare, e votare Vendola, per provare a portare avanti una politica che sia di reale -e indispensabile- alternativa a quella portata avanti negli ultimi anni da Monti, da Berlusconi, e spesso anche dallo stesso centrosinistra (e che di fatto, senza vere sostanziali differenze, riproporrebbero Bersani e Renzi). Una politica apertamente di sinistra, che proponga una revisione profonda delle politiche economiche, del rapporto e della funzione dell'UE, che faccia scelte di parte senza ipocrite equidistanze (che finiscono sempre per fare il gioco dei più forti), che scelga un'opzione pacifista netta in politica estera.
Partecipare alle primarie, e votare Vendola. Parafrasando Il Tale, non abbiamo da perdere che le nostre catene...

23 novembre 2012

"La dignità è un diritto" (disponibile!)

"La dignità è un diritto".
E, innovando sensibilmente la tradizionale dottrina, orientata in senso opposto, diritto disponibile, del quale a quanto pare Fede ha deciso -definitivamente- di spogliarsi.

19 novembre 2012

Chiude lu Rendez (Vous)!! Spunti di riflessione

Al di là delle cazzate sulla ZTL, la chiusura de lu Rendez (che francamente, così repentina, giusto ieri mattina ci si era preso un caffè, lascia abbastanza perplessi, specie alla luce del giro di clientela che ha a tutte le ore, la posizione al centro della "movida", la vendita tabacchi e l'avviamento consolidato da decenni; che poi, ok la pesante crisi economica, ma un locale del genere, da profano, ne dovrebbe risentire assai meno di molti altri esercizi commerciali, per storia, tipo di clientela e giro di affari), offre due spunti di riflessione:
1 - è l'occasione per Santino e anche tutto l'oratorio di San Francesco di espandersi sull'altra sponda della piazza, e lanciarsi alla conquista della città (approfittando anche del vuoto di potere in Curia);
2 - Altoforno: Elio, c'è ancora, ma già ha chiuso in precedenza, ce faremo 'na birra all'Hawaii, e giù demolito, abbocco dritto a lu Grande Vù, e manco più questo... fossi il Bar Aci, starei in campana.
 

13 novembre 2012

Sostegno allo sciopero generale della CGIL del 14 novembre 2012

Pieno sostegno allo sciopero generale indetto per domani dalla CGIL (pur non capendone appieno la tempistica e le motivazioni, il manifestare contro l'austerity, dopo la sostanziale acquiescenza ed inerzia purtroppo manifestata dal sindacato nell'ultimo anno, mentre il governo Monti indisturbato faceva macelleria sociale, abolendo l'articolo 18, aumentando la tassazione indiretta, tagliando i servizi e le pensioni).


Comunque, grazie anche alla segretaria Camusso, per avere scelto di partecipare alla manifestazione di Terni.

12 novembre 2012

Alluvione in provincia di Terni

11-12.11.12 Mons. PAGLIA fa un'ultima capatina alla messa di S. Francesco, a Terni provincia di TR (almeno per il momento), e subito dopo attacca a piove ed esonda nell'Orvietano prov. di TR il fiume PAGLIA.
SOLTANTO UNA COINCIDENZA??
(fra l'altro, anche le date appaiono abbastanza sinistramente coincidenziali)


9 novembre 2012

Modifiche al premio di maggioranza e leggi truffa

Mah, visto che è diventato l'argomento del giorno mo' che ci si è espresso pure Grillo dicendo che è  un colpo di stato fatto contro di lui e il M5S, il PD pure dal canto suo ha condiviso, e c'è parecchia gente in giro che ci crederebbe pure, minima considerazione sulla proposta passata in commissione coi voti del centrodestra di legare il premio di maggioranza della Camera al raggiungimento da parte della coalizione vincitrice del 42,5% dei voti.
Per carità, sotto elezioni non è certo carino e leale modificare la legge elettorale a maggioranza col palese prevedibile effetto di andare a penalizzare la coalizione di centrosinistra, nonché, se passasse, si ufficializzerebbe che alle prossime elezioni nessuna delle coalizioni che si dovrebbe andare a presentare sarebbe in grado di formare una maggioranza parlamentare, ma in sé è una proposta nel merito tutto meno che sbagliata. Adesso perché fa gola al centrosinistra, ma il premio di maggioranza, così come attualmente congegnato, realmente è non democratico e non rappresentativo della volontà popolare, specie in un contesto politico come quello attuale: non è democratico un sistema in cui una lista o una coalizione di maggioranza relativa, ma di minoranza effettiva (magari un 35% dell'elettorato, pari a un 25% del corpo elettorale), avrebbe oltre metà dei deputati della Camera. Questa attuale sarebbe la legge truffa, non quella che uscirebbe dalla ipotetica modifica (per tacere poi del premio del 12% al primo partito che il PD vorrebbe autodarsi...).

8 novembre 2012

Nuove banconote "greche" per l'euro

L'annuncio della BCE della stampa di una nuova serie di banconote di euro, raffiguranti immagini di miti greci, nella stessa giornata in cui il Parlamento greco approva l'ennesima tornata di tagli, mentre la disoccupazione giovanile è arrivata al 58%, sa abbastanza di presa per il culo.
[e ancora una volta, massima solidarietà e vicinanza al popolo greco]

7 novembre 2012

La rielezione di Obama

E vabbe', è stata sofferta, ma alla fine c'è stata la rielezione di Obama, e bene così.
Non c'ho avuto stavolta la partecipazione, di interesse e anche emotiva, del 2004 e del 2008. Sarà stata in parte un po' di disillusione, che indubbiamente Obama non è stato pienamente al livello delle aspettative di quattro anni fa - oggettivamente di partenza ampiamente infondate ed eccessive - , sarà anche, e molto, che non veniamo da otto anni disastrosi come quelli di Bush, e ci siamo anche abituati bene.
Però pace, come detto, bene così, che poteva andare indubbiamente ben peggio, e speriamo bene per questi anni a venire.

Viva la Rivoluzione d'Ottobre! - 95°

7 Novembre 1917 - 2012.
95 anni dopo, viva la Rivoluzione d'Ottobre, la speranza che essa ha rappresentato per centinaia di milioni di persone, rappresentando la prova che nessun ordine sociale e sistema economico è immutabile o di natura (e questo, oggi più che mai, è da tenere sempre a mente), e che esiste la concreta possibilità del cambiamento e di un altro sistema.
Viva la Rivoluzione d'Ottobre, e viva il Socialismo.

6 novembre 2012

Il punto politico di mezzo autunno

Aspettando che si dice oltre oceano, brevi note sugli ultimi dieci giorni.
Elezioni siciliane. Mah, più che tanto, nel complesso, nessuna particolare sorpresa, vista "da qua" è sempre abbastanza difficile stare appresso alla politica siciliana, e poco ci si aspetta. Il punto centrale, che fa specie, è l'astensione oltre al 50 %. Alla luce di questo dato, della assoluta frammentazione del quadro politico, della delegittimazione popolare di liste e partiti che, al netto, anche i più votati sono ciascuno rappresentativi neanche di un elettore su dieci, anche il risultato (indubbiamente notevole) dei grillini è in realtà, rispetto alle potenzialità, alquanto zoppo. Di certo, del tutto fuori luogo è stato il trionfalismo di Bersani. Andando però al secondo nodo critico, guardandosi un po' in casa, ok che come detto dalla Sicilia non si ha nessuna particolare aspettativa elettorale, però porca miseria, il risultato elettorale del 6 % delle sinistre è disastroso. In voti netti appunto, vuol dire che a stento un siciliano su trenta ha scelto di dare il suo voto a quella che dovrebbe essere realmente una proposta politica alternativa e di rottura. Fattori ostili, leggerezze, ok, svariati, però un risultato come questo non è una tornata elettorale andata male, è indice di un problema politico enorme per la sinistra, il rischio di diventare del tutto superflui è concreto.
Province, legge elettorale etc. Senza stare a entrare nel merito (altamente discutibile) degli ennesimi provvedimenti sui quali si sta pronunciando il governo Monti, si rileva solo che, politicamente, esso non ha la benché minima legittimazione per approvarli, e non è tollerabile l'abuso che sta continuando a fare, complice un Parlamento vergognoso sul quale ha potere di ricatto, della decretazione d'urgenza, antidemocratica e palesemente incostituzionale.
Di Pietro. Senza stare a riscomodare la genialata veltroniana di portarlo in Parlamento come unico proprio alleato, è da anni una delle anomalie negative della sinistra italiana. A quanto pare, finalmente sembrerebbe essere alla frutta, schiacciato fra trasformismi, scandali e Grillo; speriamo sia veramente così, che quantomeno potrebbero rimettersi in circolazione un po' delle energie positive (e non sono poche) che in questi anni hanno appoggiato l'IDV.
L'altro giorno, con una partecipazione di pubblico superiore alle aspettative, comizio a Terni di Nichi Vendola. Mai stato un "fan" sfegatato, e i dubbi sulle scelte politiche, a partire dall'opportunità delle primarie, permangono in larga parte. Che però sia, nell'odierno quadro politico italiano, una personalità nettamente superiore alla media, e altrettanto, che con la scelta di partecipare alle primarie, dopo mesi di isolamento mediatico, finalmente si sia riusciti a tornare a far sentire le proprie idee, e qualcosa di differente dalle magnifiche sorti del governo tecnico, da Grillo e dalla polemica Renzi/Bersani, è innegabile.

5 novembre 2012

Scì, ricordatelo 'sto benedetto 5 novembre...

Ricordati del 5 novembre.
Di un film, pur bellino, che però ha finito per rovinare la coscienza politica di una generazione, in un tripudio di maschere V e generici e generalizzanti "la ggente contro il Potere", e il tutto senza manco importare, dalla storia di Guy Fawkes, la cosa più ganza, il fare il falò coi feticci. Bah!