4 febbraio 2013

La sopravvalutazione di Berlusconi

E' troppo chiedere, in specie anche all'informazione "progressista", di potere essere un paese in cui se Berlusconi si mette a straparlare e a sparare stronzate come quella ultima dell'IMU, lo si possa dire apertamente appunto che altro non sono che stronzate, e nulla di più, e quindi tirare oltre e lasciarlo cuocere nel suo brodo?
Invece no, subito a dire che con queste dichiarazioni oggi ha fatto salire lo spread e calare la Borsa, oppure a interrogarsi quanti punti di sondaggio può valere l'acquisto di Balotelli o la partecipazione da Santoro, e a paventare il rischio della fantomatica "rimonta".
Oggettivamente, siamo ossessionati ancora Berlusconi. Anche adesso, quando la sua credibilità e consenso sono a minimi dai quali non potrebbe più rialzarsi, e non sarebbe oggettivamente in condizioni per potere vincere queste elezioni. Basterebbe prenderne atto, dirlo esplicitamente, e concentrarsi finalmente sulle reali emergenze e sui veri rivali di queste elezioni. E invece al contrario, lo continuiamo a dipingere come il grande nemico, senza rendersi conto che con questa sua continua sopravvalutazione non si fa altro che il suo gioco, che se riesce a interpretare un ruolo in queste elezioni è solo perché noi glielo stiamo permettendo.

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