Lo spirito di fondo che anima in questi giorni le varie "occupazioni" in giro per l'Italia delle sedi del PD da parte di giovani militanti (o presunti tali) evidenzia quella che è una delle più serie ipoteche sulla possibilità di una sinistra ampia e rinnovata in Italia: la ricerca esasperata dell'unanimismo e della - presunta - unità interna anche quando diviengono meri feticci, del tutto fini a sé stessi, che, come dice giusto qualcuno, porta a confondere e a sacrificare i contenuti per il contenitore, e che, unitamente a una certa innegabile boria di partito con la P (quasi) maiuscola, impedisce di prendere atto del fallimento del PD, di fare autocritica, sugli errori che fin dalla origine ne hanno determinato - e viziato - la nascita, e di permettere di costruire finalmente qualcosa di nuovo, e di utile, a sinistra.
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