Si sarà notato ultimamente un diradarsi su questo blog degli interventi a sfondo politico.
Il punto rega' è che la situazione attuale fa assolutamente cascare le braccia. Da un mese a questa parte il centro del dibattito politico sono le frequentazioni misteriose di Berlusconi e le derivate difficoltà coniugali. Roba probabilmente molto discutibile, ma che all'atto pratico non può che ridursi a illazioni che sortiscono l'effetto di andare a sviare l'attenzione pubblica da altre notizie. Come la recessione al -5,9% nel primo trimestre, e la crisi occupazionale, tutto ridotto a una questione di "disfattismo" dell'opinione pubblica. O l'altro giorno la condanna per corruzione di Mills a opera sempre del Presidente del Consiglio, che scivolerà nell'indifferenza di larga parte del Paese e sarà usata per l'ennesimo attacco alla Magistratura.
C'è poi lo sconcio del "Pacchetto sicurezza", che ha reintrodotto alla Camera molte delle misure più barbare stralciate in precedenti passaggi parlamentari, e la disumanità del respingimento in mare di centinaia di disgraziati. Anche qui ormai è entrato nel sentire comune l'idea per cui chi, per tante ragioni, non è riuscito a emigrare nel rispetto delle ristrette quote previste dalla legge, diviene automaticamente un soggetto pericoloso, un probabile criminale, da allontanare senza fare valutazioni.
Ma anche poi tocca sorbirsi il ministro Sacconi, tra gli ideatori della riforma contrattuale di febbraio che si tradurrà in ulteriori politiche di moderazione salariale, pontificare sul tema accusando la "sinistra" e presentandosi come "il partito dei lavoratori".
Le elezioni alle porte dal probabile ennesimo brutto risultato. Beppe Grillo "comico, non politico" che presenta le proprie liste alle Amministrative. La doppiezza e la retorica di Di Pietro, a parole l'unico implacabile oppositore del centrodestra, nelle Camere spesso e volentieri pronto invece a votarne molti dei peggiori provvedimenti, e in politica pronto a cambiare posizione da un giorno all'altro sentendo come tira il vento.
Bah. Di cose ne stanno a succedere parecchie. Ma pare di doversi sempre stare a ripetere, e che tutto continui a cadere nell'indifferenza generale.