31 ottobre 2008

La "ricostruzione" degli scontri di Piazza Navona

La ricostruzione "ufficiale" del governo, che ha omesso scientificamente tutta la prima parte degli scontri di mercoledì a Piazza Navona, con l'aggressione dei fascisti del Blocco Studentesco ai ragazzi delle superiori, è assolutamente vergognosa. Il governo ha di fatto dato una piena copertura politica delle violenze squadriste. Porca miseria, già era inaccettabile la (non) condotta della polizia, ma il negare l'evidenza di ciò che è successo in questa maniera è troppo grave.

Sciopero generale della scuola: tutti a Roma!

La manifestazione è stata grande, bella, impressionante. Gli ultimi spezzoni del corteo partivano da Piazza Esedra alle 13.00, mentre il comizio in Piazza del Popolo già era terminato, e altri cortei si muovevano per tutta Roma.

Della Sinistra Universitaria-Udu di Perugia eravamo un buon numero: nonostante la partenza nel buio delle 6 di mattina, siamo riusciti ad arrivare tutti in piazza oltre cinque ore dopo, passate per strada e su un raccordo anulare completamente intasato di pullman che continuavano ad arrivare.

Nuovi nemici politici (sì, perché saremo pure stati popolo gioioso festoso colorato etc etc, ma molti di noi eravamo pur sempre figli di quella sinistra dell'odio e anche un po' stalinista!): l'autogrill prima di Orte, sul raccordo da Terni, che 25 minuti per riuscire a pagare una copia de l'Unità è di fatto un'istigazione a delinquere; le uscite dalla 18 alla 22 (Casilina-Anagnina) del Grande Raccordo Anulare, altra mezz'ora netta di coda, e la rotonda al parcheggio dell'Anagnina, un'ora e un quarto per trecenti metri di strada.

Miti, emblemi, simboli: il pullman e la fiat che travalicarono l'aiola, costruendo muretti e arando il terreno.

Firma separata del contratto degli statali

Capisco che Cisl e Uil non muoiano dalla voglia di dover fare opposizione costante e permanente, ma devono prendere atto che se vogliono svolgere veramente la loro funzione di sindacato purtroppo con le attuali posizioni di Governo e Confindustria questa è l'unica strada. Così come ha fatto la Cgil su Alitalia, e unitariamente ieri con lo splendido sciopero generale della scuola.

29 ottobre 2008

Mobilitazione a Perugia - 1 - Cronaca

Breve resoconto sulla mobilitazione universitaria che sta attraversando anche Perugia.

La lotta, di studenti, professori, ricercatori e università tutta, è contro gli ennesimi, pesantissimi tagli all'università italiana, che spalmati nei prossimi anni rischiano di portarla al collasso finanziario, e a sicuri incrementi di tassazione, riduzione di servizi per il diritto allo studio, tagli alle strutture e ai finanziamenti per la ricerca (nota da tempo poi, la ricerca italiana, per i ricchissimi fondi di cui dispone e le miriadi di ricercatori dai lauti stipendi...). La lotta è contro il blocco del turn-over del personale, perché non è possibile bloccare ulteriormente le assunzioni di personale che necessita di ricambio, e che è caratterizzato da specializzazioni professionali che non sono compatibili con il blocco al 20 %. La lotta è infine contro la possibilità prevista di trasformazione delle università in fondazioni: una privatizzazione di fatto, che nei rari casi in cui in Italia si trovassero capitali privati disposti a investire nell'università, significherebbe legare la formazione e la ricerca agli interessi di privati, in totale contrasto con quella che è la funzione -pubblica- dell'università.

Dopo alcune settimane di preparazione, si sono susseguite per tutta la scorsa settimana una serie di assemblee informative (martedì 21 ingegneria, mercoledì 22 scienze politiche, giovedì 23 consiglio di facoltà aperto a lettere, venerdì 24 giurisprudenza), in cui si è riscontrata una partecipazione degli studenti superiore alle aspettattive, con aule gremite  da centinaia di persone. A Fisica e a Lettere sono state prese due aule per assemblee permanenti.

Dopo una prima lezione in piazza in concomitanza con Eurochocolate e altre due assemblee, ieri 28 ottobre grande manifestazione di piazza degli studenti dell'Università di Perugia. Un circa 3mila studenti, tra i quali una folta delegazione proveniente da Terni, hanno percorso le vie della città dalle 10 di mattina fino alle 18 di sera, tra lezioni in piazza, cortei e assemblee.

Mentre leggo che pochi minuti fa il Senato ha appena approvato il Decreto Gelmini, la mobilitazione va avanti, con altre lezioni in piazza, e domattina la partecipazione -speriamo massiva- allo sciopero generale della scuola, con pullman per Roma in partenza anche da Perugia.

26 ottobre 2008

Ottimismo... ottobre di lotta

Per la prima volta dalle elezioni (e anche da un po' prima quindi...), è da un paio di settimane che nutro un po' di ottimismo, con riguardo alla situazione politica italiana. L'11 le Sinistre, e ieri il Partito Democratico, la protesta sulla scuola e lo sciopero generale giovedì prossimo, la mobilitazione compatta di tutte le università contro tagli e privatizzazioni. Finalmente ci si inizia a muovere, e si ha la possibilità di ricominciare a costruire consenso e combattere il sentire collettivo, l'egemonia della Destra (lo zeitgeist se volemo tedeschizza'!).

25 ottobre 2008

Intestini e stomaco, gas e fagioli

Conformemente ai dubbi sorti, la prova empirica ha accertato che fare due pasti consecutivi a base di baliata (pagliata, per i non ternani) e fagioli comporta una certa pesantezza di stomaco.

Della parola "comunismo"

Quando Bertinotti dichiara che "Comunismo è una parola indicibile. Se fermi qualcuno per strada e gli dici: io sono comunista, quello non ti capisce" purtroppo ha pienamente ragione. Dopo 15 anni di uso improprio, tocca riconoscere che s'è assolutamente svuotata di significato. Io credo di potermi identificare come persona di idealità comuniste, che avrebbe votato molto probabilmente PCI etc. Quello che soleva definirsi un comunista italiano praticamente. Comunismo oggi è invece diventato sinonimo di totalitarismo, estremismi ridicoli, conservatorismo, si usa l'aggettivo comunista come insulto o come autoidentificazione settaria (settaria com'è stata la reazione di Ferrero alla dichiarazione di Bertinotti).
Questo è, non è cosa bella, ma bisogna prenderne atto.

22 ottobre 2008

Carta e politica

Riflessione da affinare un poco.
L'Organizzazione di un partito, aspetto che è al tempo stesso fine, mezzo e premessa indispensabile di esistenza, potrebbe essere misurata dalla capacità di mettere in circolazione materiali informativi. Ancora oggi perlopiù cartacei.
Insomma, la forza di un partito è spesso direttamente proporzionale alla quantità di carta utilizzata (utilizzata, non sprecata).

Sogni resistenziali

Stante l'attale situazione politica, venne il momento -per ora in sogno, poi vedremo!- di salire in montagna, e di darsi alla clandestinità.

Presa la risoluzione, si va subito al Conad, dal compagno Alessandro, che mi dà le chiavi di un lucchetto di una bicicletta abbandonata da un paio di settimane. Già l'avevo usata per qualche commissione, adesso mi servirà per lasciare la città. Man mano che procedo poi, la bicicletta diviene un vecchio furgoncino Ducato. Beh ancora meglio.

Arrivo però a una stradina che porta a un ponticello che devo attraversare: la via è in forte pendenza, e avanzo col Ducato che sbuffa e arranca. Sbuffa e arranca, e si mette a far strani rumori e a emettere scintille. Capisco che non è aria, salto giù dal mezzo e, tragedia! Attacca a perdere olio e vapori di benzina, finché il mezzo prende fuoco sul lungofiume.
La fuga è rimandata.

[sognato la notte del 19/10/08]

21 ottobre 2008

Grembiulini

Da che ricordi, nel settembre 1991, il primo giorno di scuola elementare, portavo un grembiule inneggiante all'amicizia fra i popoli, con due scarpe annodate tra loro.

Una era una scarpaccia yankee, l'altra una gloriosa e robusta scarpa sovietica, rossa con una falce e martello.

Grebiulis omen.

20 ottobre 2008

Anni che passano

A 23 anni si è ormai giovani uomini o vecchi ragazzi?
Questo è il dubbio che m'assilla.
Di sicuro si è pieni di ottime idee, tipo: che succede a caricare una caffettiera moka col pan grattato?

16 ottobre 2008

Proposte (concrete!) contro la crisi

Uno spunto concreto di lavoro per combattere la crisi finanziaria.

Spostare la linea del cambio di data dal Pacifico all'Atlantico.

O, meglio ancora, spostare la Borsa americana da New York alla costa del Pacifico.

L'idea è ancora da affinare, ma il concetto di base è far sì che l'apertura di Wall Street sia posticipata, formalmente di un giorno o materialmente di quattro ore, così che finalmente sono le Borse europee a chiudere le contrattazioni della giornata, senza la rottura di palle di dover aspettare tutta la giornata e di sapere solo a due ore dalla fine, in base alle notizie dagli Usa, com'è che toccherà chiudere.

Meteorologica (arco circumzenitale a Perugia)

Vista la cappa di nuvole che avvolge Perugia, i vecchi Gaggi e Zingarelli ieri l'avevano detto che il tempo cambiava, che l'aria seppur serena era così opaca che da Assisi neanche quasi si vedeva Perugia...

Due eventi meteorologici da ricordare invece:

Terni, pomeriggio 4 ottobre 2008 - fa una spolverata di neve sui monti sopra Terni, a quota ca 1000 m.

Perugia, 2 ottobre 2008, ore 17.00 - sopra la città è ben visibile un arcobaleno invertito, un "arco circumzenitale" per essere precisi; ossia un piccolo arcobaleno, estremamente luminoso e fatto a "U", situato circa allo zenith, dovuto alla rifrazione dei raggi solari da parte di minuscoli cristalli di ghiaccio nell'atmosfera.

14 ottobre 2008

Resistenza in Umbria

Estremamente felice di comunicarvi che finalmente ho terminato le pagine di Wikipedia dedicate alle più importanti formazioni partigiane umbre.

12 ottobre 2008

De bloggeritate

Stranezze dei sistemi di ricerca. Per aver scritto uno stringatissimo intervento a sostegno della manifestazione dell'11 ottobre delle Sinistre, mi sono ritrovato linkato addirittura sul sito stesso della manifestazione, in fondo, citato tra i blog di supporto. Perché in effetti sulla ricerca blog di Google sul tema, nell'ordine questo sito è il quarto a essere citato.

Da ciò traggo le mosse per una chiamiamola auto-analisi del come e perché fare questo blog, confrontandolo con alcuni dei punti dello "State of the Blogosphere 2008 report", inchiesta condotta da Technorati, il motore di ricerca specializzato in blog.

Tralascio il "Who are the bloggers", che questo è chiaramente un blog personale, di Nicola Zingarelli ternano, e mai ci si è curati dell'anonimato.

Sul "The what and why of blogging"
Di base qua si parla perlopiù o di temi politici (categorie: Politica - Attualità), o di quotidiane stronzate (categorie: Varie ed eventuali, Stanze di vita quotidiana, Picchia). Queste ultime non poche, e generalmente del tutto superflue.
Andiamo al nodo cruciale: il perché scrivo questo blog. Bella domanda. Iniziato un per caso, c'ho preso gusto. Di fondo è per l'idea della possibilità di diffusione potenzialmente infinita di cose che mi pare valgano la pena di essere comunicate. Molte altre cose qua scritte non le ritengo così degne, ma qui cambia il target: c'è la volontà di avere un luogo destinato ad amici e conoscenti, per stare in qualche modo in contatto. Quindi bardasci sentiateve responsabili, che 'sto blog lo scrivo per voi! [favore non richiesto, ma vabbe']. La cosa strana è che ormai questo sito s'è come dire materializzato: è un qualcosa che tangibilmente fa parte della mia vita, è ontologicamente nicoliano. Prima o poi smetterò di scrivere, ma al momento non riesco a ipotizzarlo. E' troppo radicata l'abitudine a pensare qualcosa che valga la pena di essere scritto, appuntandoselo anche il pensiero per non scordarselo. Boh per certi versi è un bloggare proprio per bloggare. Mo' vabbe' non siamo alla dipendenza comunque chiariamoci. [pare che parecchi blogghino "to make money": beati].
Sullo stile di scrittura: alle volte come notava Luca è parlato puro, si vedano le frasi immediatamente precedenti. Che magari se non si ha troppa dimestichezza col mio modo di parlare dal vivo potrebbe anche essere non troppo comprensibile. Fateci caso. [Ah poi c'è l'impersonale che da queste parti è una mia fissa].
Se una cosa mi dà gusto, è perché il farla mi dà soddisfazioni. Come misurare la soddisfazione su un blog. Tralasciando la qualità (che di voi lettori più fedeli è scontatamente elevata), oggettivamente prevale un aspetto quantitativo. Dal numero di contatti al sito (per la cronaca, ci aggiriamo sulle 8000 pagine visualizzate da esterni in circa 20 mesi di attività), dai commenti aggiunti. Poi le cose un po' più ricercate, come l'aggiunta, i rimandi e le citazioni su altri siti (tipo m'ha fatto molto piacere, e ringrazio, per l'aggiunta sul blogroll di un sito aranciato tendente al viola). Arrivando al tecnico poi, il rating della "autorità" di Technorati. Roba poco chiara, e dove porcaccia la miseria sono sceso da una sudata autorevolezza "2" a un triste "1". Bah!
"Impact of blogging on personal life": mmh... positivo? Ma sì... Sul piano strettamente personale, di sicuro un po' di tempo me lo porta via.

"The how of blogging"
Quantificare il tempo? Boff. Almeno tre ore a a settimana ci giro attorno.
Frequenza: se ho il computer a casa, una media di un post al giorno ci sta tutta. Poi ci sono diverse variabili: in periodi di studio sotto esami ad esempio, magari il numero di interventi sale (specie in "Vari ed eventuali"), che pensare e scrivere certe cose è una forma di evasione.
"Crea' eventi for my readership": eh?!?
"Investi' money in my blog": come sopra, con più punti interrogativi ed esclamativi. Così: ?!?!?

Salto gli ultimi due punti dell'indagine, che non mi riguardano.

Buona lettura bardasci.

Il senso di Mazzilli Domenico per l'educazione

Tale Domenico Mazzilli, divenuto recentemente direttore dell'Osservatorio del Viminale sulla sicurezza delle manifestazioni sportive, e solerte mastro di chiavi delle partite di calcio italiane (e ben pronto a proibire le trasferte al pubblico secondo criteri a dir poco arbitrari - vedasi il derby Ternana-Perugia in programmma settimana prossima), non trova in fin dei conti niente di particolarmente riprovevole le esibizioni fasciste di Sofia durante la partita Bulgaria-Italia: se per i bulgari non è reato, nema problema anche per noi. Che bruciare bandiere e inneggiare alla dittatura in fondo è solo un problema di maleducazione, e anche i bulgari sono stati maleducati perché hanno fischiato l'inno di Mameli...
Testuale: "I cori 'Duce-Duce' e il braccio teso durante l'inno di Mameli? In Bulgaria non è reato... Io non faccio il sociologo - aggiunge - i reati vanno attribuiti nel Paese in cui avvengono. Fino adesso questo gruppo era rimasto in riga, ora vedremo bene cosa è successo e valuteremo per il futuro. Ma parliamo anche dei fischi all'inno di Mameli: anche quelli non sono reato, ma se mi permettete non sono educazione...".

11 ottobre 2008

Per un'altra Italia per un'altra politica

Qui si appoggia la manifestazione odierna delle Sinistre a Roma.

10 ottobre 2008

Della Barba, degli Incisivi e altro Evoluzionismo

Al barbuto, può capitare talvolta che qualche pelo della barba, specie quelli sotto il labbro inferiore, o dai baffi, finisca in bocca. E' consuetudine in tali casi asportarlo con le dita dal cavo orale o, spesso meno efficace, ma molto di soddisfazione, sputare un po', e con esso il pelo vagante.
Si consiglia però un'altra tecnica, un po' da aperitivo e sempre efficace: troncarlo in tanti piccoli pezzetti con gli incisivi, e inghiottire il tutto. Oltre al chiaro apporto cheratinico o giù di lì, c'è da evidenziare che chiaramente è questa la funzione degli incisivi: essendo infatti la carne strappabile anche con il resto della dentatura, gli incisivi rimangono solo per troncare peli e spellare fili elettrici. Ma dato che i fili elettrici sono invenzione ben più recente dell'apparizione della barba e degli incisivi, è chiara la funzione naturale che l'evoluzione ha dato a questi denti.
Stessa funzione naturale dell'interno coscia maschile, evolutosi altrettanto evidentemente con la funzione precipua di stringere bicchieri o bottiglie frattanto che le mani sono altrimenti impegnate.

9 ottobre 2008

Momento poetico

Una birra all'Arci, in un tiepido pomeriggio di ottobre, con qualche compagno, qualche anziano che parla di caccia e qualche giovinastro perugino (entrambe le due ultime categorie a bestemmiare ogni tre parole, per rendere meglio il clima agreste). Ah, e 'sta wireless a 50 m.

8 ottobre 2008

Lu capo

Avrete notato che ieri l'aria non era delle migliori. Tre interventi, uno sull'alcol, uno sulle feci e un altro sull'urina. Ma oggi solleveremo il livello!


Oggi l'ex conoscente ingombrante nonché nuovo inquilino diceva di essere lu capo.

Scì, lu capo dei leccatori di capezzoli!


[volendo potevo anche dedicare il post alla crisi finanziaria in corso, ma non volevo essere bannato per turpiloquio nei confronti del nostro sistema capitalistico]

7 ottobre 2008

Connettività

Il problema di utilizzare Internet usando la wireless libera di Via delle Cantine, Perugia, è che c'è un forte odore di piscio.

Fisiologia bis

E' stato notato empiricamente che, dopo grandi bevute, l'intestino tende un po' a scaricare lento.

Secondo un aspirante medico, perché giudica troppo l'alcol e si irrita, per quindi espellere.

Me sa che 'st'intestino dopo quasi 23 anni ancora non ha capito bene chi comanda.

Oktoberfest 2008

Oh, io so solo che ieri c'erano 27 litri di birra in frigo, e adesso ne è rimasto solo uno.

4 ottobre 2008

Sputi (perché sprechi la saliva)

Se qualcuno s'era preoccupato che quest'anno non fossi riuscito a fare il raccolto del tabacco, si liberi il cuore!
Giovedì la ridente Villa Pitignano (abitata, tocca dirlo, da abitanti di sesso femminile particolarmente inconsapevoli dei posti in cui vivono e vagamente ottuseggianti) ha fornito anche per quest'anno il necessario per altri 12 mesi di masticature e denti macchiati.

3 ottobre 2008

Per la Signora delle Brochures

Capace che la difficoltà nel capire il concetto di "copywriting" sia dovuto a una concezione economica che fatica ad assimilare la terziarizzazione: di base, il modello economico mentale di riferimento è strutturato in coltivazioni agricole e allevamenti suini per il primario, acciaieria per il secondario e norcinerie e fruttivendoli (anzi famo un supermercato che si risparmia) come terziario (l'acciaio per fare i carrelli).

Lavagna elettronica

Sti fioli se mettono a mette le lavagne elettroniche, quando nelle aule manco c'enno le cancelline...

1 ottobre 2008

Oltre gli ideologismi

Basta con gli steccati ideologici!

Smettiamola con espressioni quali "che si dice di bello", che non fanno che rimarcare il conflitto bello/brutto dell'esistenza!

E quando avremo eliminato queste incrostazioni del secolo passato, saremo tutti in grado di apprezzare in pieno le gioie del mercato globale, e del liberismo che preferisce il suicidio delle proprie economie "finanziarizzate" pur di evitare il terribile intervento pubblico.

Ottobere


Eccoce sa, giù l'orticellu mia

le pampene dell'ua so' cascate,

e le cocce già so' menze seccate

perché lo sole mo' non je 'cciarria.


Ecco le strine, ecco le brinate

che fo lu granu e arriccono l'ulia,

ecco le nebbie che non vo' più via

che fonno più noiose 'ste giornate.


Mo' è lu tempu quann'è l'emmaria

d'appiccia' su du zeppe, un fascitillu

e stàssene contenti a casa sia.


Tu senza focu, senza un lumittillu,

sulu, coll'andri morti in compagnia

sa che friddu che senti, purittillu!


['sta poesia è di nientepopodimeno che Furio Miselli]


Ottobre è il mese del ricominciare dell'università per tutti, di Perugia piena di facce nuove e speranzose. E auguri a Matteo e Beatrice che iniziano anche loro il lungo cammino.

Che poi lungo relativamente, e piglia strano l'idea che invece, continuando a rotolare in avanti, lezione dopo lezione, esame dopo esame, sono ormai arrivato a quello che dovrebbe essere il mio ultimo anno di università. Mi pare ieri il ricordo delle prime bevute, delle prime visite al Todis nell'ottobre di quattro anni fa.

Ottobre che dovrebbe essere mese mariano, e di sicuro è mese di cazzeggio, piuttosto alcolico, letture e fisse esterofile (latinoamerica e jugoslava in specie). Boh sarà nell'aria. E con la vendemmia, la campagna che finisce i suoi frutti, m'ha sempre ispirato le maggiori tensioni rurali.

Beh bardasci carissimi, godiamoci tutti quest'ottobre del 2008, festeggiamo il festeggiando, birrifichiamo il birrificabile, fermentiamo finché c'è un po' di caldo e leggiamo per quanto c'è possibile!