Eccalla, non si è fatto a tempo a scrivere dell'escalation costante delle dichiarazioni e dei propositi eversivi di Berlusconi e maggioranza, che si alza su tale Ceroni, che propone la modifica del primo articolo della Costituzione, quando dichiara che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle forme previste dalla Costituzione stessa, con una statuizione iperparlamentarista, "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del Parlamento quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale".
Ok premesso che si tratta di una gran stronzata, comunque pericolosa per l'ennesimo precedente che si introduce, tocca dire che comunque sono alquanto curiosi, nella loro concezione delle istituzioni rappresentative. In sé, una dichiarazione sulla superiorità del potere legislativo, unico organo dotato di legittimazione popolare, può anche essere abbastanza condivisibile, diciamo che è un assunto di matrice storico/politica apertamente giacobina: solo, che è abbastanza grottesco che ripetute affermazioni della supremazia del Parlamento vengano fatte da qualche tempo a questa parte da gente che al contempo apertamente afferma il fastidio per i vincoli imposti dal procedimento legislativo, impone continui voti di fiducia, leggi delega, decreti, svuota di ogni dignità le Camere, ridotte a un'aperta compravendita di deputati.
Usiamo le stesse parole di Ceroni: "Visto che al momento non è possibile fare una riforma in senso presidenziale come vorrebbe Berlusconi, per ora ribadiamo la centralità del Parlamento troppo spesso mortificata, quando fa una legge, o dal presidente della Repubblica che non la firma o dalla Corte Costituzionale che la abroga. Occorre ristabilire la gerarchia tra i poteri dello Stato. Se c'è un conflitto, bisogna specificare quale potere è superiore". Visto che non possiamo dare tutti i poteri al "capo del governo", allora diciamo che il Parlamento, poiché braccio armato del premier e della sua volontà, è l'organo supremo...
Ok premesso che si tratta di una gran stronzata, comunque pericolosa per l'ennesimo precedente che si introduce, tocca dire che comunque sono alquanto curiosi, nella loro concezione delle istituzioni rappresentative. In sé, una dichiarazione sulla superiorità del potere legislativo, unico organo dotato di legittimazione popolare, può anche essere abbastanza condivisibile, diciamo che è un assunto di matrice storico/politica apertamente giacobina: solo, che è abbastanza grottesco che ripetute affermazioni della supremazia del Parlamento vengano fatte da qualche tempo a questa parte da gente che al contempo apertamente afferma il fastidio per i vincoli imposti dal procedimento legislativo, impone continui voti di fiducia, leggi delega, decreti, svuota di ogni dignità le Camere, ridotte a un'aperta compravendita di deputati.
Usiamo le stesse parole di Ceroni: "Visto che al momento non è possibile fare una riforma in senso presidenziale come vorrebbe Berlusconi, per ora ribadiamo la centralità del Parlamento troppo spesso mortificata, quando fa una legge, o dal presidente della Repubblica che non la firma o dalla Corte Costituzionale che la abroga. Occorre ristabilire la gerarchia tra i poteri dello Stato. Se c'è un conflitto, bisogna specificare quale potere è superiore". Visto che non possiamo dare tutti i poteri al "capo del governo", allora diciamo che il Parlamento, poiché braccio armato del premier e della sua volontà, è l'organo supremo...
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