Una mesata fa, si condivideva l'idea che la scelta di Monti di candidarsi, pur creando oggettive difficoltà elettorali al centrosinistra, in sé non era affatto una cattiva notizia, in quanto avrebbe costretto principalmente il PD a prendere finalmente posizioni nette su tutta una serie di cose.
Puntualmente, tocca invece riconoscere che ciò largamente non è avvenuto, che il PD ha continuato e in parte continua imperterrito a sostenere l'idea di un accordo con Monti e centristi dopo il voto. Questo, nonostante che Monti, al contrario, non perda occasione, in modo del tutto spregiudicato, per attaccare il PD stesso (nonostante l'appoggio supino che questo gli ha dato nell'ultimo anno), e in particolar modo la sinistra e il sindacato.
Monti e compagnia si sono rivelati in modo che più palese non si può per quello che sono, estremisti conservatori e liberisti. Poche chiacchiere. A poco più di tre settimane dal voto, sai mai si riesca a dare una svegliata a 'sta campagna elettorale, e che si riesca a capire e dirlo, tutto il centrosinistra, che il vero rivale a queste elezioni è proprio Monti e il montismo.
E si evitasse, per favore, la stucchevole campagna del voto utile, incentrata sul "che se no poi vince Berlusconi". Berlusconi non può vincerle 'ste elezioni, stop. Il punto fondamentale è, diversamente, che il centrosinistra deve riuscire a vincerle da solo, PD e SEL, senza essere costretto, dopo il voto, a dovere ricercare al Senato l'appoggio di Monti e del centro. Questa è l'unica, vera, fondamentale sfida di queste elezioni.
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