4 settembre 2008

Pars costruens

Per una volta, una nota costruttiva e positiva sulla dirigenza del Partito Democratico?

Alla Festa di Terni, il Pd locale ha finalmente avuto il buon senso di inserire come ospiti gli Altoforno (sabato 6 settembre alle 21.30 alla Passeggiata).

[ma ci ritornerò sul tema feste, ah se ci ritorno...]

3 settembre 2008

Tutti al cinematografo; ep. 13

Dopo l'angolo della poesia e dopo diversi mesi, torna questa importante rubrica, mai abbastanza apprezzata.
Nell'ultimo episodio, s'era analizzato quel capolavoro del cinema americano contemporaneo di "Snakes on a plane", riuscendo a trovarne le più autentiche radici marxiane, che ne fanno una gemma della cinematografia politica e di denuncia sociale.
Siamo andati a ritroso di qualche anno, fino a ritrovare il film che forse è il capostispite di questa Nouvelle Vague sinistroide americana: "Evolution".
In questo appassionante film di fantascienza, un meteorite con primitive forme di vita aliene precipita nella ridente Page, Arizona settentrionale. In seguito al calore successivo all'impatto, nel giro di pochi giorni pochi organismi unicellulari alieni ripercorrono miliardi di anni di evoluzione, con gravi rischi per la sopravvivenza stessa del genere umano. Mentre lo sconsiderato intervento delle autorità militari sta per far precipitare la situazione, l'intervento di un brillante team di coraggiosi scienziati salva la baracca, trovando l'arma che eliminerà le forme di vita aliene dalla Terra nel massiccio utilizzo di shampoo antiforfora al selenio.
E' palese in tutto il film la denuncia dell'immane impatto che lo "sviluppo" capitalista sta avendo sul fragile ecosistema terrestre. Così come l'atto d'accusa contro il militarismo ottuso che permea la società americana (- E come pensate di distruggerli? - Col napalm. Tanto, tanto napalm.), e della diffusione e del facile reperimento delle armi da fuoco (i protagonisti al centro commerciale, che si impadroniscono come ridere di fucili a pompa da caccia al dinosauro). Altro che Michael Moore.
A trovare qualche difetto, il regista Ivan Reitman (produttore di Animal House e regista di Ghostbusters, mica noccioline) pecca forse di un eccessivo positivismo che fa tanto socialismo di fine '800, alla Zola insomma, con tutta la fiducia nelle sorti progressive della scienza. E si nota la sua formazione americana, nel laburismo che permea il finale: da interpretare nella -ingenua!- fiducia delle capacità di auto-rigenerazione e di miglioramento insite nel sistema capitalistico, nel Mercato che trova in sé (lo shampoo, prodotto simbolo della società dei consumi) le forze per uno sviluppo giusto ed equo per tutti. Insomma, manca la maturità politica di alcuni film successivi, ma rimane una pietra miliare della cinematografia impegnata di inizio millennio (mentre Moretti in Italia girava La stanza del figlio).

2 settembre 2008

L'angolo della poesia

Qui ci signori ci si dà alla poesia latina.
E' da un po' che girava per la testa un epigramma di Marziale, per la precisione il 79esimo dell'ottavo libro. Il soggetto è quella sciacquetta di Fabulla, o anche Flabella, come me ne ricordavo il nome.

Omnes aut vetulas habes amicas
Aut turpes vetulisque foediores.
Has ducis comites trahisque tecum
Per convivia, porticus, theatra.
Sic formosa, Fabulla, sic puella es.


"L'amiche tue so' tutte vecchie, oppure budellacci peggio delle vecchie. E so' queste che te porti dietro con te come compagne ai banchetti, per i portici, a teatro. Per questo, Flabella, si' bella (e giovane, nella traduzione originale ndr)."

1 settembre 2008

Terni avanguardista - bis

Già lo si affermava l'anno scorso.
E se qualcuno non se ne fosse ancora convinto, a Terni siamo così all'avanguardia (de che??) che sostituimo li negozi di frutta com un iStore. E scì, un negozio specializzato della Apple (e si apprezzi come hanno mantenuto però il target ortofrutticolo)...
E comunque, anche se uno non è in grado di apprezzare tali raffinatezze, resta che il fatto che tra tanto birrocchiume comunque a Terni di picchia in giro ce n'è sempre stata e continua a essere in abbondanza e di qualità. Tiè.

31 agosto 2008

Prima di campionato

Al termine della prima giornata di campionato della Prima Divisione Girone B della Lega Pro (???), la Ternana ha vinto per 2 a 1 sulla Real Marcianise.
E secondo il Televideo Rai, sarebbe addirittura prima in classifica. Wow.
Sperando che possa essere di buon auspicio, salviamo un po' quest'immagine...

Forza Fere!


[ah un altra cosa. capisco che la divisione della serie C della Lega Calcio sia stata determinata da quattrini. o meglio dalla loro assenza. ma non mi pare che ciò giustifichi l'assoluto ignorare delle categorie minori da parte dei mezzi di informazione, gazzetta.it in primis]

Eritema

Di sicuro sarà anche il periodo di forte sintonia con etica ed estetica redneck. Però essere redneck pure di fatto riuscendo per l'ennesima volta a scottarsi il collo (al Gran Sasso e perdipiù a fine agosto) mi sa un po' eccessivo.

28 agosto 2008

Obamismo

Va da sé che qui si appoggia senza esitazioni Barack Obama come futuro presidente degli Stati Uniti, che non c'ho proprio voglia di ripassare una notte come questa. E lo si preferiva fin dalle Primarie, che grande fan del marito, ma Hillary Clinton fosse solo per un discorso di ricambio familiare non convinceva.
Un unico dubbio: il fatto che Obama sia così popolare qui tra noi Europei forse potrebbe essere un segno che non sarà il candidato scelto per gli Americani....
Famo tutti gli scongiuri per favore.

Non è per cattiveria

Ma come si può avere stima e fiducia della classe imprenditoriale industriale italiana, che dopo anni di silenzio, esce fuori al completo solo per spartirsi le spoglie di ciò che rimarrà dell'Alitalia dopo il "piano di risanamento" in via di approvazione in questi giorni?
Ci sono tutti, i Benetton, i Colaninno (di pretese idee progressiste...), Marcegaglia (attuale presidente di Confindustria), Tronchetti Provera e la Pirelli, Riva, Intesa-Sanpaolo (Agnelli alla lontana), Ligresti, Caltagirone tra gli altri.
Tutti pronti, dopo aver scaricato per l'ennesima volta le passività e i costi allo Stato, a spartirsi senza rischi e per poco i resti di un'Alitalia con 7mila dipendenti in meno, una flotta e rotte estremamente ridotte, senza più alcun hub. E dopo averci fatto l'utile, magari rivendere il tutto in Germania fra un paio d'anni.

E così sulle spalle dei lavoratori e dello Stato si scaricherà il peso di anni di politiche sbagliate, di ignavia imprenditoriale, e soprattutto la disgraziata e strumentale lotta fatta da Berlusconi contro l'accordo con Air France.

Al compagno Pietro Farini

[Che sarebbe uno dei primi dirigenti socialisti e comunisti umbri.
Questo è il testo della lapide, a lui dedicata, posta nell'atrio del vecchio palazzo comunale e attuale biblioteca comunale di Terni.
Un piccolo capolavoro del sovietismo anni '50, e la speranza di un mondo migliore a portata di mano.]


PIETRO FARINI

EBBE


DALLA NATIA ROMAGNA


L'AUDACIA E LA FORZA DEL COMBATTENTE STRENUO


L'AMORE PER LA LIBERTA' E LA GIUSTIZIA


LA CERTEZZA DI REDENZIONE DI TUTTI GLI SFRUTTATI


PERSEGUITATO


COSTRETTO ALL'ESILIO DAI NEMICI DELLA CLASSE OPERAIA


SOFFRI' PER IL FORZATO DISTACCO DAI LAVORATORI TERNANI


CHE TANTO AMAVA



I LIBERI POPOLI DELL'U.R.S.S.


CHE LO ACCOLSERO ESULE


SEPPERO LENIRE LE SUE SOFFERENZE


CIRCONDANDOLO DI IMMENSO AFFETTO


E DI


AMOREVOLI CURE


QUIVI


SERENAMENTE SI SPENSE


SALUTANDO PER L'ULTIMA VOLTA


IL SOCIALISMO VITTORIOSO


I LAVORATORI DI TERNI


CHE LO EBBERO COMPAGNO E CAPO AMATISSIMO


CHE LO ELESSERO LORO RAPPRESENTANTE


AL PARLAMENTO E AI CONSIGLI COMUNALE E PROVINCIALE


POSERO


A RICORDO PERENNE DI UNA VITA SPESA INTERAMENTE


PER IL TRIONFO DELLE COMUNI ASPIRAZIONI



RUSSI DI ROMAGNA 1861 - MOSCA 1939

26 agosto 2008

Per Concita De Gregorio

Alla guida de l'Unità, giornale fondato ad Antonio Gramsci, è ieri arrivata Concita De Gregorio.
Sebbene il cambio di direzione non sia stato del tutto chiaro e comprensibile, si ha molta fiducia in lei, alla guida del più importante giornale della sinistra italiana, in un momento appunto in cui di sinistra c'è ben poco nel Paese.
Se c'è un augurio che si può fare, è che l'Unità possa continuare a essere e accentui il ruolo di punto di confronto e di elaborazione di tutto il pensiero progressista italiano.

Detto ciò, riporto un paragrafo che ho apprezzato particolarmente del primo editoriale del nuovo direttore.

"Non è irrimediabile, però. È venuto il momento di restituire ciò che ci è stato dato. Prima di tutto la mia generazione, che è stata l’ultima di un tempo che aveva un futuro e la prima di quello che non ne ha più.
Torniamo a casa, torniamo a scuola, torniamo in battaglia: coltivare i pomodori dietro casa non è una buona idea, metterci la musica in cuffia è un esilio in patria. Lamentarsi che “tanto, ormai” è un inganno e un rifugio, una resa che pagheranno i bambini di dieci anni, regalargli per Natale la
playstation non è l’alternativa a una speranza.
“Istruitevi perché abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza”, diceva l’uomo che ha fondato questo giornale. Leggete, pensate, imparate, capite e la vita sarà vostra. Nelle vostre mani il destino. 

Sarete voi la giustizia. Ricominciamo da qui. Prendiamo in mano il testimone dei padri e portiamolo, navigando nella complessità di questo tempo, nelle mani dei figli. Nulla avrà senso se non potremo dirci di averci provato."

Saremo noi la Giustizia.

In morte di Antonio Gava

La morte di un potente e discusso vecchio notabile democristiano francamente non è una cosa che mi tange più tanto.
Degno di nota casomai è il celebrante delle esequie fiunebri, nientepopodimeno della nostra gloria locale, il vescovo di Terni Vincenzo Paglia (che, a spezzargli una lancia, negli ultimi anni tra una telefonata a Cuba, la comunità di Sant'Egidio, Andreotti Prodi commissioni vaticane interviste e prefazioni, sta trovando anche abbastanza spesso il tempo per cresimare).

Caucasica

Buonasera a tutti voi.

Non me la sento di entrare precisamente nel merito della guerra in corso tra la Russia e la Georgia, che ancora non ho avuto modo di riguardarmi bene la faccenda dall'inizio.
Giusto un'osservazione: il voler pretendere, da parte dei paesi occidentali, Usa in testa, che la Russia non riconosca l'indipendenza dei territori secessionisti di Abkhazia e Ossezia, in nome del diritto internazionale e del principio di integrità territoriale, è piuttosto bizzarro, essendo quegli stessi Stati che per primi a febbraio hanno contribuito a superare tale principio avallando la secessione del Kosovo dalla Serbia.
Con quale faccia si può pretendere che i territori secessionisti della Georgia, e tanti altri nel mondo, non seguano la strada che siamo stati noi i primi a indicare?
L'Occidente è stato e rimane zitto per la guerra russa in Cecenia; ha avallato la violazione del diritto internazionale in Kosovo; è ipocrita che adesso sconfessi i suoi comportamenti solo se si tratta della Georgia, il più importante stato filoamericano nella zona.

28 luglio 2008

Napolitano

Va da sé, visti i pesanti attacchi che hanno avuto a oggetto il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, che nei suoi confronti si nutre la massima fiducia e stima.
In tutta una serie di difficili passaggi che ha dovuto affrontare nell'ultimo anno, in particolare la crisi del governo Prodi e le tensioni derivate dagli ultimi provvedimenti del governo Berlusconi, è sempre riuscito a svolgere il suo ruolo in maniera egregia, preciso e puntuale.
Sicuramente certi provvedimenti si potrebbe gradire venissero bloccati direttamente da lui, bloccandone la promulgazione, e Napolitano stesso, avesse la possibilità di esercitare piena discrezionalità politica, lo farebbe. Ma non tocca dimenticare anzitutto i principi costituzionali, per cui il Presidente della Repubblica, lungi dal potersi sostituire all'attività del Governo e delle Camere, può rifiutarsi di promulgare un provvedimento solo in caso di palese incostituzionalità. Che poi, il vizio di costituzionalità potrà comunque essere sollevato da qualunque magistrato. E non tocca dimenticare la situazione politica in cui si trova Napolitano, primo presidente della repubblica di storia politica comunista, e quindi a maggior ragione tenuto alla tutela delle forze politiche a lui opposte, e il suo trovarsi ancora agli inizi del mandato, senza la forza politica e il prestigio generalizzato che potrebbero permettergli uno scontro più duro contro certe posizioni del governo Berlusconi. Non si può pretendere che un presidente della repubblica entri fin dall'inizio in guerra aperta per cinque anni contro il governo.
E' per questo che bisogna prendere le distanze dagli attacchi, ingiustificati e spesso volgari, ascoltati nell'ultimo mese, ed è doveroso per ogni progressista e sincero democratico appoggiare pienamente l'operato di Napolitano, che è e probabilmente sarà l'unica figura di garanzia nei cinque lunghi anni che si preparano.

Detto questo amici cari, saluti a tutti, e a sentirsi presto.

27 luglio 2008

Stati di emergenza

Oltre che strumento nel caso attuale, l'immigrazione, estremamente opinabile e probabilmente dannoso, ai fautori dello stato di emergenza sfugge un principio basilare della legalità e della democrazia repubblicana, in virtù del quale è da rifuggire il più possibile l'utilizzo di legislazioni eccezionali e speciali, in particolare per la gestione di questioni di ordine pubblico. Che da sempre sono il preludio degli autoritarismi, e di cui possiamo benissimo fare a meno.

Rifondazione Comunista, e adesso?

Qui si appoggiava la mozione Vendola, lo si è detto. Invece il congresso di Rifondazione Comunista, grazie al coalizzarsi delle varie mozioni di minoranza, ha visto alla fine la vittoria della mozione facente capo a Ferrero. In sintesi, no a costituenti a sinistra, no a qualsiasi dialogo col Partito Democratico, abiura dell'esperienza dell'Unione e della partecipazione al governo Prodi. In pratica, una rifondazione di Rifondazione, in chiave ontologicamente minoritaristica e contraria a qualsiasi compromesso.
Ok, il dibattito lo vedo da esterno. Ma francamente (al di là delle analisi politiche del documento approvato, che in buona parte reputo largamente sbagliate) non riesco assolutamente a capire quali possano essere, adesso le prospettive politiche del Prc. Se tutto va bene, possono ambire massimo al tornare a un 6, 7 % dei voti. Magari a livello locale nelle trattative  per le amministrazioni avranno maggiore "forza contrattuale". E poi?
Non è questo che serviva alla sinistra italiana, in questo contesto attuale di mancanza di rappresentanza e rappresentatività. Occorre lavorare alla creazione di un soggetto con le idee, i numeri e le persone per poter tornare a contare. Un soggetto unitario e plurale, senza aggettivazioni che ormai significano ben poco. Non si può pensare dopo 20 anni di far rientrare i buoi nella stalla del Partito Comunista, come pensa qualcuno. Ormai quella stalla non esiste più.
Per creare un tale forza, Rifondazione sarebbe stata molto utile. E invece ha prevalso una scelta di egoismo, e la strada per una grande sinistra in Italia è ancora più complicata.

[ah. al di là poi della strana cosa che il capofila di certe proposte opposizionistiche sia proprio quel Ferrero Paolo, unico ministro di Rifondazione Comunista nel governo Prodi, chissà se dopo aver fatto i casini che sappiamo sul protocollo del welfare dello scorso anno, qualche anima candida dura e pura si è resa conto a cosa hanno aperto la strada, con una finanziaria che si sta riempiendo di una miriade di emendamenti pesantemente lesivi dei diritti dei lavoratori, ultimo ieri quello che va a sanare a favore dei datori di lavoro i conflitti per irregolarità nell'utilizzo di contratti a tempo determinato...]

26 luglio 2008

Il cammello e il dromedario

La nota canzone "Il cammello e il dromedario", a meno che non sia un improbabile inno antitabagista (dando un colpo a cerchio e uno alla botte contro la Camel, che abbina il nome cammello all'immagine del dromedario), è rea di inutile se non dannoso pauperismo rassegnatario nel solco del "poveri ma belli". Insomma, conservatorismo compassionevole reaganiano.
[oltre a diffamare il dromedario, che francamente mi sa un passo avanti rispetto al cammello]

 Il cammello e il dromedario

In un deserto un giorno s'incontrarono,
senza volerlo per caso si guardarono,
un dromedario ricco, ed un cammello povero.
Si salutarono, si oltrepassarono,
poi si fermarono, ci ripensarono,
e ritornarono, si riguardarono, e il dromedario disse così:
Bè, perchè, tu ci hai due gobbe ed io ne ho solo una perchè?
Mi guardi imbambolato dalla duna perchè,
continui a masticare e non rispondi, dammena una,
se me la vendi una fortuna ti darò!
Ed il cammello essendo bisognevole,
per un momento si dimostrò arrendevole,
poi si guardò le gobbe, con occhio lacrimevole.
E allor ci ripensò, e se le riguardò,
la testa dondolò, e poi la sollevò, lo sguardo corrucciò,
e il petto si gonfiò, e al dromedario disse così:
Sai che c'è, io resto con due gobbe e tu con una perchè,
non me ne importa della tua fortuna perchè,
son povero ma bello e nerboruto,
e dalla duna io ti saluto e con due gobbe me ne vò!
La, la, la... Così si riconferma che il cammello è bigobbuto,
e il dromedario monogobba resterà!




Trilogia del Popolo 3 - Ricettatori

Oltre all'aumento dei prezzi degli alimentari, che nell'ultimo anno si è davvero fatto sentire, a partire dal latte e il pane a dicembre, c'è da denunciare anche il ritiro (a opera indubbiamente di qualche pescecane) dei seguenti prodotti di personale largo consumo dalla distribuzione.

- birra tipo "weiss", buona economica e lievitosa, all'Hurrà
- biscotti tipo "abbracci", in confezione da 700 g, all'Hurrà
- birra tipo "pils" Waidbauer, proprio quando uno s'era fatto il gusto al sapore deciso del luppolo, perfetta per una birretta alle 11.30 di una mattinata invernale, al Todis
- pecorino rosso, bello saporito e ottimo per una ministagionatura in panno nel frigo, al Todis
- bottiglietta di succo di limone concentrato da 250 ml, indispensabile per la preparazione del sidro, al Todis

Trilogia del Popolo 2 - Bestiacce calamitose

Il Popolo naturalmente aborrisce le bestiacce moleste.
Nella categoria "animali nemici del popolo" posto di rilievo è assegnato alla perfida Cicala. Animale notoriamente ozioso e anticostituzionale, è capace se è caldo di rompere le scatole dalle 5.30 di mattina alle 21.15 di sera.
Crecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecrecre.
Tale bestia (che non assomiglia neanche di sembiante ai simpatici grilli) è una grossa bestiaccia volante, ma piuttosto impedita anche in quest'arte.
Raggiunge la forma adulta di notte, abbandonando assieme all'ultimo stadio larvale un tenace esoscheletro ben tenace.
Fanno casino agitando il largo addome.
Suoi nemici naturali sono i beneamati passeri. Purtroppo, come insegnava un vecchio compagno, a sfrondare troppo gli alberi i passeri non nidificano, e le cicale proliferano vieppiù. Come è accaduto quest'anno.
A riprova della malvagità insita nella cicala, settimana scorsa una momenti mi ciecava, mentre passeggiavo ignaro di tutto.
Si propone l'addestramento di scoiattoli insettivori (naturalmente tramite ingegneria genetica), da liberare nelle pinete per ripulirle dal flagello.
Qualcuno potrebbe suggerire di adottare per ogni persona dei passeri, o meglio delle passere, ma tale provocazione da carrettiere nonché triviale non deve essere raccolta. Dignitosa indifferenza verso la passera compagni.

Chi crede che la descrizione sia tendenziosa, legga la voce su Wikipedia, e dica un po' se non fanno davvero schifo.
Foto di una cicala adulta, e dell'esoscheletro larvale.


Trilogia del Popolo 1 - Profittatori del Popolo

Tutti saprete la tragica storia di illeciti commerciali vari che hanno fatto cessare -si spera ancora in via temporanea- la produzione dell'amato liquore e raffinato elisir ternano "Viparo", vanto della farmacia Morganti.
E per chi non lo sapesse, il Viparo è un amaro dalla possente gradazione (21%...), tipico appunto della città di Terni. Viparo perché naturalmente tra gli ingredienti segreti c'è il veleno della vipera. Oppure perché a berne un goccio te senti tutta la forza de 'na vipera in corpo.
Non divaghiamo.
Tale amaro, smerciato prima della chiusura a sei-sette euro la bottiglia, non è attualmente in commercio.
E le poche bottiglie rimaste di scorta, vengono oggi rivendute da perfidi droghieri ricettatori e profittatori del Popolo (di cui va da sé sono nemici) a ben 11.50 € l'una.
Beh lo sdegno di fronte a tale notizia credo sarà unanime.

25 luglio 2008

Su nel Paradiso lascialo andare, per le Tue montagne... 2008

Proprio un anno fa, si scriveva per commemorare la scomparsa di Stefano Zavka, l'alpinista ternano morto sul K2 nel luglio del 2008.
Oggi, nonostante la triste morte di Karl Unterkircher, speravo di poter scrivere una pagina differente, con il salvataggio dopo giorni di bivacco sulle pareti del Nanga Parbat dei suoi due compagni, Walter Nones e Simon Kehrer.
La gioia rimane, ma è funestata dalla tragica notizia dei quattro morti, un padre e tre figli, unica superstite la madre, che arriva dal Mont Dolent, in Val d'Aosta.
A Unterkircher, alla famiglia Germs, a tutti coloro che la Montagna chiama a sé ogni anno questo pensiero.


Signore delle cime

Dio del cielo, Signore delle cime,
un nostro amico hai chiesto alla montagna.
Ma ti preghiamo, ma ti preghiamo
su nel paradiso, su nel paradiso
lascialo andare, per le Tue montagne.

Santa Maria, Signora della neve
copri col bianco soffice mantello
il nostro amico il nostro fratello
Su nel paradiso, su nel paradiso,
lascialo andare, per le Tue montagne.