30 aprile 2008

Calibro istituzionale

Sicuramente, e a maggior ragione con le attuali maggioranze parlamentari, l'idea della necessità istituzionale di affidare la guida di una delle Camere all'opposizione è peregrina.

Però certo Renato Schifani come presidente del Senato, seconda carica della Repubblica, è forse un po' eccessivo. Quando si dice il calibro istituzionale di un personaggio insomma.

29 aprile 2008

Pane e cicoria!

E' brutto forse dirlo, ma sul piano personale non si piange affatto sulla sconfitta di Rutelli, anzi, un pochetto ci si gode anche.
E probabilmente questo aspetto è stato tra i più determinanti per la grave sconfitta del centrosinistra a Roma, il ricandidare un uomo -Rutelli- già stato sindaco; sicuramente buon sindaco, ma che nel corso di questi ultimi anni è diventato uno dei personaggi più invisi all'elettorato di sinistra. Insomma, in un ballottaggio che richiedeva una buona capacità di mobilitazione, per un risultato al primo turno già in bilico e per un'astensione "festiva" molto pronunciata, Rutelli non era certo il candidato ideale.
Altri fattori hanno poi giocato, specie il radicalizzarsi dello scontro su una questione sicurezza pompata ad arte, che ha fatto passare in secondo piano un giudizio più di merito sulle buone prove di governo democratico della città negli ultimi 15 anni, e la congiuntura sfavorevole dopo l'esito del voto politico.
Peccato, che alla fine una sconfitta poteva anche starci benissimo, ma 7 punti di scarto e 100mila voti persi per strada in due settimane sono sicuramente una mazzata eccessiva e immeritata.
E adesso, con la Capitale saldamente in mano alle destre, veramente qualcuno potrà darsi a pane e cicoria. E sai che bel clima che potrebbe esserci a San Giovanni dopodomani.

28 aprile 2008

Sempre ottimista

Stamattina si diceva che comunque andasse a finire a Roma si era abbastanza ottimisti.
E certo, il risultato a Roma è assolutamente disastroso e grave e ci si ritorna domani, però quantomeno oggi non la si vede troppo nera (sarà anche che la simpatia per Rutelli è quella che è...) e nel bilancio della giornata il bicchiere è quasi mezzo pieno, apprezzandosi molto il colpo di culo del centrosinistra a Vicenza, che complice probabilmente un enorme calo dell'affluenza, per 500 voti è riuscito a conquistare un comune quantomeno difficile. E se il nuovo sindaco manterrà la promessa di bloccare l'espansione della base americana, il bicchiere si riempirà ulteriormente.

Malattia (de perniciositate politicae)

Già di per mio nel fare turismo avrei una certa abitudine alla sistematicità a detta di qualcuno anche eccessiva.
La cosa preoccupante è che, da un po' di tempo a questa parte, oltre alle classiche chiese piazze e palazzi, specie nelle zone a consolidata presenza progressista, non può mancare il pellegrinaggio presso targhe di fucilati, case del popolo, sezioni storiche, circoli Arci e via dicendo.
Tipo, in 2 ore di sosta a Firenze, oltre a Palazzo Pitti Palazzo Strozzi Palazzo Vecchio Santa Maria Novella Santa Croce Santa Maria del Fiore e Battistero Spedale degli Innocenti Ponte Vecchio Tombe Medicee Palazzo Medici-Riccardi, si è apprezzata anche molto la visita del pratoliniano quartiere di San Frediano, della casa dove venne ammazzato Spartaco Lavagnini, della Federazione in Via Cavour o della Casa del Popolo presso Porta Romana.
Per altri versi, altre manifestazioni anche più gravi di tale malattia sono quando della politica si comincia ad appassionarsi in modo morboso alla questione "organizzazione".

Già che si sono, ne approfitto per ringraziare la gentile e sempre piacente ospite della trasferta cispadana.

Ottimismo

Se Rutelli riesce a vincere il ballottaggio a Roma, quantomeno non sarà toccato all'Umbria eleggerlo al Senato, dove è capolista delle liste Pd; se perde a Roma, almeno non toccherà all'Umbria dover eleggere il quinto in lista al Senato, il rutelliano Francesco Ferrante dalle unanimamente non riconosciute qualità politiche.
A dirla tutta, il senso dell'intervento potrebbe essere ribaltato, a cominciare dal titolo, della serie che comunque vada eleggi male.
E a tal punto comunque resta preferibile eleggere un Ferrante qualsiasi in Umbria, piuttosto che un ben noto Alemanno a Roma.

24 aprile 2008

Na juriš, o-hej partizan, pred tabo svobode je dan, innanzi a te è ilgiorno della libertà!

Con un giorno d'anticipo, un pensiero per la festa del 25 Aprile, anniversario della Liberazione d'Italia dal Nazifascismo, e giorno della rinascita della democrazia e della nostra libertà.

Quest'anno un pensiero particolare al compagno Arrigo Boldrini, comandante Bulow, e ai partigiani della Resistenza Jugoslava, in nome dell'internazionalismo democratico contro la dittatura.

Ripartiamo da qui, ora e sempre Resistenza.

Fedele alla Linea che non c'è

Martedì, nel corso del direttivo del circolo di Monteluce-Sant'Erminio del Pd, ho formalizzato la decisione di sospendermi da ogni funzione direttiva. Decisione oggettivamente inevitabile, per eccessivo contrasto con l'attuale linea politica del Partito Democratico, dicesi anche con la linea politica di Walter Veltroni. Di cui non si condivide l'impostazione presidenzialista data al partito, l'idea portante di negazione del conflitto (e quindi del cambiamento) e scelte strategiche quali la rottura dell'alleanza larga del centrosinistra.
In più ci si metta di base la mia contrarietà all'idea stessa del Partito Democratico, e ci si rende conto che la scelta era oggettivamente inevitabile.
Ma estremamente sofferta per la difficoltà di rompere, almeno in parte, una serie di rapporti consolidati in questi due anni di militanza.
Qual è la mia di Linea? La necessità di un grande partito di sinistra in Italia, di massa, popolare, non ideologico. Attualmente queste condizioni non si vedono.
Riprendendo l'analisi della settimana scorsa, e vedendo l'evoluzione della situazione, il Partito Democratico, che pure avrebbe i mezzi e probabilmente anche gli uomini per fare quanto sopra, continua imperterrito per la sua strada, anzi, aggiungendoci governi ombra e proposte di intesa con l'Udc. In Rifondazione, nella quale qualche segnale positivo s'era visto in questi mesi, è riprevalsa una linea di conservazione dello stato attuale, ossia una scelta di "vocazione minoritaria". Il Pdci che crede di poter tornare a parlare e a rappresentare le "masse"  (da 2%...) semplicemente con l'esposizione di falce e martello e un lessico anni '50. Sinistra Democratica e Verdi non pervenuti.
Fedele alla Linea anche quando non c'è.

23 aprile 2008

Sulla homepage de l'Unità!

Dopo le lettere, adesso vengo riprodotto in foto sulla homepage de l'Unità!
Sono il ragazzo sulla destra, fazzoletto al collo e bandiera diessina in mano, Roma 25 aprile 2005...
Uh che gusto.
[per la cronaca, qui altre foto della giornata]

22 aprile 2008

Proposte di viaggio

Con riguardo alle frequenti proposte di espatrio che in questi giorni vengono avanzate a seguito del risultato elettorale, la Spagna è il nome che ricorre piu' spesso.

Qui si ripropone la vecchia idea della Svezia, terra di picchia, welfare state, socialdemocrazia e neve, e anzi, viva l'ottimismo, si rilancia con il Nepal, dai maoisti vittoriosi, e new entry il Paraguay, che un presidente ex vescovo liberazionista dopo 60 anni di destre e dittature è di gran classe.

Senza contare quanto poi sarebbe piu' esotico, e soprattutto con maggior potere d'acquisto, un esilio in Asia o in Latinoamerica.

20 aprile 2008

Due pesi e due misure

Viva l'accanimento terapeutico, se malauguratamente Napolitano je pijasse 'che cosa nei prossimi 5 anni, ovverosia prima della scadenza simultanea del suo mandato presidenziale e della legislatura corrente.
Giorgio Napolitano non deve manco sognare di potersi permettere di morire anticipatamente, checché ne pensi la Natura.
nicola_ds contro la dignità umana e le proprie convinzioni personali, pur di evitarsi un Berlusconi al Quirinale!
E adesso facciamo tutti assieme un bel gesto apotropaico di scongiuro.

L'uomo dei record

Nei primi quattro mesi di quest'anno, tra l'altro o invernali o piovosi, sono già alla mia seconda scottatura da sole.

19 aprile 2008

Sindacare de sindacato

Tra gli svariati strascichi sgradevoli di queste ultime elezioni, il doversi sorbettare la Lega Nord (anche la "Dc per le autonomie", a dirla tutta) in versione operaista che difende il sindacato dagli stupidi attacchi di Montezemolo.

Vetrina

Stamane la scoperta di "Terni" come voce in vetrina del giorno su Wikipedia!

Aerolinee

Berlusconi cerca di riaprire la questione Alitalia, provando a sostenere con Putin un'eventuale opzione Aeroflot.
Vabbe', sempre pensato e si resta dell'idea che mettersi a fare campagna elettorale e rimandare le scelte per l'Alitalia sia solo il modo per portarla sempre più velocemente al fallimento.
Però per quanto improbabile tocca dire che avere sugli aerei nostrani il logo falcemartelloso dell'Aeroflot e andare in giro con vecchi Antonov e Tupolev darebbe gusto assai.

17 aprile 2008

Carenze

A Voyager in pratica tra templari ciupicabri nazisti e alieni manca solo un po' di picchia.

16 aprile 2008

Analisi e autocritica

I dati
Il Partito Democratico è andato molto sotto le attese. Attese che per qualcuno arrivavano persino alla vittoria, e per molti erano di una sconfitta onorevole alla Camera, e il "sabotaggio" del Senato con almeno un quasi pareggio. Invece col 33,2% dei voti vuol dire che si è rimasti piantati al 2006, facendo il pieno come al solito solo nelle regioni rosse in cui si può contare su quella che era la presenza organizzativa diffusa dei Democratici di Sinistra; tutti i sacrifici e i bocconi amari ingoiati invece per cercare voti nell'elettorato moderato (Calearo per fare un nome a caso) sono stati invece piuttosto inutili, o comunque hanno determinato avanzamenti minimi vanificati da uscite verso Italia dei Valori o peggio a destra.
Sinistra Arcobaleno. Veramente un disastro incredibile. Specie nelle regioni come l'Umbria, dove sono arrivati a perdere il 75% dei voti. Sicuramente in parte è una perdita virtuale, però questa virtualità porta a escludere dalla rappresentanza politica forze che avrebbero qualcosa da dire. Dove sono andati i voti? In parte astensionismo, in parte a ingrassare lievemente il Partito Democratico o, per gli irriducibili antiveltroniani, l'Italia dei Valori. Molti sono stati gli errori della dirigenza della SA, a partire dalla candidatura stessa di Bertinotti, non certo il leader più adeguato per questa campagna. Si è pagato poi il non essere riusciti a presentare un vero progetto politico, come per contro tocca rendere atto a Veltroni, ma solo un cartello elettorale a scopo di sopravvivenza. E l'aver impostato la campagna in maniera troppo conflittuale anziché competitiva, specie verso il Pd. Questi i fattori che hanno impedito di guadagnare nuovi voti. E anzi a perderne, specie combinati con il miraggio del voto "utile", alimentato (ad arte o con convinzione, questo è da vedere) dal Partito Democratico, per cui larga parte dell'elettorato della SA ha scelto di votare comunque l'alleanza Pd-Idv nella speranza malriposta di riuscire a competere per il raggiungimento del premio di maggioranza ed evitarsi, se tanto toccava stare all'opposizione, a doverla fare a un gioverno Berlusconi.
[per chi ha un po' di tempo da perdere, vada a vedere un po' di dati sul tracollo dei partiti della SA in Umbria, che c'è roba ai limiti dell'incredibile]
Italia dei Valori. Nel centrosinistra, l'unico partito con un vero risultato positivo, alimentato da una quota di voti antiveltroniani provenienti dalla Sinistra, e soprattutto dal clima "antipolitico" dell'ultimo anno, che hanno fatto guadagnare un credito politico assolutamente immeritato per un partito personale vagamente conservatore senza una vera progettualità politica, che in un paese normale (ossia senza Berlusconi) starebbe senza dubbio saldamente a destra.
Udc. Oggettivamente ha retto bene una situazione sicuramente difficile, riuscendo a resistere alle sirene del voto utile grazie forse anche a una quota di elettorato ex Margherita. Certo eh, se toccava superare lo sbarramento regionale al Senato solo per fare eleggere Cuffaro, potevamo anche tutti risparmiarcelo.
Maggioranza. Tutto nelle aspettative nel complesso, tranne il raddoppio della Lega Nord. Non so e non voglio indagare sulle ragioni di un tale successo, in proporzione anche in regioni come l'Umbria. Però so solo che è veramente preoccupante.
Ho evitato i Socialisti per pietas.

Prospettive
Per la Sinistra italiana sono nere. E' il punto peggiore raggiunto nella storia repubblicana. Si tratta di ricostruire da capo una cultura di sinistra in Italia, ricercare l'egemonia, tornare a rappresentare i ceti popolari, ricostruire soggetti politici di massa. Se vogliono farlo i partiti della Sinistra Arcobaleno, devono cambiare radicalmente, che sono tutto tranne che di massa, e troppo spesso scadono nel massimalismo senza dare rappresentanza degli interessi di cui si ritengono portatori. Il Partito Democratico allo stesso modo è a un bivio, e deve ridiscutere molte delle scelte fatte fin ora dal gruppo dirigente veltroniano, a meno che non voglia essere un partito tendenzialmente moderato sostenuto dal voto dell'elettorato post comunista.

Insomma il lavoro da fare è tanto e di portata storica, le premesse scarseggiano e i leader anche.
Parafrasando Mao, tutto va bene.

15 aprile 2008

Il disastro

Un primo commento? Solo nel 1948 forse si andò peggio; solo che allora forse fu anche un bene che andarono così, e almeno si aveva la speranza concreta in un mondo diverso, migliore. Oggi neanche più quello.

13 aprile 2008

A sette ore dall'inizio del voto

Giunti ormai all'ora triste dell'apertura dei seggi elettorali per le elezioni politiche 2008, considerazioni sulla campagna elettorale conclusasi venerdì sera a mezzanotte.
E' stata atipica rispetto alle altre vissute fino ad ora. Rispetto al 2001 e al 2006, molto più breve. Causa elezioni anticipate, si è svolta in due mesi scarsi, mentre le altre volte di fatto era partita ancora in autunno. Estremamente polarizzata poi su Partito Democratico e Popolo della Libertà, con gli altri soggetti politici oggettivamente penalizzati ed emarginati, con una tendenza (perniciosa) all'instaurazione di un bipartitismo coatto.
E' stata una campagna anomala però soprattutto per i temi trattati, anzi, non trattati. Gli unici argomenti di dibattito sono stati prima il discorso sulla "utilità" del voto, quindi l'Alitalia, oggetto di indebite speculazioni elettoralistiche, infine la presunta incapacità dell'elettore medio italiano di capire che tocca mettere la croce su un solo simbolo... Solo negli ultimi 10 giorni si è alzato un po' il clima, con qualche sparata nel complesso trascurabile. I partiti maggiori stavolta neanche si sono presi la briga di riportare promesse, più o meno fasulle, sui manifesti elettorali.
Veltroni è oggettivamente riuscito a condurre una buona campagna, ha ottenuto visibilità, è riuscito a dettare l'"agenda". Ma impostandola in fondo tutta sull'adesione ideologica al progetto del Partito Democratico, più che su programmi più o meno caratterizzanti.
La campagna di Berlusconi è stata incredibilmente sottotono, o per la sicurezza data dai sondaggi, o per una stanchezza dell'uomo.
Personalmente, l'ho trovata una campagna triste.
E fastidiosa per l'uso massiccio dei banner su internet da parte dei vari schieramenti.
Prospettive: dalle parti del Pd di ottimismo se ne è visto tanto, reale, e a tutti i livelli. E' anche vero che qualunque sia l'esito finale alla Camera, quasi ogni risultato sarà comunque spendibile positivamente se considerate le condizioni di inizio febbraio. Oggettivamente una vittoria alla Camera pare molto improbabile, mentre al Senato il risultato è facilmente in bilico. Quali potrebbero essere gli sviluppi con una doppia maggioranza parlamentare, è impossibile dirlo. Ed è meglio forse neanche pensarci.
Per la Sinistra Arcobaleno la situazione pare difficile. L'argomento-ricatto del voto utile solo al Pd contro Berlusconi è forte, e molte sono le incertezze per una formazione costruita in due settimane per la necessità elettorale di evitare l'estinzione parlamentare di una serie di distinte tradizioni. E c'è il rischio di ulteriori emorragie a sinistra, verso i settari frazionisti (fatemi usare questa terminologia per una volta!) delle ex minoranze di Rifondazione Comunista.
A destra, c'è l'incognita dei voti di Alleanza Nazionale. La concorrenza de La Destra è forte, nei confronti della classe dirigente finiana praticamente scomparsa nel corso delle elezioni.
Grossi spazi per l'Udc non credo ci siano, l'elettorato centrista puro ormai è ridotto a poca cosa, il grosso s'è polarizzato ormai da anni (a destra...)
Lasciamo stare per pietà il Partito Socialista...

Il sottoscritto... come va, va male. Certo, può andare male o può andare peggio, e naturalmente mi auguro che se è che vinca Veltroni. Fatto sta che però mi ritrovo a neanche otto ore dall'inizio delle votazioni ancora indeciso, e con una serie di buone ragioni per non votare né Partito Democratico né Sinistra Arcobaleno. Però qualcosa toccherà scegliere.

Buon voto a tutti.

12 aprile 2008

Cabala aggiornata

L'esito di quanto sotto: come nel 2006, anche nel 2008 l'ultimo giorno di campagna elettorale ho passato, un po' a culo, un esame di diritto amministrativo. E sempre con 25...
Anche l'esito del big match elezioni sarà similare? Che poi, mezza sconfitta, mezza vittoria, è da decidere come valutare anzitutto.

11 aprile 2008

Cabala

Venerdì 7 aprile 2006, giorno di chiusura della campagna elettorale, venni chiamato all'appello di Diritto Amministrativo. E, così come le elezioni due giorni dopo, in qualche modo si passò.
Due anni dopo, venerdì 11 aprile, giorno di chiusura della campagna elettorale, si va all'appello di Diritto Amministrativo Avanzato... vedremo stasera che conclusioni trarne.