20 luglio 2011

Le province democratiche, il Minimetrò regionale e il vaporetto per Marmore

Non si voleva tornare immediatamente sugli argomenti di cui si è parlato ieri, ma insomma, me c'hanno tirato.
Il PD, finito nell'occhio del ciclone per non avere votato a favore dell'abolizione delle province, con molta fierezza annunciava che non andava appresso a proposte demagogiche, ma presentava riforme organiche proprie. Andiamola a vedere, che dice la proposta sulle province: abolizione di tutte quelle sotto i 500mila abitanti. In pratica, ne resterebbero 38 sulle attuali 110. Ora, se si vuole realmente provvedere alla riforma delle province, non si può farlo così, con l'accetta, considerando esclusivamente il dato numerico, ma bisogna necessariamente tenere conto di altri fattori, l'estensione territoriale, l'identità che c'è dietro (che non dimentichiamolo, l'"identità provinciale" è spesso assai più radicata,e storicamente e culturalmente più giustificata di quella regionale). Con effetti alquanto assurdi sulle regioni meno popolose, sotto il milione di abitanti, Molise, Umbria, Basilicata, le quali verrebbero accorpate in un'unica provincia, sovrapposta, come la Val d'Aosta, con la regione, con sostanziale duplicazione di ruoli. E allora veramente, quasi c'ha più senso ciò che dice Galli, aboliamo direttamente queste regioni. Insomma, anche il PD, in quanto a demagogia, non scherza con tale proposta.
Punto 2, l'annosa questione perugina (cascante a fagiolo, per dimostrare che sì, ci manca solo che diventi l'unica provincia umbra). Come detto in precedenza, si è proceduto recentemente ad un'unificazione delle varie aziende di mobilità umbre, al fine di ottimizzare soprattutto i servizi, che però finora oltre al nome "Umbria Mobilità" è cambiato poco. C'è la questione però degli ingenti costi di gestione della mobilità alternativa perugina, leggesi scale mobili, e soprattutto quel buco nero del minimetrò, che su a PG vedrebbero molto bene da scaricarsi sull'intero bilancio regionale, sostenendone appunto l'interesse di tutta l'Umbria su tali opere (oh, che poi ne sembrano pure convinti eh, chi lo contesta lo fa "solo per campanilismo"). Tutta l'Umbria che però, ultimo un ordine del giorno del Comune di Terni, si oppone fermamente. Beh, l'ottica perugina è ganza, fai il Minimetrò, opera rivelatasi estremamente costosa e di assai relativa utilità per grandissima parte di Perugia stessa, e ne scarichi i costi su tutto il resto della regione, che non ne trae il minimo vantaggio.
Toccherebbe inventarsi anche noi qualche bizzarra forma di mobilità da mettere in conto al resto dell'Umbria, qualcosa boh tipo un servizio pubblico di vaporetti che risalgano il Nera fino alla Cascata, o una funivia Terni Centro - Ospedale - Miranda.

19 luglio 2011

Abolizione dell'Umbria, questione delle province, San Valentino e terre irredente

Scopresi che tale Galli, leghista presidente della Provincia di Varese, avrebbe proposto per razionalizzare i costi della politica l'abolizione della Regione Umbria e del Molise.
La presidente Marini interviene subito alquanto giustamente guasta. Ma la cosa pesa è che per rivendicare la legittima aspirazione all'esistenza dell'Umbria, come prima cosa butta là l'avere dato i natali a San Francesco, Santa Chiara, San Benedetto e Santa Rita.
Bah.
Che poi, se proprio non si riesce a elaborare qualcosa di culturalmente più rilevante dei santi (con buona pace della battaglie laiche sul loro inserimento nello Statuto regionale), beh allora c'è da reclamare con forza il buon vecchio San Valentino.

Comunque, sul tema più generale della riduzione dei costi della politica, e la tanto polemizzata abolizione o meno delle province. Eliminarle mi sa una sciocchezza, specie in grandi regioni, ad esempio, sono necessari livelli intermedi tra il piccolo comune di poche decine di abitanti e il livello regionale. Quello che è necessario è 1 verificare e revisionare con attenzione compiti e competenze 2 mettere un freno alla proliferazione di ennesime nuove province e al localismo esasperato 3 procedere a una razionalizzazione, e al necessario accorpamento di un buon numero di province.
Da ultimo, ma non in ordine di importanza, procedere all'inclusione di Spoleto e dintorni, Valnerina, Cascia e Norcia all'interno della Provincia di Terni, che queste terre irredente, soggette al bieco dominio grifo-conigliesco-perugino, sono un'offesa di fronte a Dio, SanFrancesco-SantaChiara-SanBenedetto-SantaRita-SanValentino e agli uomini.

14 luglio 2011

La necessità di un'alternativa economica reale a quella della manovra di Tremonti

Nel silenzio generale (solo ieri si è avuta notizia di un comunicato della CGIL sul tema) già la settimana scorsa nella manovra finanziaria straordinaria sono stati disposti sensibili aumenti generalizzati del contributo unificato, nonché l'eliminazione della sua esenzione per le cause di lavoro e per i procedimenti di separazione e divorzio (più una serie di penali e trabocchetti per la redazione degli atti), ossia è stata innalzata o del tutto introdotta la tassa da versare per potere esercitare il diritto, previsto dall'art. 24 della Costituzione, secondo cui "Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi". L'ingiustezza di tale provvedimento è palese, come se si dovesse pagare per sporgere una denuncia, e, con la mediazione civile obbligatoria, nel giro di pochi mesi si è reso sensibilmente più oneroso il diritto del cittadino di agire in giudizio.
Questo è un esempio, tra i tanti, di come si sta muovendo il Governo, nell'elaborare la manovra. Oppure i ticket, l'aumento delle accise sui carburanti.
Adesso tutta la retorica dell'unità nazionale, bisogna essere responsabili, siamo a rischio speculazione etc etc.
Ma come si fa a dare fiducia a Tremonti e a questo governo? Come si può pensare di superare la crisi con l'ennesima manovra recessiva, fatta di tagli e tassazione indiretta, che pagheranno i ceti medio-bassi? Mica si dice, ok, non ci sono soldi, alziamo, con onestà, le aliquote IRPEF in modo progressivo, tipo 0%-0,5%-1%-1,5%-2%, no, a parola le tasse non le alzano, e poi rincarano tutto in maniera indiscriminata (e si chiacchiera di assurde riforme fiscali). 
Una manovra di destra classica, liberista, che non porta da nessuna parte. E da vigilare attentamente, che è stata data carta bianca, e rischiano di metterci dentro di tutto e di più, come le pseudo riforme degli ordini professionali, a unico vantaggio di Confindustria, banche e assicurazioni, o la riforma delle commissioni tributarie, messe in mano a non si sa chi.
Con l'alibi della responsabilità, ci si sta scavando la fossa. Non si può essere complici. Bisogna smettere di rincorrere questi modelli economici, e proporre un modello economico radicalmente alternativo a quello di questi anni.

Bandiere rosse alla Passeggiata

Sarà pure la Festa di Liberazione, ma comunque è una bella sensazione, dopo anni, varcare i cancelli della Passeggiata, ornati nuovamente di bandiere rosse.

13 luglio 2011

If I leave you tomorrow would you still remember me...

Splendida versione di Free Bird, dal vivo, cantata dai Lynyrd Skynyrd a Oakland il 4 luglio 1977, appena tre mesi prima del tragico incidente aereo che ne spezzò vite e carriere. 
Da brividi rivedere lì sul palco Ronnie Van Zant, Steve Gaines, Cassie Gaines.
E cosa ci siamo persi.

12 luglio 2011

Keynes al mercato coperto di Terni

Con solo un anno di ritardo, e circa il quadruplo del tempo previsto, è stato inaugurato stamane il nuovo mercato coperto di Terni!
Da una parte, da bravi keynesiani, rimpiangiamo che i lavori siano già terminati - o quasi -, dall'altra, siamo felici di potere godere liberamente, senza più schermi, il suggestivo riverbero rossastro che avvolge Largo Manni.


11 luglio 2011

Amore per Rockin' Dopsie Junior & The Zydeco Twisters

Rockin' Dopsie Junior & The Zydeco Twisters...
Da soli, tutte le sere ai Giardini Carducci, meritano l'andare a Umbria Jazz...
Miti emblemi simboli grandissimi... non ci sono parole per commentarli.

 - Dear Sir! My dream... is to going in Louisiana... to hear you in concert there.... with Mississippi River.
- Yeah yeah... Louisiana, New Orleans, Paruggia!

8 luglio 2011

Preci Blues

"Vorrei essere una vacca
Che mangia tutto il giorno
E fa la cacca"

Anche Papa Ratzinger beve birra Lidl in offerta!

Il Bayerischen Papst, alias Benedetto XVI il Beneamato, in questa foto ci esorta tutti a quanti a usufruire, se ancora, peccatori, non l'abbiamo fatto, dell'offerta della birra weiss "Grafenwalder" del Lidl, a soli € 0,90 al litro.

4 luglio 2011

Al cimitero di Colleponte (la Valnerina è il centro della lotta)

Se ci si reca al cimitero della frazione di Macenano-Colleponte, 5 km a nord di Ferentillo (nella zona della Valnerina detta appunto Valle di Ferentillo), paese natale di Alfredo Filipponi, e si dà uno sguardo alle facce e ai nomi di coloro che abitavano quella che era una delle principali basi di appoggio della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci, ci si può fare un'idea abbastanza chiara di quello che era il retroterra sociale che ha permesso al movimento partigiano di mettere radici e svilupparsi.

[e se si vuole un'occasione per farlo, la zona della Valle è una delle più belle della Valnerina, è pieno di anziani che giocano a carte sotto gli alberi in riva al fiume, e tra pochi giorni inizia la bella festa "Mille note sul Nera", che si concluderà con il concerto di Gigione il 17 luglio]

30 giugno 2011

Aria tropicale, capodanno alternativo e sterescopia di metà anno

Mentre che l'aria calda e umida e la pioggia battente donano a Terni un'aria esotica e tropicale, si riflette su come il 30 giugno, momento di passaggio, metà dell'anno, dovrebbe essere a ragione considerato con un certo riguardo, come una sorta di capodanno alternativo.

Per farsi perdonare dall'eventuale e gentile pubblico per 'sta stronzata, uhhhhhh!!!! Che sbrocco! Una raccolta di foto stereoscopiche della Guerra Civile Americana, trasformate in gif animate con bulissimo effetto tridimensionale!

Umbria Mobilità (ossia, del dare la mobilità in mano ai perugini)

Sì, accorpiamo le varie aziende dei trasporti umbre in un'unica holding regionale, che tocca razionalizzare, siamo solo 800mila abitanti, per spostarsi ad esempio tra Spoleto e Perugia in autobus non si riesce a capisce se e come si può fare, serve spalmare, ma non diciamolo troppo forte, i debiti del Minimetrò su tutti gli umbri!
E nacque così, accorpando ATC (provincia di Terni), APM (Perugia e Umbria Nord), SSIT (Spoleto, Valnerina e Valle Umbra), e FCU (Ferrivia Centrale Umbra), l'azienda unica UMBRIA MOBILITA', "Società umbra di trasporto pubblico locale", con tanto di logo "friendly" a forma di cuore.
Morale della favola, 30 giugno, bisogna andare da Terni a Perugia, e ritornare il 1° luglio a mattina, c'è necessità di sapere se ci sono autobus utili, e soprattutto quali sono gli orari estivi della FCU, che domattina cambiano: il sito internet è solo un rimando a quelli preesistenti delle varie aziende, senza avere così alcuna ricerca integrata della varie soluzioni, il sito della Centrale Umbra ancora non fornisce alcun dato, a meno di 11 ore dall'entrata in vigore dei nuovi orari, si va alla biglietteria dell'ATC, che ti dà il numero della APM a Santa Lucia (Perugia), presunta sede centrale, che manco col cavolo sanno nulla ti fanno chiamare la Stazione di Perugia S. Anna, dove a voce ti dicono che i treni di domattina dovrebbero riconfermare gli orari invernali senza variazioni (almeno pare che non serva più prendere l'autobus sostitutivo).
Ecco che succede a dare qualcosa da gestire in mano ai perugini.

 

29 giugno 2011

Scola a Milano

Porellu, Scola ha dovuto obbedire suo malgrado all'ordine del Papa, e lasciare Venezia per l'Arcidiocesi di Milano...
In fin dei conti, per potenze economiche e politiche come è Comunione e Liberazione in Lombardia, un Pisapia è un qualcosa di transitorio, ma se realizzavano il tris Moratti (che per capitalizzare le macchine di consenso cielline s'era sbracata, e non poco, con Lupi e compagnia -delle Opere-)/Formigoni/Scola, beh ce sarebbe stato da piagne.

E porca miseria, la Chiesa non può continuare ad andare avanti cedendo sempre più poteri a gruppi variamente reazionari e settari, Comunione e Liberazione, Neocatecumenali, i vari Rinnovamento dello Spirito, "medjugorjani", ministeri di guarigione, che stanno pian piano dilagando parrocchia dopo parrocchia.

28 giugno 2011

Giulio Tremonti, primo responsabile delle politiche e dei danni di questo governo

Giulio Tremonti è il primo responsabile delle politiche attuate da questo governo, e dei tanti danni che ne sono derivati. Al di là delle preoccupazioni personali di Berlusconi sulla giustizia, tutta l'azione del governo in questi tre anni è di fondo rintracciabile in continui tagli alle spese in ogni campo e settore, unica ratio e filo conduttore di provvedimenti, spacciati poi come "riforme", come quelli su scuola e università o sulle pensioni. In un contesto di profonda crisi economica globale, Tremonti e questo governo si sono limitati a un controllo sulla spesa pubblica, senza proporre uno straccio di misura per sostenere prima la tenuta e poi la ripresa della crescita, con effetti sostanzialmente recessivi per l'economia italiana, che uniti all'incremento della disoccupazione e all'aumento indiscriminato di spese e tariffe (già, perché sulla tassazione formalmente non si interviene, lasciamo che siano gli enti locali a tagliare i servizi o a renderli più costosi, così che gravano indiscriminatamente su tutti, alla faccia del principio di progressività della pressione fiscale) hanno comportato un impoverimento generale del Paese, e soprattutto dei ceti popolari.
Per carità, una politica economica meno scandalosa del Tremonti della "finanza creativa", dei condoni a raffica e della voragine di bilancio del 2001, ma ugualmente dannosa. Non si può sopportare l'ennesima manovra di tagli indiscriminati per 40 miliardi di euro, alzare nuovamente da un giorno all'altro l'età pensionabile: siamo già ben oltre il limite.
E la cosa che purtroppo tocca constatare, è che contro il Tremonti versione "Quintino Sella" nell'opposizione non si alzano le barricate, le colpe del governo in politica economica vengono rilevate, ma senza decisione, e Tremonti, visto potenzialmente come alternativa a Berlusconi, è trattato con estremo riguardo: la linea di Repubblica, a tal riguardo, è emblematica.
Si vocifera oggi che Tremonti potrebbe essere a un passo dalle dimissioni: ma che se ne vada, e con lui tutto il governo, hanno già fatto fin troppi danni, e c'è bisogno di una decisa svolta nella politica economica italiana, che non è certo un'ipotetica riforma fiscale come quella di cui si parla, tutta a favore dei più ricchi.

27 giugno 2011

In morte di Ryan Dunn (e in apertura del voto di Miss Morto)

Il recente e misterioso decesso di Ryan Dunn, eroe di Jackass che ricordiamo in modo particolare per essersi fatto infilare una macchinina nel retto, può un po' essere preso a simbolo della fine degli spensierati giorni degli studi universitari etc etc s'è chiusa una fase etc etc quanti ricordi etc etc.
Ciò detto, in trepidante attesa dell'inizio del mese di luglio, che porterà con sé un'accanita lotta per il titolo di Morto del Mese di Giugno (oltre al qui onorato Ryan Dunn, ricordiamo intanto Enzo Del Re, il Tenente Colombo, la pecora selvaggia, il cane zombie, il Dottor Morte), è dovere segnalare l'apertura delle votazioni per il titolo di Miss Morto 2010/2011 (qui si è fatta una scelta un po' controcorrente, votando la popstar albanese).

23 giugno 2011

Lo squallido e sessista PD romano! Buuu!

Si voleva fare qualche commento sarcastico ironico su come sia beceramente sessista il PD romano con la sua pubblicità della Festa dell'Unità che rimanda a Marilyn, mentre avrebbe dovuto mettere qualche bel donnone sovietico di una volta e che se ci fosse stata Concita certe cose non sarebbero successe; ma qui la faccenda si fa preoccupante, che qui in tanti ci credono davvero.
Per riprendere il linguaggio utilizzato dalle autrici del comunicato di condanna, quello che lascia "sbigottiti e attoniti" è che si stia a montare un caso politico di tali proporzioni su una stronzata del genere. Mi si dirà casomai che è   un - meglio, l'ennesimo caso di - manifesto pseudosimpatico piuttosto insulso e inappropriato per quella che dovrebbe essere ancora una festa politica (ma con Roma chiudiamo un occhio, che almeno continuano a mantenere il vecchio nome "dell'Unità"): e invece no, tutti a strillare, vergognIa! il manifesto incriminato è una becera mercificazione del corpo femminile! una mancanza di rispetto verso milioni e milioni di cittadine italiane! ecco vedete neanche mettono la faccia solo un corpo! Ripeto, e ci credono davvero. C'è qualcosa che non va...

22 giugno 2011

Canzone del 22 Giugno (70° anniversario della Grande Guerra Patriottica)

Oggi 22 Giugno, sono 70 anni dall'invasione, da parte delle truppe dell'Asse, dell'Unione Sovietica, con l'inizio dell'Operazione Barbarossa, il 22 giugno 1941. Per essere gergali, possiamo anche dire 70° anniversario dell'inizio della Grande Guerra Patriottica.

Per ricordare la data, s'è provato a tradurre anche in italiano un canto popolare dell'epoca, la Canzone del 22 Giugno (Двадцать второго июня, ровно в 4 часа), e a crearne una relativa pagina su Wikipedia.

http://www.sovmusic.ru/m/22june.mp3 qui si può ascoltare la canzone, questo è il testo.

Двадцать второго июня,
Ровно в четыре часа
Киев бомбили, нам объявили
Что началася война.
Dvadtsat' vtorogo iyunya,
Rovno v chetyre chasa
Kiyev bombili, nam ob"yavili
Chto nachalasya voyna.
Il ventidue di Giugno,
Esattamente alle 4 del mattino
Kiev fu bombardata, ci hanno avvisato
Che la guerra era iniziata.
Война началась на рассвете
Чтоб больше народу убить.
Спали родители, спали их дети
Когда стали Киев бомбить.
Voyna nachalas' na rassvete
Chtob bol'she narodu ubit'.
Spali roditeli, spali ikh deti
Kogda stali Kiyev bombit'.
La guerra era iniziata all’alba
Per poter uccidere più persone.
I genitori dormivano, i lori bambini dormivano
Quando iniziarono a bombardare Kiev.
Врагов шли большие лавины,
Их не было сил удержать,
Как в земли вступили родной Украины
То стали людей убивать.
Vragov shli bol'shiye laviny,
Ikh ne bylo sil uderzhat',
Kak v zemli vstupili rodnoy Ukrainy
To stali lyudey ubivat'.
I nemici erano un’enorme valanga,
E non vi erano forze per bloccarli;
Come entrarono nelle terre della nativa Ucraina
Iniziarono a uccidere gente.
За землю родной Батькивщины
Поднялся украинский народ.
На бой уходили все -все мужчины,
Сжигая свой дом и завод.
Za zemlyu rodnoy Bat'kivshchiny
Podnyalsya ukrainskiy narod.
Na boy ukhodili vse -vse muzhchiny,
Szhigaya svoy dom i zavod.
Tutto il popolo ucraino sorse
Per la cara madrepatria Ucraina.
Tutti gli uomini andarono in battaglia,
Bruciando la loro casa e lo stabilimento.
Рвалися снаряды и мины,
Танки гремели броней,
Ястребы красны в небе кружили,
Мчались на запад стрелой.
Rvalisya snaryady i miny,
Tanki gremeli broney,
Yastreby krasny v nebe kruzhili,
Mchalis' na zapad streloy.
Missili e bombe vennero esplose,
Carri armati strepitarono la loro corazza,
I Falconi Rossi volarono nel cielo,
E corsero a Ovest come frecce.
Началася зимняя стужа
Были враги близ Москвы,
Пушки палили, мины рвалися
Немцев терзая в куски.
Nachalasya zimnyaya stuzha
Byli vragi bliz Moskvy,
Pushki palili, miny rvalisya
Nemtsev terzaya v kuski.
Venne il gelido inverno
I nemici erano vicinissimi a Mosca,
Spararono i cannoni, ed esplosero le bombe
Riducendo i Tedeschi in pezzi.
Кончился бой за столицу
Бросились немцы бежать
Бросили танки, бросили мины,
Несколько тысяч солдат.
Konchilsya boy za stolitsu
Brosilis' nemtsy bezhat'
Brosili tanki, brosili miny,
Neskol'ko tysyach soldat.
La battaglia per la capitale era finita
I Tedeschi vennero messi in fuga,
Abbandonarono carri armati, abbandonarono bombe,
Si lasciarono dietro migliaia di soldati.
Помните Гансы и Фрицы
Скоро настанет тот час
Мы вам начешем вшивый затылок,
Будете помнить вы нас.
Pomnite Gansy i Fritsy
Skoro nastanet tot chas
My vam nacheshem vshivyy zatylok,
Budete pomnit' vy nas.
Ricordatevi, Hans e Fritz
Presto verrà l’ora
Che vi striglieremo la nuca pidocchiosa,
E vi ricorderete di noi.

Nuova rotatoria in Via Urbinati

Da un paio di giorni, per chi da Campomicciolo scende verso Terni, in via Urbinati trova una nuova rotatoria, all'altezza dei lavori edilizi che stanno facendo. Strettissima, spostata di circa cinque metri dall'asse stradale, a soli pochissimi metri dalla rotonda dell'Ospedale. Il tutto posto a servizio esclusivamente del parcheggio di un supermercato che stanno per inaugurare.
Bah bah bah. Guasto, come se già non bastassero gli infestanti speedcheck.
Come cavolo gli è venuto in mente di costruirla, una scemenza simile, e soprattutto in Comune di approvarla.

20 giugno 2011

Viaggio a Vasto (J'Abruzzu)

Il viaggio da Terni a Vasto è bello.

So' sajitu a ju Gran Sassu,
so' remastu ammutulitu,
me parea che passu passu
se sajesse a j'infinitu!

Che turchinu, quantu mare,
che silenziu, che bellezza!
pure Roma e j'atru mare
se vedea da quell'ardezza!
Prima un assaggio di Statale 17, quindi l'Aquila, che è sempre un colpo al cuore, ma è da andarci e cercare di capire, quindi il Gran Sasso da entrambi i lati.

Po' so' jtu a la marina,
e le vele colorate,
co' ju sole, la mmatina,
se so' tutte 'lluminate!
Nel giro di tre ore e rotte sei a Vasto, e già ti pare di essere al Meridione, paese su un promontorio sopra il mare, con tanto di trabucco tipo Gargano per la pesca, piazza con alberi lastricata con grandi pietroni bianchi, vecchi palazzi dall'aria un po' decadente, locali gente e animazione per strada.


Po' so' jtu a la Majella,
la montagna tutta in fiore,
quant'è bella, quant'è bella,
pare fatta pe' l'amore!

Quantu sole, quanta pace!
che malia la ciaramella!
Ju pastore veglia e tace
pare ju Diu della Majella!
Poi via per il ritorno, la Maiella e Sulmona, la conca del Fucino, il Velino-Sirente, quindi la valle del Salto.



Se recanta la passione
ju pastore alla montagna,
je responne na canzone,
da ju mare a la campagna!

18 giugno 2011

Complotto contro l'Unità!

Mo' a quanto pare se la De Gregorio va via da l'Unità non sarà perché vende poco, perché ha fatto un giornale di una superficialità imbarazzante e senza un'identità e una ragione di essere, perché magari il PD, che caccia comunque un bel po' di soldini, vuole un giornale che rispecchi maggiormente la sua linea politica.
No, è colpa di un complotto massonico/dalemiano/dagospiano/democratico.