15 dicembre 2011

Terni città fallica? (Taciti Fontanae asta ammosciate)

In soldoni, giusta tragedia, che ce s'è ammosciata l'asta della Fontana di Piazza Tacito. Auguri di rapidissima riparazione, e già che ci siamo, di restauro dei mosaici, ridotti a uno stato indegno (o, comunque daje, l'idea di trasformarla in un albero di Natale non era troppo accia).
Comunque, l'accaduto ci dà spunto per riflettere che sì, le tesi su Terni città fallica mica sono insensate. 
Cominciammo coi cazzetti sulle mura sotto Cesi, e siamo arrivati all'asta della fontana di Ridolfi, alla Torre della Biblioteca, all'Obelisco di Arnaldo, e volendo, anche alla canna da pesca dello Stadio (sulla quale echeggiano i versi "e adesso nel lago io pesco con il mio bambù"). E su tutti, un ruolo speciale da riconoscersi ai Membri degli Altoforno, indubbiamente addentro a codesti misteri.
Terni città d'acciaio, Terni città fallica. Mmh mmh.

Razzismo numerale!

L'avere potuto vedere in un'unica serata American Dad, i Griffin e Corrado Guzzanti in tv ha fatto sì che si concedesse un po' di clemenza verso il dannato digitale terrestre.
E poi.
Una mesata fa, manco fossimo stati dei fortunati bifolchi vissuti a cavallo tra XI e XII secolo, tutti a parlare del mitico 11.11.11; martedì invece, nessuno s'è filato lu poro 13.12.11 (anch'esso per ovvie ragioni irripetibile per una buona secolata). Razzismo numerale, senza ombra di dubbio!

Fumo negli occhi

Ok, per carità, tutto giusto, una serie di agevolazioni e privilegi per la Chiesa sono spesso del tutto ingiustificabili, altresì stipendi benefits vitalizi e quant'altro per i parlamentari, le province sono indubbiamente in numero eccessivo, le licenze dei taxi da liberalizzare e via dicendo. Ma insospettisce non poco, anzi proprio puzza, e dovrebbe far riflettere, come l'attenzione mediatica, informazione "progressista" con Repubblica in testa, di questi giorni sia focalizzata quasi esclusivamente su questi temi. Che alla fine sono niente di più che una cortina fumogena, così che mentre perdiamo tempo a discuterne, distogliamo l'attenzione dai numeri, dalla realtà della manovra in via di approvazione, così che quasi ci propinano come grandi risultati l'indicizzazione per un paio d'anni delle pensioni fino a 1400 €, o della miseria percentuale di prelievo su beni di grande lusso (anzi, notizia dell'ultima ora, alleggerita la "tassa sul lusso", compensata da un aumento sulle sigarette), per poi commentare soddisfatti che "ora c'è più equità". Mmh equità. E tutti attentissimi a riempirsi la bocca con la Costituzione, e nessuno a preoccuparsi invece se, un po' per dolo, un po' per sciatteria, si decreta spesso al di fuori dei minimi limiti formali (vedasi province e riduzione stipendi parlamentari), tanto, già abbiamo acclamato l'arrivo dei "tecnici" a salvarci dai "politici" incompetenti e fannulloni, che ci importa più che tanto delle istituzioni rappresentative. O ancora sugli stipendi parlamentari e dei consigli provinciali, cercare di fare un'analisi sui costi della pletora di enti agenzie organismi nazionali ma soprattutto locali?
E poi doversi sorbire gli opinionisti "trenta/quarantenni" che attaccano "il sindacato", reo sulle pensioni di difendere diritti di una ristretta platea di privilegiati (già, quei privilegiati che magari dopo avere iniziato a lavorare neanche ventenni, dopo 40 anni di lavoro, una vita, pensavano di potere andare impunemente in pensione), senza capire che si sta spianando la strada per eliminarlo proprio il sistema pensionistico di qui ai prossimi vent'anni.
In tema di sindacati, l'anno scorso tutti a giurare e spergiurare che Pomigliano era un caso isolato, irripetibile, cattiva FIOM che ti opponi. Eccoci serviti. Da ieri, in tutti gli stabilimenti FIAT italiani, è legge che un sindacato che non abbia firmato un contratto capestro, imposto sotto minaccia di chiusura, anche se fosse maggioranza assoluta tra i lavoratori non ha diritto di rappresentanza sindacale interna.

13 dicembre 2011

Odio (moccian/veltroniano)

"Perché io credo che quelle colonnine  a cui si legavano i lucchetti, pensate in maniera intelligente nel periodo del sindaco Veltroni, erano la soluzione ideale per permettere ai giovani di sognare e di avere un po' di romanticismo".
Moccia che ci dà nuovi motivi per odiare Veltroni (o viceversa).

12 dicembre 2011

Tragico e cinereo epilogo

Cremato. Epilogo più tragico non poteva esserci. Anche questa volta, non posso che fare mie le parole di Davide La Rosa. E si apprezzi l'espressione sgomenta di Saragat.


10 dicembre 2011

Mitakuye Oyasin, Ned Ellis!

Lacrimuccia, e nemmeno troppo metaforica, nel leggere l'ultima tavola delle storie di Ned Ellis, Magico Vento.
  
Mitakuye Oyasin!

Un grande ringraziamento a Gianfranco Manfredi, e tutti coloro che negli anni hanno contribuito a creare questo splendido fumetto.

9 dicembre 2011

Amarezza da bara di Mike

Il ritrovamento della bara+salma di Mike Bongiorno è un evento che ci ha scosso un po' tutti, in profondità, lasciandoci un senso di vuoto e di tristezza.
Non possiamo che condividere in pieno quindi quanto espresso quest'oggi da Davide La Rosa nel suo blog: NON PUO' FINIRE COSI'.


 Tanta, tanta amarezza.

Bibblico! Una stella (di Miranda) a guidare il cammino

La Stella Cometa di Miranda, accesa anche se sono le 8.40, che mi guida di fronte a me andando a lavoro.
Quanto mi sento biblico. Anzi, propriu bibblico.

5 dicembre 2011

Soddisfazioni perugine

Tornare a Perugia e incrociare come prima persona Mauro il Profeta dà una certa soddisfazione.
Così come, venuta l'idea di riaffacciarsi dopo parecchio a Giurisprudenza, vedere accatastate in cortile contro il muro della portineria una caterva, centinaia e centinaia di tesi di laurea, a quanto pare pronte per essere portate alla Gesenu a riciclarle. Così tanto valore riconosciuto alla produzione scientifica degli ex studenti, che non la si può lasciare in qualche scaffale, ma è degna di ben altri nobili ed ecologici fini. Soddisfazioni, ma di quelle vere.
Per concludere il giro di soddisfazioni si voleva passare anche alle Segreterie e ritirare finalmente la così splendida pergamena, ma arrivati alla Pallotta ci si è ricordati che hanno pensato di trasferirle al Silvestrini, lasciamo stare, che se no troppa soddisfazione ti strozza.

"Equità"

Non è che la manovra "Salva Italia" così come è stata presentata non abbia abbastanza "equità", è solo e semplicemente del tutto iniqua. Profondamente iniqua.
Misure come quelle sull'innalzamento della soglia delle pensioni di anzianità, del blocco delle rivalutazioni, l'aumento dell'IVA, gli ennesimi tagli ai servizi e agli enti locali, e la reintroduzione dell'ICI sulla prima casa, così generalizzata, sono provvedimenti del tutto inaccettabili. Misure economiche apertamente di destra. Così come la giustificazione dell'inatteso mancato innalzamento dell'aliquota più elevata, perché se no era una misura impopolare. Mentre a scaricare invece il peso delle misure sul lavoro dipendente di ceto medio-basso, che non può fare altro che subire, non c'è nessun problema.
Tutto ciò, si ripete per l'ennesima volta, in nome dell'obiettivo quasi suicida in queste condizioni di recessione del pareggio di bilancio, senza che si faccia nulla alla radice, per favorire la crescita, mettere sotto controllo i mercati, ed evitare che speculazione e irrazionalità degli stessi continuino a creare situazioni come questa.
Frattanto, "in Europa", stanno discutendo di modificare i trattati, e di prevedere sanzioni automatiche per gli Stati che sforassero i paramentri previsti. Sa' ganzu, tipo se ci mettessero anche le sanzioni. Yes, good idea.
Vediamo che succederà. Quantomeno, dal punto di vista politico, questo sarà il momento del discernimento, dello scegliere e del prendere posizione.

2 dicembre 2011

Prima festa di Sinistra Ecologia Libertà di Terni!

Da questa sera fino a domenica 4 dicembre 2011, presso l'ottimo Circolo Arci di Prisciano (all'incrocio tra via Breda, via Vulcano e via della Romita) inizia la prima Festa Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Terni!
Partecipare e diffondere!


Questo è il programma (in particolare evidenza, l'incontro sabato pomeriggio con Alfonso Gianni)

Venerdì 2 Dicembre
Ore 17.30 L’Umbria e la crisi. Il futuro dell’industria
Claudio Carnieri, Presidente AUR
Lucia Rossi, Segretaria Generale CGIL Terni
Stefano Boccioli, Segreteria Regionale SEL Umbria
ne discutono con
Catiuscia Marini, Presidente Regione Umbria
coordina Luciano Zara, segreteria Sel Terni

Ore 21.30 Presentazione della mostra “L'industria nel ternano negli anni”
Simone Guerra, assessore alla cultura Comune di Terni
Sergio Marigliani, curatore della mostra

A seguire da Colorado Cafè e Gli Sgommati
Andrea Perroni Show

Sabato 3 Dicembre
Ore 17.30 “Debito e tagli: come (NON) uscire dalla crisi
Alfonso Gianni, Comitato scientifico nazionale SEL
Fabrizio Pompei, Economista Università di Perugia
Pietro Raitano, Direttore della Rivista Altraeconomia
un rappresentante di Banca Etica
coordina: Marco Carniani segreteria Sel Terni
hanno garantito la loro presenza
Federconsumatori, Confesercenti, Arci

Ore 21,30
Matteo Sperandio & Q Artet

Domenica 4 dicembre
Ore 18.00
Aperitivo con Francesco Forgione, Ex Presidente Commissione Parlamentare Antimafia
Introduce Federica Porfidi, Segretaria provinciale SEL Terni
Interviene, Gigi Bori, Segretario regionale SEL Umbria

Ore 21,30
Tombolata

Bar tutti i giorni dalle ore 17,00
Cena con prodotti locali dalle ore 19,30

Questo il menù! 

ANTIPASTI
sinistra (classico) 6 €
ecologia (vegetariano) 5 €
LIBERTA' (fantasia) 6,5 €
PRIMI
sinistra (gnocchetti alla collescipolana) 4,5 €
ecologia (ciriole ai funghi) 4 €
LIBERTA' (crepes con carciofi e funghi) 5 €
SECONDI
sinistra (grigliata mista di carne) 6 €
ecologia (parmigiana di melanzane) 5 €
LIBERTA' (fagottino di maiale in crosta con salsa di mele) 6,5 €
CONTORNI
sinistra (insalata mista) 2 €
ecologia (cicoria ripassata in padella) 2,5 €
LIBERTA' (patate fritte) 2,5 €
DOLCI
sinistra (tozzetti e vin santo) 3,5 €
ecologia (crostata) 3 €
LIBERTA' (torta nutella e castagne) 3 €

Tutto il menu’

Menù sinistra
19 €  (anziché 22€)
Menù ecologia
18 €  (anziché 19,5)
Menù LIBERTA'
21 €  (anziché 23,5)



VINO / BIRRA

Capinere bianco IGT (0,75 l.) 4,5 €
Colle Milli Sangiovese IGT (0,75 l.) 4,5 €
BIRRA Heineken 33cl - 2,5 €
GUARANITO lattina da 33 cl - 2 €
pane, acqua (liscia o frizzante) e coperto li mettiamo noi 

Per altre informazioni, il sito di SEL Terni!

1 dicembre 2011

Pensioni "in Europa"

Premesso che a prescindere fa abbastanza schifo il concetto stesso che per raccogliere soldi si parta sempre per fare cassa dalle pensioni, e che oltre un certo limite sono proprio moralmente inaccettabili i continui innalzamenti dell'età pensionabile, delle pensioni di anzianità, addirittura del blocco dell'indicizzazione al tasso di inflazione, adesso, perché il governo Monti si ha da sostenere, tutti a parlare che "in Europa" si va in pensione più tardi, e che tocca allineare l'Italia al resto dell'Europa.
Sì, ma parliamo anche di quali sono gli stipendi "in Europa", quant'è il contributo previdenziale sugli stipendi "in Europa", quanti soldi valga una pensione "in Europa".

30 novembre 2011

NovemberFest 2011, misure anticrisi

Leggi le notizie odierne sulle misure economiche che si vengono preparando per l'Italia, e ti piglia lo sconforto, ma ti ci incazzi anche, che basta fare il titolo che ci dice come è stata innalzata l'età per percepire il vitalizio da parlamentare a 65 anni per coloro che hanno fatto un solo mandato, e 60 anni per i pluri-mandato, e tutti stanno felici e soddisfatti, per fortuna è arrivato il governo Monti il nemico della casta.
Bah.
E dire che si era pure ben disposti in questi giorni, che sabato sera a Perugia s'era organizzata la "NovemberFest", col fine precipuo di puntare a risolvere la questione dello spread, recuperando la credibilità internazionale persa per non avere celebrato l'Oktoberfest nel 2010 e nel 2011. Sempre più perfido e dannato Olli Rehn, che mica s'è degnato di venire.

29 novembre 2011

Addio compagno Magri

Brutto scoprire stamattina che il compagno Lucio Magri ha deciso di lasciarci.
Comunista, intellettuale, dirigente del PCI, componente del gruppo del "Manifesto". Me lo ricordo due anni fa, a Perugia, alla presentazione del "Sarto di Ulm" (libro di cui si era parlato recentemente, da consigliare a chiunque, per ricordare da dove siamo nati, e dove saremmo potuti arrivare), col suo lungo e istruttivo intervento, e il trasparire dell'amarezza che lo ha portato alla sua ultima scelta

28 novembre 2011

Lo "scandalo" De Gregorio-Polverini-Bonino

Due parole sullo "scandalo" odierno nato dopo le dichiarazioni della De Gregorio, che ha affermato come nella primavera del 2010, prima delle Regionali, un esponente di primissimo piano del PD le abbia confessato che volutamente il PD non stava facendo adeguatamente campagna elettorale per Emma Bonino per farla perdere, perché la Polverini, vincendo le elezioni, avrebbe rafforzato Fini, provocando la sua uscita dalla maggioranza e conseguentemente la caduta di Berlusconi.
In primo luogo, la De Gregorio, e soprattutto come ha riferito la storia, paiono un po' poco credibili.
In secondo luogo, se veramente delle menti del PD hanno elaborato un piano così machiavellico, tanto di cappello, che il tempo gli avrebbe dato ragione (che senza la crisi di governo dell'anno scorso provocata dallo strappo di Fini molto ma molto probabilmente Berlusconi era ancora lì stabilmente al governo), e a questo punto toccherebbe ringraziarli, loro e la Polverini.
In terzo luogo, Concita De Gregorio, Emma Bonino, Renata Polverini. Femmine. Bah!

Quota 1500! ed emozionanti fotogallery appresso

Amici e compagni! Se le statistiche di Blogger non mentono, con estrema gioia si comunica che questo è il post numero 1500 di questo blog.
Oltre a ringraziare tutti coloro che da quasi cinque anni a questa parte per una ragione o per l'altra capitano da queste parti, due segnalazioni tratte dalle fotogallery odierne di Repubblica.it (oltre al domandarsi la ratio della misteriosa e assolutamente ingiustificata sovraesposizione, sempre sul sito di Repubblica, di Bonelli Angelo e di ciò che è rimasto Verdi): la commovente storia del lupo che, fedele ai detti sui peli che tirano alla grande, si è fatto 1100 km per accoppiarsi (commuove noi come commuove l'America, e una storia d'amore di tale tenerezza è un ottimo viatico per il futuro di questo post); quindi, l'emozione di vedere il grande bello bravo e simpatico Mario Monti uno di noi calpestare lo stesso suolo che anch'io calpesto ogni settimana a Roma Termini al binario 1, al termine di un viaggio in treno dal verosimile e popolare costo di € 116,00 (sì, uno di quei treni sui quali sono dirottati la grandissima parte degli investimenti pubblici, che viaggiano pressoché vuoti e che hanno la priorità su tutta la linea nazionale, e per i quali il resto della rete ferroviaria nazionale peggiora ogni giorno in termini di prezzi, frequenza e qualità del servizio).

25 novembre 2011

Eventi: Fiera del Cassero e Popoli e Religioni

Due esempi al volo su uno dei maggiori limiti delle politiche "culturali/turistiche" ternani, l'assoluta incapacità di pubblicizzare e valorizzare adeguatamente iniziative ed eventi di un certo interesse che già esistono, senza doversene stare a inventare di nuovi.
La Fiera del Cassero. La maggiore fiera cittadina, caratterizzata da una costante incertezza sulla data (genericamente a novembre), la durata (un giorno, due giorni, a seconda di come gira), la collocazione (dimenticata ormai incomprensibilmente la Passeggiata), e la pressoché totale mancanza di informazione sulle modalità del suo svolgimento. Ok, è una classica fiera, di per sé nulla di particolare, però un suo interesse ce l'ha. E se prendiamo Perugia, la Fiera dei Morti invece, che salvo le dimensioni non è nulla di differente, è praticamente il terzo evento cittadino, 10 giorni di durata, decine di migliaia di visite, manifesti 6x3. Insomma, se la sanno vendere e valorizzare.
Il festival cinematografico Popoli e Religioni. Per quanto uno possa essere eventualmente prevenuto per un'iniziativa strettamente legata alla Diocesi, ci sono oggettivamente belle cose, film, eventi e incontri interessanti. Un'iniziativa anch'essa valida e da valorizzare. Invece sta lì da anni a languire, basso profilo, sempre con un ristrettissimo giro di persone a seguirlo.
Iniziative interessanti, di potenziale ampio riscontro, senza l'assoluta autoreferenzialità dei vari esTerni e Festarch Lab sui quali si insiste con pomposità e ostinazione. Ma torniamo sempre all'annoso tasto dolente della promozione turistica ternana, la capacità di sapersele vendere le cose che si hanno.

24 novembre 2011

Il caso Fassina

L'ultima grana in casa democratica, la richiesta ufficiale di dimissioni avanzata dall'area "liberal" del PD nei confronti del responsabile economico del partito, Stefano Fassina, pone alla luce un problema reale, derivante da contraddizioni oggettive che prima o poi dovevano necessariamente emergere.
Fassina, e l'area a lui vicina, esprimono quantomeno in campo economico posizioni e sensibilità di stampo apertamente socialdemocratico, generalmente alquanto condivisibili, basate in primo luogo sul riconoscimento del grave errore commesso dalla sinistra italiana in questi ultimi 20 anni, nel corso dei quali ha cessato di esprimere un pensiero autonomo, appiattendosi su posizioni e dogmi di ispirazione -generalizzando- neoliberiste: posizioni che hanno portato alla situazione odierna, e politiche che sarebbe suicida continuare a perseguire. Indicativo è stato, recentemente, l'intervento su l'Unità nel quale contestava decisamente nel merito la lettera contenente le misure "proposte" dalla BCE all'Italia. 
In veste di responsabile del settore Economia e Lavoro del PD, in teoria le posizioni di Fassina dovrebbero essere rappresentative delle posizioni in materia economica del Partito Democratico. Ora, tralasciando la questione del quanto tali posizioni siano condivise all'interno dei democratici, come può tutto ciò essere compatibile con la linea del PD di appoggio incondizionato al Governo Monti, che invece è nato proprio per essere interprete ed esecutore di quelle linee e di quelle direttive provenienti dalla BCE così attaccate -giustamente- da Fassina? Le richieste dei "liberal" piddini, come detto, evidenziano una delle tante e dirimenti contraddizioni del PD, e rendono ineludibile la necessità del partito e della sua base di fare scelte chiare, definitive sul cosa pensano e vogliono essere.

17 novembre 2011

Il Governo Monti (o del ritorno al governo degli optimates)

Tanto ad abundantiam, si sta abbastanza guasti, le linee programmatiche del Governo Monti sono alquanto preoccupanti, e altrettanto preoccupante è la "macchina del consenso" trasversale - Repubblica in testa - che si è messa in moto, tutta tesa a dimostrare la bontà e la necessità del nuovo governo. 
Senza entrare nel merito di ogni ministro, nel complesso tutte personalità di indubbio rilievo, ma legate mani e piedi, meglio, proprio espressione diretta, dei vari potentati, grandi banche, mondo confindustriale, università private, grand commis di stato, chiesa cattolica. Quello in pratica che dovrebbe essere un governo di destra in un paese serio, ma lasciamo stare.
In tutto ciò, pare di essere tornati alle teorie ciceroniane, al governo degli optimates, l'oligarchia alla quale affidare il governo dello Stato, in nome di una sua superiorità etica e tecnica rispetto alla politica parlamentare. E' una deriva pericolosa. Non abbastanza, si sta proprio guasti.

16 novembre 2011

Questione democratrica (e miglioristi malnati)

Tra non molto avremo questa lista di ministri, la fiducia, e forse capiremo di che morte morire.
Intanto altre due note.
Uno, alla faccia di chi per anni ha chiacchierato di un Napolitano presidente fantoccio, dipingendolo come un vecchio incapace e addormentato. Ha gestito la crisi politica con un'autorità che pochi altri presidenti della Repubblica avrebbero avuto, decidendo, se non anche imponendo, i tempi e la sua soluzione (e nel merito della soluzione, migliorista malnato!).
Due, è un dato di fatto oggettivo che alla fine le dimissioni del governo Berlusconi non sono state dovute all'azione dell'opposizione, fuori e dentro il Parlamento, o soprattutto alle profonde spaccature all'interno della ex maggioranza del 2008. Il "quid" scatenante di cui si è ripetutamente parlato è stata la pressione insostenibile della sfiducia nei mercati e delle istituzioni economiche europee, che prima hanno forzato le dimissioni, quindi di fatto imposto l'incarico a Monti, uomo certo più di fiducia, con le elezioni rimandate alla data naturale del 2013. C'è una lesione della sovranità nazionale in tutto ciò? Sì. Il caso italiano è del resto solo uno degli esempi, neanche due settimane fa c'è stata la vicenda di Papandreou, dimessosi dopo aver dovuto ritirare dietro alle pressioni esterne il referendum promosso sulla politica economica. E desta molte preoccupazioni per il futuro. Ok, il governo Berlusconi era un morto che camminava e fa' poco testo, ma bisogna riconoscere come un ipotetico futuro governo di sinistra in Italia, che andasse a promuovere una politica economica di un certo tipo, probabilmente sgradita a livelli superiori, potrebbe essere senza problemi forzato anch'esso alle dimissioni, stretto a tenaglia tra le pressioni degli organismi economici sovranazionali e una possibile crisi delle borse, dello spread, di un mercato tutt'altro che razionale. C'è insomma una vera questione democratica, di portata europea. La politica, la democrazia rappresentativa, non può essere legata mani e piedi da organismi economici privi di legittimità, da agenzie di rating opache, dall'irrazionalità del mercato. Questione democratica da affrontare con decisione e congiuntamente a livello internazionale, che deve diventare una delle parole d'ordine delle sinistre europee, ma che al momento nessuno, ad alti livelli pare porsi come un problema (del resto, siamo i figli di vent'anni di dogma del mercato, dell'unità europea costruita sui feticci liberisti del pareggio di bilancio, della politica discussa tra i capi di governo nei vertici internazionali, e delle politiche economiche imposte dai tecnici del FMI o della BCE).