9 maggio 2012

Den' Pobedy, Giorno della Vittoria 2012

Den' Pobedy, 9 maggio, Giorno della Vittoria...
Un pensiero e un ringraziamento alle decine di milioni di persone (civili, soldati, partigiani) che hanno lottato e sono morte contro il nazifascismo, sperando che, dopo tutti questi anni, il loro sacrificio non sia vano, come alle volte quasi appare.

Cambio - di formato - a l'Unità

In mezzo a tante cose, un in bocca al lupo e buon lavoro a l'Unità, ci sta tutto, che lunedì è finalmente tornata a un formato da giornale degno di questo nome. Piccole cose, ma che c'hanno un loro significato anche nel merito.
Poi per carità, appunto nel merito la linea de l'Unità sinceramente non posso dire di riconoscermici, oggi come oggi, però l'altro giorno sono tornato a comprarla, dopo parecchio tempo.

8 maggio 2012

Commento tecnico ai carri di maggio 2012

Prima di passare ad altri e ben più dolorosi argomenti, stante la contestazione avvenuta sabato al momento delle premiazioni, ponderato parere e commenti tecnici sui carri di maggio 2012.
Il vincitore è stato quello di Vallantica. Ma dai, chi l'avrebbe pensato? Un enorme drago, con uno scudetto rossoverde sulla zampa. Abbastanza molto scontata la sua vittoria, visto i caratteri proprio sciovinistici del carro.
Secondo posto al carro di Città Giardino. Quello a pedali. Ok, mo' la politica lasciamola da parte, l'idea in sé per sé del carro a pedali è simpatica, ma il carro oggettivamente in sé faceva proprio caca', un'intelaiatura coperta di tela bianca. Secondo posto? Bah bah.
Terzo posto degli arronesi, col lumacone con l'elfo. Molto tradizionale, ben fatto, ma come idea niente di particolare. Ah sì, i due dietro che cantavano erano abbastanza simpatici.
Gli altri. La Valserra ha realizzato un castellotto (molto bruttino), con davanti una carrozza trainata da farfalle semoventi (le farfalle idee non male). Nel complesso, non troppo sensato e bruttoccio.
Arci Fiaiola Europa '98, un carro trainato da un ciuchino, ma guidato da un altro ciuchino. Niente di particolarmente elaborato, ma non dispiaceva.
Polymer-Sabbione, che in specie pare si siano arrabbiati. Strano e un po' inquietante, una sorta di grosso ragnone, maschere che giravano attorno a degli specchi... boh! Quantomeno era colorato.
IPSIA. Beh! L'arborittu ce stea! Maggiaiolo.
Soprattutto però, si sentiva la mancanza del carro di Riacciu, quello dell'Arci Fiaiola, nonostante la buona volontà, non era all'altezza.
Insomma, livello dei carri complessivamente bassino, ma non bisogna dimenticare che, nel Cantamaggio ternano, il carro è uno strumento, non un fine, e quest'anno, come detto, è stata una buona edizione del Cantamaggio, sopra la media.

7 maggio 2012

Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione... sulle tracce dei partigiani della Gramsci reload!

A circa un annetto di distanza, si è ritornati sui monti tra Piediluco e Buonacquisto, sede delle prime basi dei partigiani della Brigata Garibaldina "Antonio Gramsci", per terminare la ricognizione.
Dettaglio dei luoghi, storia e come raggiungerli.
Località "Pozzanghere" o "Pozzacchie" - Le Pozzacchie, sul Monte Castiglioni, fu la prima base stabile del nucleo di partigiani, provenienti da Terni, Papigno e Arrone, costituitosi immediatamente dopo l'armistizio dell'8 Settembre, guidati da Alfredo Filipponi, Pietro l'Albanese, Comunardo Tobia, Dante Bartolini e altri. E' una radura sul Monte Castiglioni, che domina le valli laterali della Valnerina di Castiglioni di Arrone e di Castiglioni, collegata agevolmente al crinale che dalla Forca di Arrone sale verso la Pelosa e Polino. Sul diario di Alfredo Filipponi la località è denominata "Pozzanghere", probabile "ripulitura" del toponimo "Pozzacchie", con cui è indicato sulle carte IGM.

 

Per raggiungere la località, in bicicletta o mezzo 4x4 si può prendere la stradina bianca che sale dalla Forca di Arrone sulla sinistra, guardando il Lago di Piediluco. In alternativa, a piedi, conviene partire da poco prima della frazione di Buonacquisto. Le strade sono due. Poco prima del curvone prima del paese, si sale per una traccia di sentiero che costeggia una recinzione, fino a raggiungere una grande sterrata, creata da poco. C'è un incrocio a vista, e si prende la strada che sale abbastanza decisamente verso sinistra, fino a una selletta, vicino a un boschetto di pini, dove si incrocia la strada che sale dalla Forca di Arrone. Per evitare di allungare, si prende verso destra, lungo una sterrata più piccola che segue il crinale, fino a scendere a un'altra sella. A questo punto si raggiunge la strada principale, attraverso tracce di sentiero, a vista a 200 m di distanza sotto la sella. Si prosegue a questo punto lungo la strada principale, che si restringe lievemente, mentre corre lungo il crinale del Monte Castiglioni. Dopo 300 metri circa si raggiunge Pozzacchie, un'ampia radura, circondata da un muretto a secco, con ruderi di un casolare, adibita oggi per la caccia agli uccelli. In tutto, poco più di un'ora di cammino.
Sulla via del ritorno, è più agevole ritrovare l'altra via. Tornati alla selletta, anziché tornare dalla sterrata si trovano le tracce, abbastanza confuse, del sentiero che sale da Buonacquisto. Scende abbastanza rapidamente fino a un fontanile, Fonte Santa Cristina, e da lì a una sterrata che attraversa un campo: o lo si costeggia, arrivando al curvone di partenza, o si prosegue la stradina, che arriva, passati alcuni ruderi, una ventina di metri prima della chiesetta di San Venanzio, punto di partenza dell'altra escursione.
Località "Parcherecce" o "Porcherecce" - La località Parcherecce fu la base del secondo nucleo inziale di partigiani della Gramsci, con Vero Zagaglioni e Luigino Bonanni, provenienti perlopiù da Marmore e Piediluco. La località, posta sopra i Casali di Mèlaci, importante punto di appoggio, domina la sottostante valle del Fuscello, dove corre la strada che da Morro Reatino porta a Leonessa. Anche in questo caso, probabile "ripulitura" del termine "Porcherecce" da parte di Filipponi, nel proprio diario.


Oltrepassata Buonacquisto, sulla strada che sale verso Polino e Colle Bertone, dopo poche centinaia di metri si trova la chiesetta di San Venanzio, con annesso cimitero. Tralasciando la strada bianca che costeggia la chiesa (che conduce invece alla vecchia miniera di lignite), dieci metri oltre si prende la stradina che, a destra, costeggia la strada per Polino. Basta seguire per una mezz'oretta l'ampia strada bianca, fino ad arrivare ad un cancello, sul limitare dell'ampia zona di pascolo dei Casali di Mèlaci (secolare oggetto di contesa tra Buonacquisto e Polino). L'area, oggi abbandonata, mostra ancora i segni di un lungo insediamento, a partire dalle rovine di due grandi casali. Attraversato il pascolo, si sale seguendo le tracce, attraversando poi il bosco, fino a raggiungere il crinale, dove si trovano dei ruderi di un casolare e arriva un'altra sterrata, proveniente dalla strada per Polino, più a monte.


Elezioni 2012... Francia, Grecia, e impropri desiderata bersaniani

Grande soddisfazione per il risultato delle elezioni francesi, storiche. Non sarà per niente facile, e pericoloso creare nuovi miti, dai quali si rimane invariabilmente delusi, ma questa è oggettivamente la maggiore occasione che abbiamo, data la chiarezza con cui è stata espressa dai socialisti francesi, per svoltare decisamente rotta rispetto alle politiche espresse dal blocco FMI/Merkel/Monti/BCE/OCSE e compagnia, che già tanti e tali danni hanno già fatto (Grecia), e stanno facendo (Italia, Spagna, Portogallo).
E non si può non parlare ancora, data la concomitanza con le elezioni anche là, della Grecia. Poco da essere contenti del lusinghiero risultato delle sinistre elleniche. Ne emerge un quadro politico disastrato e ingovernabile, senza nessuna chiarezza per il futuro, e la possibilità di elezioni nuovamente tra un mese. Il neoliberismo europeo (chiamiamolo così, per sintesi) dopo avere distrutto l'economia greca, ne ha distrutto anche la democrazia, la politica, la possibilità di esprimere appieno la propria sovranità. Come finirà, desta molte preoccupazioni.
[Infine. Sinceramente, è molto ardito per Bersani cercare di mettere il cappello sulle elezioni francesi, o cercare di fare improbabili paragoni tra l'elezione di Hollande con il PD ("ha unito sinistra e centro"). Capisco che, probabilmente con sincerità, i desiderata siano quelli di "riprodurre" il quadro politico francese in Italia, e di avere il PSF e Hollande come modelli di riferimento, ma non si possono confondere il "come si vorrebbe essere", con ciò che si è (o soprattutto, si fa), ossia un partito con fortissimi condizionamenti moderati, che appoggia incondizionatamente il governo Monti e le sue politiche, radicalmente diverse e opposte su temi fondamentali da quelle sui cui i socialisti francesi - e il resto della sinistra francese - hanno fondato la loro vittoriosa campagna elettorale.]

30... mmh!

Beh, in questi ultimi anni ci si era scordati di una qual certa odiosità della Juventus (distratti dalla altrettanto pari odiosità di una certa Inter)... 
30... Mmh mmh de 'sta ceppa di... Italia paese dalla memoria cortissima, irrimediabilmente tendente al revisionismo, ma c'hanno da ringraziare la vittoria ai mondiali del 2006, che ha permesso di dare un sostanziale colpo di spugna, nella percezione collettiva, a quanto era accaduto.
Quanto è stata provvidenziale ieri notte la pioggia improvvisa su Piazza Tacito!

4 maggio 2012

Tris di Maggio! 3 Canta a Maggio

Immancabilmente, per la sesta volta consecutiva dal 2007, il Concertone di Piazza San Giovanni.
Dopo una grandissima edizione nel 2011, parere personale, concerto musicalmente parlando molto deludente. Nato male, con la scaletta definitiva materialmente annunciata a meno di 24 ore dall'inizio. E ok, se si vuole, dare largo spazio alla cosiddetta musica indie, c'è chi gli piace, però porca miseria, una buona metà dei cantanti e gruppi presenti non erano assolutamente adatti a quella piazza, serve musica che scaldi, che faccia saltare. A stringere veramente su, da salvare proprio i Sud Sound System, Mannarino, Caparezza e Subsonica. E parecchi invece del tutto insufficienti. 
Edizione appunto musicalmente piuttosto moscia, con un'eccessiva attenzione, e spreco di risorse, per la televisione: palchi sempre più faraonici, ma quasi invisibili visti da sotto, 'sta benedetta orchestra sinfonica, che c'entra come i cavoli a merenda, e mentre ad ascoltarla in tv c'ha avuto quasi un senso, dalla piazza era del tutto incomprensibile, non la si riusciva proprio a sentire, pause imbarazzanti da intervalli pubblicitari, conduttori che boh, senza lode e senza infamia, e infine tutto questo battage, prima del concerto, sulle "installazioni visuali", filmati del tutto irrilevanti.
Ma soprattutto, quello che veramente stride, per un concerto che si supporrebbe essere organizzato dai sindacati, per festeggiare la festa del Primo Maggio, la festa dei lavoratori, è stata l'assoluta asetticità, politica e sociale, di gran parte di questo concerto. In un momento così grave, con il lavoro stretto a tenaglia tra la crisi economica e l'inaudito attacco ai diritti fondamentali portato avanti in questi mesi, a partire dall'art. 18, battaglia simbolo, non si può lasciare scivolare via la cosa come se nulla fosse, senza dire nulla, salvo qualche battuta idiota e un po' di retorica sulle morti sul lavoro. Rimembrando i Gang al Primo Maggio 1991 (sciopero generale!)...
Ma tanto è. E, a parte la lunga pars destruens, è stata comunque una gran bella giornata e una bella festa, passata insieme a persone cui si vuole bene. E beh, la soddisfazione di vedere almeno tre bandiere rossoverdi della Ternana in Piazza San Giovanni, e un due tre sciarpe, è stata una gran bella soddisfazione!
Viva il Primo Maggio, viva i lavoratori (e forza Fere)!

3 maggio 2012

Tris di Maggio! 2 Canta il Maggio

Ok il Cantamaggio rinnovato, ma qui siamo amanti delle tradizione popolare.
E quindi. Un omaggio alla "antica usanza" di cantare il maggio.

Fora aprile e drentu maggio!

Quest'è un'usanza che ce l'emo tròa
Da ji' cantanno p'arcapezza' l'òa,
Ce l'emo fattu apposta 'stu viaggiu
Pe' da' la nòa ch'arriatu Maggiu!

"Con un bastoncino e me ci appoggio"

[stornelli tradizionali della zona del Ternano per cantare il maggio]

Con un bastoncino e me ci appoggio

porto la nova ch'è arrivato maggio

maggio se ne va a 'ste maritate

quand'è di maggiu so' rose fiorate

maggiu se ne va a 'ste vedovelle

quand'è di maggiu so' rosette belle

è arrivatu maggiu è primavera

ogni albero fiorito si prepara

ogni albero fiorito si prepara

e si prepara proprio questa sera

è arrivato maggio tutto fiorito

la moglie zompa sopre a lu marito

è arrivato maggio co' le foglie

e lu maritu zompa sopra la moglie

maggiu se ne va pe' 'sti stradoni

porta 'n canestru a coglie 'n po' de rosoni

maggiu se ne va a 'ste ragazzette

quelle de quindici anni e dieciasette
beata quella mamma e che l'ha fatte

beata quella mamma che l'ha fatte

l'ha fatte tanto belle ragazzette

tutto questo tempo ch'emo cantato

meriteremo un grosso pagamento

meriteremo un canestrino d'oa

che dentro ci ne fossero cinquecento

cinquecento ma saranno troppe

ma detecine qua tre o quattro coppie

e vado giù l'ortu e me cojo una rosa

prima saluto lu padro' de casa
e poi saluto la sua cara sposa

...cantato bene

ci rivedremo quest'anno che vene.

"Mese Marianu"

[Tradizionale e famosa canzone del Cantamaggio Ternano, scritta nel 1930 da Fulgenzio Proietti; nota anche come "Sopra li vetrarelli", o "Marì Marì"]

Sopra li vetrarelli,

De 'na casetta vecchia
Quanno ch'è 'na cert'ora
La luna ce sse specchia,

'Stu carru se 'ncammina

Versu 'lla finistruccia
Mentre le ripe buttono
'N'addore de' minduccia.

Ah, Marì, perché sornacchi

Mentre tuttu canta: Amore? (Amore?)
Ma che ciài drento lu core,
Ma che ciài se po' sapé?

Marì, Marì,

Tutt'è prufumu attornu: è arriatu Maggiu

Come po' fa a durmì c'hai 'n gran coraggiu...!
E venice a sindì
Marì, Marì!

Ma guarda 'mbò le stelle

Se quante ci ni stonno,
Ma sendi le cranocchie
Che cori se cche fonno?

'Stu carru se 'ncammina

Appena se fa scuru
Tu dormi come un cippu
De dietro a tistu muru.

Ah, Marì, perché sornacchi

Mentre tuttu canta: Amore? (Amore?)
Ma che ciài drento lu core,
Ma che ciài se po' sapé?

Marì, Marì,

Tutt'è prufumu attornu: è arriatu Maggiu

Come po' fa a durmì c'hai 'n gran coraggiu...!
E venice a sindì
Marì, Marì!

E' maggiu, e le farfalle

Vonno de fronna in fronna.
E' Maggiu, e mo' la sera
Se prega la Madonna.

Te fai pregà tu pura?

Ma lu Mese Marianu,
Marì se fa a li santi,
No a un core disumanu.

Ah, Marì, perché sornacchi

Mentre tuttu canta: Amore? (Amore?)
Ma che ciài drento lu core,
Ma che ciài se po' sapé?

Marì, Marì,

Tutt'è prufumu attornu: è arriatu Maggiu

Come po' fa a durmì c'hai 'n gran coraggiu...!
E venice a sindì
Marì, Marì!


Tris di Maggio! 1 Cantamaggio 2012

Il passaggio aprile/maggio è stato piuttosto impegnativo, ma per farsi perdonare si allestisce un'imperdibile tris di maggio con titoli ricercatamente stupidi.
Numero 1, il Cantamaggio Ternano, edizione 2012!
Oh, bello! Finalmente ci sono state delle buone idee, atte a rinnovare e rivivere la festa di Terni.
In particolare, gran bella serata la "notte bianca folk" di sabato 29 aprile, grazie anche al ponte, all'aria estiva e alle Fere in B. Una città in festa in pratica ininterrottamente da mercoledì scorso, con tutta Terni in giro per le strade cittadine.
In fondo, è  questo il significato che oggi, nel 2012, scomparso di fatto anche il ricordo delle origini contadine della festa, si può e si deve dare al Cantamaggio, una (o più) bella notte di festa, con un programma che non può limitarsi solo alla sfilata dei carri con canzoni (oggettivamente piuttosto tralasciabili) annesse, ma includere anche altro, come è stato fatto quest'anno, razionalizzando magari l'iniziativa con altre che si tengono nello stesso periodo, in grado non solo di essere un bel momento di festa, popolare, per i ternani, ma capace anche di diventare un'attrattiva di tipo turistico, quantomeno per le zone limitrofe (altro che Cioccolentino, e altre scemenze analoghe).

27 aprile 2012

Il compagno Antonio Gramsci, un pensiero a 75 anni dalla morte

A 75 anni dalla morte, il 27 aprile 1937, si vorrebbe scrivere un pensiero per Antonio Gramsci.
Chi è?
Il compagno Antonio Gramsci.
La conoscenza della sua figura è a spezzoni, frammentaria, per suggestioni. Mito fondativo del Comunismo Italiano. La sua statura di intellettuale, di livello internazionale, di cui francamente quasi nulla conosco. L'incontro tra il mondo contadino e il mondo delle fabbriche. Il suo ruolo negli anni di fuoco del movimento comunista internazionale, tra la morte di Lenin e l'avvento dello stalinismo. Il rapporto particolare con Togliatti. Il carcere, il "Per vent'anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare". Il suo nome legato alle formazioni partigiane, come la Brigata Garibaldina "Antonio Gramsci". 
In mancanza di altro, posso solo limitarmi a rendergli omaggio.

26 aprile 2012

Commemorazioni "istituzionali"

Commemorazione ufficiale del 25 aprile a Terni. Qual è il senso, il bisogno, di una celebrazione di "autorità", gente in divisa nelle prime file, gli immancabili "un ringraziamento e un saluto alle autorità civili, militari, e alle associazioni combattentistiche e d'arma", cui seguono frasi di circostanza e predicozzi su crisi economica e antipolitica? Senza quasi degnare d'una parola ciò per cui si sta lì, la Resistenza? Ma chi è deve stare in prima fila, chi è che festeggia, un qualche cavolo di ufficiale dei Carabinieri e della Finanza, o gli anziani partigiani, gli iscritti dell'ANPI, sparsi ai bordi della sala? Si festeggia e si commemora la Liberazione per 'ste scemenze, per omaggiare le "autorità civili e militari"? E anzi che il Vescovo non s'è fatto vedere, o  pure quelle religiose sarebbero state citate all'inizio.
Ma bene, benissimo hanno fatto a Roma, a non inoltrare inviti istituzionali; al di là del caso limite romano, con esponenti post-fascisti al governo, con legami strettissimi ancora oggi coi movimenti di estrema destra, questa è la strada da seguire, tocca ritrovarglielo un senso alla Liberazione, commemorazioni come quella ternana sono la via più veloce per renderla una ricorrenza del tutto sterile.

25 aprile 2012

Festa della Liberazione 2012 - e promozione delle Fere!

Oh beh, che dire, il 25 aprile 2012, con la promozione delle Fere in serie B, dopo 14 anni, ce lo ricorderemo a lungo.
Ma in primo luogo, sul finire della giornata, viva la Resistenza, e l'Italia libera e democratica che ne è nata.
Un pensiero ad Alfredo Filipponi "Pasquale", Svetozar "Toso" Lakovic, Dante Bartolini "Tito", Vasco Gigli "Ernesto", Riziero Rossi, Aroldo Procoli "Silla", Bruno Zenoni, Egisto Bartolucci "Gildo", Mario Filipponi, Bogdan Pesic "Bora", Armando Fossatelli "Gim", Saturno Di Giuli "Miro", Guglielmo Vannozzi, Antonio Bonanni "Luigino", Elbano Renzi, Vero Zagaglioni, Germinal Cimarelli, Emo Battisti, e tutti i partigiani e i patrioti della Brigata Garibaldina "Antonio Gramsci".

E una foto da Villa Carmine, frazione di Leonessa, dal luogo in cui vennero fucilati, il 3 aprile 1944, nel corso del grande rastrellamento, i partigiani Vailante Pitti, Settimio Ciambotti, Giuseppe Aquilini, Marcello Favola, Orietto Bonanni, Domenico Micozzi e Domenico Faggetti, con il sig. Domenico, testimone oculare dell'eccidio.

24 aprile 2012

Il primo turno delle presidenziali francesi 2012...

Al momento, facendo i dovuti scongiuri del caso, logica e immancabile soddisfazione per l'incoraggiante risultato dei socialisti e di Hollande al primo turno delle elezioni presidenziali francesi.
Che poi beh, rispetto al 2002, ballottaggio Chirac/Le Pen, e al 2007 con Ségolène Royal, tutto farebbe brodo, siamo diventati di bocca buona.
Ma soprattutto, il voto francese dà speranza, perché, quantomeno a parole, Hollande e il PSF danno l'impressione finalmente di averci le idee piuttosto chiare, specie sulla necessità impellente di agire e di cambiare radicalmente politiche a livello europeo prima di tutto. Che se no non se ne scappa dalla crisi, e settimana dopo settimana proseguiamo ad attuare politiche suicide, recessive e regressive, come quelle che tanto alacremente stanno propinando in Italia.
Ed è importante che sia il PSF a rendersene conto, che oggettivamente i partiti del PSE devono fare profonda autocritica, che alla fine sono stati (siamo stati, mi ci metto anch'io, come militante dei Democratici di Sinistra) complici e succubi della deformazione in senso iperliberista dell'Unione Europea.
Ci sarebbe da commentare anche come è curioso il PD bersaniano, pochi giorni dopo aver fatto passare senza verbo proferire il pareggio di bilancio in Costituzione, che sembra quasi volere rivendicare il risultato di Hollande - convinto sostenitore invece di politiche all'antitesi di quelle del governo Monti, con posizioni che di fatto sono quasi fin troppo radicali anche rispetto all'azione di un partito come SEL, ma vabbe', alla fine è sempre la solita contraddizione ontologica.

23 aprile 2012

Tutti al cinematografo; ep. 29

[NdA: post scritto più di quattro mesi fa... com'è che era sfuggito alla pubblicazione??]
Dopo tanto -troppo- tempo, si rimette mano all'amata seppur notoriamente veltroniana rubrica "Tutti al cinematografo", per recensire un film che, in realtà, ancora neanche s'è visto.
Ma scoprire che Samuel Jackson ha fatto un film che si intitola "Il lamento del serpente nero", Black Snake Moan, oh beh, lui, l'indiscusso eroe socialista dal mamba nero di "Snakes on a plane", e sentirlo cantare pure questo Black Snake Moan Blues, giustifica un'ammirata recensione a prescindere.

E ogni cosa è più calda giù nel Sud!
 

PS, dopo la visione: film che merita, splendida ambientazione, splendida musica, e particolare storia, pienamente southern. Videndum!

20 aprile 2012

Le polemiche sugli autovelox a Terni

A Terni è svariati mesi, dalla loro installazione, in Via Alfonsine e Viale dello Stadio, che tiene banco la polemica sugli autovelox.
A stringere però su, al di là di tante chiacchiere, dichiarazioni, richieste di annullamento e ricorsi, le cose sono poche e chiare.
- A tutti, a me in primis, è chiaro che diano fastidio, sono due vie oggettivamente di scorrimento, in cui è facile, specie se le condizioni di traffico lo consentono, che si viaggi, in sicurezza, un po' sopra il limite dei 50 km/h. Innalzare direttamente il limite di velocità (così come in tante altre strade della zona, dalla Valnerina al raccordo Terni-Orte), sarebbe cosa buona e giusta.
- Altrettanto chiaro è che, indubbiamente, le esigenze del Comune di fare un po' di cassa siano motivazioni di pari importanza, anzi superiore, rispetto ai proclamati fini di sicurezza.
- E sì, di sicuro non sono particolarmente ben visibili, a causa degli alberi a bordo delle carreggiate.
Però.
- Stanti le enormi difficoltà di bilancio del Comune di Terni, colpito come tutte le amministrazioni locali da tagli dei finanziamenti pesantissimi, che si riflettono in aumenti delle tasse locali e tagli ai servizi, i 3? 6? milioni di euro ricavati dalle multe sono oggettivamente una piccola boccata di ossigeno indispensabile, ai quali è irragionevole credere possa o voglia rinunciare
- Infine poi, in merito anche a quello che pare sarà l'oggetto dei ricorsi collettivi al giudice di pace: o le strade in questione sono da considerarsi urbane principali, di scorrimento, di quelle con potenziale limite a 70 km/h, per cui è pienamente legittimo l'utilizzo degli autovelox, oppure, se sono strade di quartiere con limite a 50 km/h, andando sopra il limite di tolleranza del 10%, oltre i 55 km/h, violi il codice della strada, e c'è poco da lamentarsi se ti si fa una multa. Delle due l'una.

C'è poco da chiacchierare: si può discutere dell'adeguatezza dei limiti di velocità, sulla "giustezza" della multa, ma ti viene fatta è perché, di poco o di tanto, hai comunque violato il codice della strada.
E tutte le polemiche che si stanno continuando a fare, i manifesti del PDL (accuse di "affamare i ternani"... dimostrando una volta di più la pochezza degli esponenti del centrodestra ternano), i caroselli, le dichiarazioni del solito Bartoli, il caso della "povera" disoccupata che avrebbe preso 24 multe, che poverina avrebbe scoperto solo a marzo l'esistenza degli autovelox (brava cogliona, già l'ignorantia legis non excusat, figuriamoci la stupidità, come se non se ne fosse mai parlato fino a marzo...), i cartelli di "Terni città degli autovelox" (quando ci sono città italiane, si vedano i viali fiorentini, letteralmente costellati di autovelox, altro che i due unici presenti a Terni), il quanto sarebbero più utili e belli speedcheck e dossi (personalmente, che a Terni non mancano, li ritrovo assai più fastidiosi di una singola postazione fissa) stanno diventando altamente stucchevoli. Che Terni di problemi ce ne ha, parecchi, e il fatto che la gente non sia capace di andare entro i limiti di velocità su due vie francamente non è uno di questi.

Nuova interfaccia di Blogger

Sarà che uno è tendenzialmente conservatore sulle novità, e per i cambi di layout sul web in modo particolare, ma la nuova interfaccia Blogger non mi convince affatto.
Cuscì, tanto per prende una posizione non richiesta.

18 aprile 2012

Il Governo trema di fronte a Lollo!

Sulla tassazione delle borse di studio degli specializzandi, è bastati che scendessero in piazza Lollo, Mari, Michelle e Silvia, che il Governo ha tremato, e ha fatto marcia indietro. E sono riusciti in ciò in cui nessuno finora (o meglio, qualcuno -i soliti noti si direbbe- sì) era riuscito.
Peso.
E qui che si osava pure prenderlo in giro, a Gaggino.

17 aprile 2012

La Costituzione violentata, il pareggio di bilancio è legge: VERGOGNA!

La Costituzione Italiana è stata violentata, con l'introduzione del pareggio di bilancio, rendendo norma costituzionale un principio ideologico, iperliberista e dannoso, che blinda ogni politica economica sovrana.
Nel disinteresse e nella disinformazione generale, e a maggioranza qualificata, ben oltre i 2/3, così da rendere impossibile il ricorso al referendum confermativo. Vergogna a tutti i partiti che ne sono responsabili, in primo luogo il Partito Democratico, che ha votato compattamente a favore.
E che fine hanno fatto tutti i movimenti, i "Salviamo la Costituzione", Libertà e Giustizia, i girotondini, le campagne dei post-it? Il "radicalismo azionista", se così possiamo definirlo, antiberlusconiano, che ha plasmato largamente e in profondità l'identità della sinistra e del centrosinistra in questi anni, mostra oggi tutti i suoi limiti e vizi.

16 aprile 2012

Prendendo atto del fallimento odierno dell'opposizione all'abrogazione dell'art. 18

Qualche tempo si fa si esprimeva l'auspicio che la battaglia per l'art. 18 potesse essere non solo una trincea irrinunciabile, ma anzi invece un punto di ripartenza, di avanzamento, di opposizione a questo governo e di costruzione di un'alternativa.
Al momento, si deve purtroppo constatare che nulla di tutto ciò sta avvenendo. Col contentino della possibilità del reintegro nel caso di licenziamento privo di giusta causa per motivo economico palesemente insussistente (per dirla secondo la parafrasi dello stesso Monti, "il reintegro è riferito a fattispecie estreme ed improbabili"), il PD ha messo a tacere ogni polemica interna ed esterna, rivendicando anzi la "riforma", e lo stesso dicasi dei sindacati. La stessa CGIL pare inerte, riducendosi a prendere atto di rapporti di forza probabilmente sfavorevoli, cercando al più di salvare il salvabile, e finendo così per dare carta bianca a una riforma dannosa e inaccettabile sotto quasi ogni profilo, non solo l'abrogazione dell'art. 18. 
Purtroppo, è da prendere atto dell'inadeguatezza della CGIL di Susanna Camusso di svolgere un ruolo paragonabile a quello che, provvidenzialmente, ha svolto negli ultimi anni in molte battaglie. Tant'è che gli unici strepiti che si sentono sulla riforma del mercato del lavoro sono quelli della destra e dei falchi delle associazioni imprenditoriali, che vogliono una norma ancora più reazionaria ed estremista.
I media ci mettono del loro, adesso al centro dell'attenzione ci sono solo la polemica antipartitica, gli scandali, l'abolizione del finanziamento pubblico. E Monti e il suo governo continuano imperterriti, insieme a gran parte dell'Europa, a percorrere il loro (nostro) percorso suicida.

13 aprile 2012

Dove andrà l'elettorato "contiguo" della Lega?

Parlando un po' di politica...
Tra i vari scandali, veri pompati penalmente rilevanti o meno di queste settimane, il caso Lega Nord è evidentemente quello da seguire con più attenzione, dovendo poiché portare -e già ha portato-, a novità politicamente rilevanti (contrariamente a quanto, al momento, è successo con lo scandalo Lusi-Margherita). Non tanto nella cd. base leghista, quella dei raduni, di Bergamo come Pontida: sinceramente, in questi 20 anni non ha mai dato prova di particolare spirito critico, accontentandosi di slogan e retorica becera, di fronte a risultati politicamente deficitari e fallimentari, e che oggi mostra di credere agli strilli di complotti meridionali ai danni della Lega. L'impatto dello scandalo si dovrebbe poter verificare invece sulle larghe fasce di elettorato più "contiguo", che in questi anni hanno votato Lega, dopo il suo sdoganamento nazionale, permettendole di radicarsi anche in territori tradizionalmente diversi e ostili (come l'Emilia Romagna, o anche la stessa Umbria). Che faranno, cosa voteranno (se voteranno), è la domanda che ora si pone.