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9 luglio 2012

Siamo ancora in tempo, l'estate ancora è lunga

Già di per suo, oggettivamente, il caldo estivo saprebbe essere abbastanza irritante.
In più, quest'anno ci è presa di dargli nomi idioti mitologicizzanti.
E' solo il 9 luglio, l'estate ancora è lunga, siamo ancora in tempo per fermarci.

2 luglio 2012

Euro(beer) 2012! Triste solitario y final

E' stata un'umiliazione pesantissima questo 4 a 0 dalla Spagna.
Però, gli oscuri presagi c'erano tutti, il pomeriggio precedente al Todis la birra spagnola era finita, e si era dovuti ripiegare (con infausti esiti) sulla sangria.
Ma soprattutto su, semo sinceri, che gusto ci sarebbe stato a festeggiare con la fontana di Piazza Tacito vuota senza acqua? Quasi quasi meglio così!
Menzione speciale, ai birrocchioni che, terminata la partita, su le casse delle auto modificate, e giù a fare discoteca in Piazza Tacito per un'ora e mezza.

28 giugno 2012

Euro(beer) 2012! Problemi di formazione (è finale!)

Il metodo, evidentemente, sta funzionando alla grande.
E' finale!
Dubbio di formazione, però, contro la Spagna. San Miguel o similarie, o sangria?

21 giugno 2012

Manifesti romani!

Ooohh!!! Vuoi mettere un bel Cupolone vaticano come manifesto della Festa del PD di Roma di quest'anno (ndr: mi rifiuto ormai di dargli il nome de l'Unità), rispetto a quello squallido e sessista dell'anno scorso, quello con le gambe di una donna in gonna (buuu vergognia!!)?? Ora sì che ci siamo! Daje Roma che ce la fai!

19 giugno 2012

Il voto greco

Delusione certamente per l'esito finale delle elezioni in Grecia, per la vittoria di Nea Demokratia -paradossale, viste le pesantissime responsabilità del disastro attuale-, che consente ad una certa Unione Europea di proseguire, con molti altri paese, Italia in prima fila, sulla strada suicida che sta scientificamente perseguendo.
E rabbia per certi "condizionamenti esterni", e l'atteggiamento di larga parte dei media, anche "progressisti", che hanno contribuito a propagandare certe scelte come ineluttabili, inevitabili.
Ma c'è anche speranza, che il risultato di Syriza e delle sinistre è eccezionale, e dimostra, specie in questa specifica fase storica, che esiste ed è realizzabile l'obiettivo di una sinistra radicale realmente di alternativa, non solo a parole, o negoziando sui principi. Si può e si deve fare anche in Italia: chi vuol capire, a sinistra, capisca.

18 giugno 2012

Com'è che in Italia oggi siamo arrivati a questa situazione? - 2

Mario Adinolfi, dopo molte polemiche, come primo dei non in lista delle liste del PD della Regione Lazio, entra in Parlamento, subentrando al neosindaco di Civitavecchia (e annuncia: "Sosterrò Elsa Fornero e chiederò la legalizzazione del Poker Live").
Mario Adinolfi. Tra le tante cose, indimenticato candidato alle primarie del PD veltroniano del 2007... 5 anni sono già passati, tempi spensierati!
Si ribadisce, e poi ci si chiede com'è che in Italia oggi siamo arrivati a questa situazione.

Com'è che in Italia oggi siamo arrivati a questa situazione? - 1

1999-2012, da Laetitia Casta a Roberto Saviano. 
Ci sarà o no qualche problema?
E poi ci si chiede com'è che in Italia oggi siamo arrivati a questa situazione.

16 giugno 2012

"Manifestazione" dei commercianti ternani...

L'avere trasformato Piazza della Repubblica alle 11 di mattina di sabato in un parcheggio selvaggio "causa manifestazione" è indice sintomatico della mentalità di certi commercianti ternani.

Di contorno, grandi parcheggi sotteranei vuoti a 200 m di distanza, molte di queste macchine prive di qualsiasi permesso, altre che risalivano contromano Via Garibaldi... e vabbe', ma tanto se il commercio è in crisi mica è perché c'è crisi economica generalizzata, e troppi negozi vendono solo - a caro prezzo - il superfluo, gli affitti sono alti, e non fanno altro che aprire nuovi centri commerciali e a trasferirsi lì, è colpa del Comune e della ZTL...

13 giugno 2012

Nuovi speed-check a Terni

Notizia del giorno, l'installazione di una ventina di nuovi speed-check a Terni.
Ok che, come detto in precedenti occasioni, in un anno e mezzo dalla collocazione dei primi, a Campomicciolo e Viale Trento, non dovrebbe mai esservi stato collocato dentro un autovelox, però sinceramente, per chi percorre frequentemente quelle vie, specie la sera, sono ben più fastidiosi dei due autovelox, che tante polemiche hanno creato: gente che inchioda, auto che percorrono 2 km di strada a 40 km/h etc.
Mo' però, appunto a proposito di autovelox, curioso di sentire che avranno da dire coloro che in questi mesi non hanno fatto altro che strepitare contro gli autovelox, il Comune e le multe, cercando di giustificare la pretesa di vedersi annullate multe elevategli per la loro incapacità di ricordarsi la posizione di due autovelox e di rallentare al di sotto i 56 km/h in quei due tratti di strada, in nome della sicurezza e del "ci vorrebbe ben altro" (secondo loro appunto, speed-check e addirittura dossi).

12 giugno 2012

Alla riscoperta dei rifugi antiaerei di Terni

Ha fatto proprio piacere vedere come l'altro giorno, sabato 9 giugno, sia riuscita bene l'iniziativa "Terni 1944 - Storie di guerra, Resistenza, Liberazione", promossa dai Pipistrelli del CAI di Terni, Blob Lgc, l'ISUC e altri soggetti, alla riscoperta del passato prossimo di Terni, con la visita di due rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale, nella rupe sotto Voc. S. Maria Maddalena e sotto Palazzo Carrara.
Stante il successo di pubblico, per chi è interessato ecco l'articolo comparso qualche anno fa su Ingenium, la rivista dell'Ordine degli Ingegneri di Terni, che riproduce le circolari amministrative e l'elenco e le posizioni dei rifugi antiaerei di Terni.
E un'altra curiosità: su una delle due torrette della Fabbrica d'Armi, è ancora ben visibile e posizionata in loco una delle sirene antiaeree dell'epoca.

1 giugno 2012

Il Giro all'arrivo! - Ed. 2012

Sinceramente, questo del 2012 non è stato "un gran bel Giro". Ha appassionato poco, molti pochi spunti interessanti. E in pratica s'è dovuto arrivare agli ultimi tre giorni per vedere veramente un po' di movimento.
Il percorso in sé non sarebbe stato malaccio, non il migliore dei Giri, salite globalmente non mostruose, ma per chi aveva gambe e voglia di fare la differenza le possibilità ci sarebbero state senza problemi. Ecco, quella che è mancata forse è stata la cronoscalata, che con la corsa di quest'anno avrebbe obbligato i corridori di punta a scoprirsi di più. Era bella la tappa marchigiana, tutta saliscendi, anche se non è stata in alcun modo sfruttata. E, paesaggisticamente parlando, l'attraversamento del Ternano/Amerino. Ma soprattutto però, il maggiore difetto del percorso è stato quello di concentrare eccessivamente le giornate con le salite più impegnative negli ultimissimi giorni, mentre la settimana intermedia è stata globalmente quella più noiosa, praticamente di mero trasferimento. E ciò si  è visto nella gestione della corsa da parte dei corridori di classifica, tutti a controllarsi a vicenda, tutti raccolti fino alla fine nell'arco di nemmeno due minuti, tutti sempre in gruppo fino a 500 m dal traguardo.
I corridori cosiddetti big non si può dire, appunto, abbiano entusiasmato. Hesjedal per carità, complimenti, specie per la tenacia nei momenti chiave, ma ha fatto la differenza nelle cronometro iniziali e finali, all'attacco praticamente mai. Rodriguez forse, per media di gara, poteva meritare maggiormente la vittoria finale, ma anche lui la maglia rosa era riuscita a conquistarsela quasi unicamente con gli abbuoni , con gli scatti all'ultimo km: comunque gli si rende merito, i suoi cambi di ritmo (molto bella la rimonta sullo Stelvio) sono stati praticamente gli unici. E contento che abbia soffiato la maglia della classifica a punti a Cavendish. Ecco invece, De Gendt, scoperto alla penultima tappa, tra il Mortirolo e lo Stelvio, avrebbe dato gusto se fosse riuscito nell'impresa di vincere il Giro. Terzo posto pienamente meritato. La sua azione, di corridore che si reputava fuori classifica, con l'attacco sullo Stelvio, è stata l'unica vera, bella azione, realmente emozionante, di questo Giro d'Italia, dopo giorni passati tra gli altri corridori, anche sui passi più impegnativi, in scattini, test, volate solo sul traguardo.
Gli italiani hanno deluso. Scarponi boh, mai convinto più che tanto, e Cunego non lo si capisce, da anni: volendo ha fatto un discreto Giro, ma il senso della sua corsa è stato abbastanza misteriosa. Dispiace per Ivan Basso: l'impressione è che, purtroppo, ormai l'età cominci a farsi sentire, le gambe non sono più quelle anche di due anni fa. Comunque, estremamente dignitoso, quello che poteva fare l'ha fatto, anche se, col senno del poi, il controllo totale della corsa da parte della Liquigas per tutto il Giro non è stata la migliore delle idee, tenendo bloccata la gara e finendo per avvantaggiare corridori con squadre più deboli. Vediamo che fa al Tour Nibali, e come cresceranno i vari Rabottini, Caruso, Pozzovivo: al momento però, l'Italia non pare proprio in grado di offrire ciclisti ai massimi livelli.
Altre cose sparse: il Processo alla Tappa non è piaciuto, Alessandra De Stefano tira molto poco. Non si capisce il perché dell'esilio dagli orari caldi di Gigi Sgarbozza, così come l'avere eliminato le ricognizioni di Cassani, sostituite in modo molto indegno.
All'anno prossimo.

24 maggio 2012

Una cosa bella di questo Giro d'Italia? Basta con le bandiere leghiste agli arrivi!

Una cosa bella di questo Giro d'Italia? Che finalmente agli arrivi di tappa, anche in quelli come quello odierno di Vedelago, provincia di Treviso, non tocca più sorbirsi le bandiere leghiste in primo piano.

NDR: oh, che, per capirci, Vedelago è un comune dove alla Regionali del 2010 la Lega Nord era arrivata al 55,82%!

Assi! o, de il Monti catulliano

Titolo di Repubblica online:


Asse Monti-Hollande insomma per Repubblica, dopo i vari assi con Merkel, Obama, Sarkozy, Rajoy etc, e i rispettivi paesi e capitali. 
Caspita Marietto. Più amico di tutti che nemico di qualcuno.

[che poi, a me pareva che 'sta frase ultima fosse di Catullo riferita a illa Lesbia, Lesbia illa, e dava piacere immaginarsi un Mario Monti catulliano, ma boh, da una verifica pare la citazione sia spuria]

23 maggio 2012

La Ternana in Serie B... grazie.


A mente più o meno fredda, a quattro settimane da questo storico 25 aprile 2012, finito il campionato, finite tutte le partite, finiti i festeggiamenti, qualche parola in più sulla promozione della Ternana in Serie B, anche se le idee ancora mica si sono schiarite del tutto. Che per tutto il campionato poi, un po' quasi per scaramanzia, s'era scelto di non scrivere nulla sul tema su questo blog.
Anzitutto, ricordare cosa c'è stato prima di quest'anno. Dopo le due promozioni di fila, negli anni 1996/'97-1997-'98, con Del Neri, dalla C2 alla Serie B, tredici anni di pochissime soddisfazioni e molte delusioni, la retrocessione in C1 (anzi, le retrocessioni, da ricordare il ripescaggio nel 2002), e soprattutto gli ultimi anni, con una squadra pressoché allo sbando e una città profondamente disamorata e disillusa della propria squadra. Fino a raggiungere il fondo proprio un anno fa, con una vergognosa retrocessione all'ultima giornata e all'ultimo spareggio. 
Così che, quando la Ternana è stata ripescata a seguito dello scandalo scommesse, beh, in città nessuno ci avrebbe puntato nulla su un cambiamento, e la notizia è scivolata via quasi inosservata. E invece.
E invece... L'arrivo di Domenico Toscano in panchina, una squadra ricostruita ex novo, una nuova mentalità... E dopo tanti anni, sono tornate le Fere. E che Fere. Dopo poche partite, già si è sentito che le cose stavano girando in modo differente, proprio lo si è percepito. Ed è salito un entusiasmo che chissà da quanti anni che mancava. Un grandissimo campionato, il titolo di campione d'inverno a dicembre, la Ternana sempre in testa al girone, riuscendo a resistere e a reagire anche nei momenti di crisi. Fino al 25 aprile 2012... quando, un po' a sorpresa, la Ternana in anticipo è riuscita a vincere matematicamente il campionato, conquistando la promozione in Serie B.
Stamo fori de capoccia...
Porca miseria se ce stamo! Terni, tutti noi ternani, veramente ce semo impaciti. Un'emozione in piazza, il 25 aprile, indescrivibile. Una festa di popolo, entusiasmo, la città coperta di rosso e di verde, caroselli e bandiere in piazza per giorni. I festeggiamenti organizzati nei rioni, nei bar, le canzoni, i cori. Bandiere rossoverdi in giro per l'Italia, al Primo Maggio in Piazza San Giovanni, sulle strade del Giro. Troppo tempo era passato dal 1998, 14 anni, eravamo bardascetti proprio all'epoca. Per carità, era scontata la festa, la gioia, ma non a questo livello, con questa intensità. 


Suggestioni: bentornati in California, Dianda Carcuro, chi me l'avrebbe date mai gioie che valgono una vita, Dale Ternana, stamo fori de capoccia alé, il pullman dei giocatori che avanza a passo d'uomo, accompagnato da centinaia di tifosi, lungo Via Battisti, col sole che tramonta alle spalle, il Liberati per LiBeri Festeggiamo.
Per tanto tempo ci ricorderemo di questi giorni, di questa promozione in Serie B. Che magari pare stupido, ma probabilmente per la città di Terni la possiamo considerare tra le pochissime cose buone di un anno così difficile.
Intanto, un grazie di cuore a chi c'ha regalato queste gioie e queste emozioni, grazie a Mimmo Toscano, e a tutti i giocatori delle Fere.

22 maggio 2012

Una volta di più, il Diavolo al Giro d'Italia! Falzes! (e sul Giau!)

E daje! Il Diavolo sulle strade del Giro, una volta di più, all'arrivo a Falzes/Pflazen della 16esima tappa del Giro d'Italia!
[fortuna che je dà lui un po' de pepe a 'sto giro... e domani lo vogliamo rivedere sul Giau, come 5 anni fa!

AGGIORNAMENTO DEL 23/05/12: E infatti rieccolo il Diavolo, sugli ultimi tornanti verso il Passo Giau, con Basso e Rodriguez!

 

18 maggio 2012

Mistero a Città di Castello!


Un fantasma nella biblioteca di Città di Castello!

Mi sa tocca cominciare a prestare maggiore attenzione a "Mistero".

Chissà cosa ha spinto lu poro Bossari (per non parlare di Berry - o di Enrico Ruggeri) a passare a questa roba, dopo una quasi onorata carriera tra tette e culi di "Fuego" e dintorni.

17 maggio 2012

Decima tappa del Giro, Civitavecchia-Assisi! E un commento a metà del Giro d'Italia

15 Maggio 2012, decima tappa del Giro d'Italia, Civitavecchia-Assisi: ma quant'è stato bello il Giro mentre passava sulle colline tra Amelia e Acquasparta, con i monti di Terni sullo sfondo (e con tanto di bandiere rossoverdi lungo la strada sulle curve)?
Ciò detto, un bilancio a metà giro. Il percorso è interessante, e sulla carta l'ultima settimana dovrebbe poter dare spettacolo. La partenza addirittura in Danimarca non c'aveva proprio particolarmente senso; belle particolarmente, anche se potevano dare di più, il tris di tappe tra le Marche, l'Abruzzo e la Campania. Unico neo, ma è molto una costante negli ultimi anni, la mancanza di particolare iniziativa, salvo qualche isolato sprazzo nei finali, dei vari big; vabbe', a maggior ragione, si spera che sia stimolo per darsi tutti una bella svegliata in montagna. E comunque, daje Basso!
Ah sì, Raisport (i commentatori della Gazzetta, dopo aver irriso il Diavolo, hanno chiuso con me): ma come si può ignorare sistematicamente, al TGiro e al Processo, il mitico Sgarbozza? Bah! E altra carenza, le ricognizioni di tappa: presentazioni assolutamente sommarie, superficiali e poco chiare, molto meglio quelle del buon vecchio Cassani.

14 maggio 2012

Madre di tutte le preoccupazioni...

Al netto delle stronzate della Cancellieri (che per carità, attenzione tocca farla, e molta, ma dichiarazioni come queste sono, precise, strategia della tensione, volere scientemente generare allarmismo per distogliere l'attenzione dai risultati sempre più insoddisfacenti dell'azione del governo e, sì, imbrigliare il dissenso), se vogliamo parlare di "madre di tutte le preoccupazioni", ci sarebbe da parlare di Israele, e dell'Iran.
Di Israele e della Palestina, di fatto, ce ne siamo scordati tutti. E' sconfortante pensare a come stanno passando anni su anni, senza che si faccia un passo che sia uno verso una qualche forma di risoluzione della questione palestinese. Anzi, anno dopo anno, mese dopo mese, la situazione diventa sempre più grave, con l'espansione senza freni delle colonie israeliane, e la quasi impossibilità ormai di potere anche immaginare uno stato palestinese unito, indipendente, e territorialmente integro. La situazione si può sbloccare solo se gli israeliani lo vogliono, ma con la destra di Netanyahu e degli ortodossi al potere, oggettivamente non pare proprio che ciò potrà avvenire. 
Che soprattutto, l'interesse vero del governo israeliano, dalle non molte notizie che arrivano in Italia, è oggi tutt'altro, è l'Iran. Si stanno rincorrendo con sempre più frequenza le notizie riguardo una probabile azione militare israeliana contro l'Iran a breve/medio termine, da ultimo l'annuncio, inaspettato, della formazione di un governo di unità nazionale, con larghissima maggioranza alla Knesset, tra le destre del Likud e degli ortodossi e Kadima. Pare di ritornare al 2002, quando negli Stati Uniti era ormai certa la guerra contro l'Iraq, e in Europa traccheggiavamo, la faranno, non lo faranno, no sì boh forse. Solo che stavolta, mentre gli israeliani stanno preparando una guerra contro l'Iran, dagli effetti e della ripercussioni potenzialmente disastrosi, probabilmente già per l'autunno, tra 4/5 mesi, e in Europa e negli Stati Uniti non è che semplicemente lo consideriamo improbabile, ma non ce ne stiamo curando e pare non importarci proprio nulla.

9 maggio 2012

Den' Pobedy, Giorno della Vittoria 2012

Den' Pobedy, 9 maggio, Giorno della Vittoria...
Un pensiero e un ringraziamento alle decine di milioni di persone (civili, soldati, partigiani) che hanno lottato e sono morte contro il nazifascismo, sperando che, dopo tutti questi anni, il loro sacrificio non sia vano, come alle volte quasi appare.

8 maggio 2012

Commento tecnico ai carri di maggio 2012

Prima di passare ad altri e ben più dolorosi argomenti, stante la contestazione avvenuta sabato al momento delle premiazioni, ponderato parere e commenti tecnici sui carri di maggio 2012.
Il vincitore è stato quello di Vallantica. Ma dai, chi l'avrebbe pensato? Un enorme drago, con uno scudetto rossoverde sulla zampa. Abbastanza molto scontata la sua vittoria, visto i caratteri proprio sciovinistici del carro.
Secondo posto al carro di Città Giardino. Quello a pedali. Ok, mo' la politica lasciamola da parte, l'idea in sé per sé del carro a pedali è simpatica, ma il carro oggettivamente in sé faceva proprio caca', un'intelaiatura coperta di tela bianca. Secondo posto? Bah bah.
Terzo posto degli arronesi, col lumacone con l'elfo. Molto tradizionale, ben fatto, ma come idea niente di particolare. Ah sì, i due dietro che cantavano erano abbastanza simpatici.
Gli altri. La Valserra ha realizzato un castellotto (molto bruttino), con davanti una carrozza trainata da farfalle semoventi (le farfalle idee non male). Nel complesso, non troppo sensato e bruttoccio.
Arci Fiaiola Europa '98, un carro trainato da un ciuchino, ma guidato da un altro ciuchino. Niente di particolarmente elaborato, ma non dispiaceva.
Polymer-Sabbione, che in specie pare si siano arrabbiati. Strano e un po' inquietante, una sorta di grosso ragnone, maschere che giravano attorno a degli specchi... boh! Quantomeno era colorato.
IPSIA. Beh! L'arborittu ce stea! Maggiaiolo.
Soprattutto però, si sentiva la mancanza del carro di Riacciu, quello dell'Arci Fiaiola, nonostante la buona volontà, non era all'altezza.
Insomma, livello dei carri complessivamente bassino, ma non bisogna dimenticare che, nel Cantamaggio ternano, il carro è uno strumento, non un fine, e quest'anno, come detto, è stata una buona edizione del Cantamaggio, sopra la media.