In meno di 24 ore, concerto degli Altoforno per la promozione in B e Ceri (seppur mezzani) a Gubbio... altro?!? Sto!
20 maggio 2012
18 maggio 2012
Mistero a Città di Castello!
Un fantasma nella biblioteca di Città di Castello!
Mi sa tocca cominciare a prestare maggiore attenzione a "Mistero".
Chissà cosa ha spinto lu poro Bossari (per non parlare di Berry - o di Enrico Ruggeri) a passare a questa roba, dopo una quasi onorata carriera tra tette e culi di "Fuego" e dintorni.
17 maggio 2012
Decima tappa del Giro, Civitavecchia-Assisi! E un commento a metà del Giro d'Italia
15 Maggio 2012, decima tappa del Giro d'Italia, Civitavecchia-Assisi: ma quant'è stato bello il Giro mentre passava sulle colline tra Amelia e Acquasparta, con i monti di Terni sullo sfondo (e con tanto di bandiere rossoverdi lungo la strada sulle curve)?
Ciò detto, un bilancio a metà giro. Il percorso è interessante, e sulla carta l'ultima settimana dovrebbe poter dare spettacolo. La partenza addirittura in Danimarca non c'aveva proprio particolarmente senso; belle particolarmente, anche se potevano dare di più, il tris di tappe tra le Marche, l'Abruzzo e la Campania. Unico neo, ma è molto una costante negli ultimi anni, la mancanza di particolare iniziativa, salvo qualche isolato sprazzo nei finali, dei vari big; vabbe', a maggior ragione, si spera che sia stimolo per darsi tutti una bella svegliata in montagna. E comunque, daje Basso!
Ah sì, Raisport (i commentatori della Gazzetta, dopo aver irriso il Diavolo, hanno chiuso con me): ma come si può ignorare sistematicamente, al TGiro e al Processo, il mitico Sgarbozza? Bah! E altra carenza, le ricognizioni di tappa: presentazioni assolutamente sommarie, superficiali e poco chiare, molto meglio quelle del buon vecchio Cassani.
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15 maggio 2012
15 maggio, Giro d'Italia e Ceri... ma come si può?!?
Insomma, alle 15.00 ad Amelia per il passaggio del Giro, poi via, per arrivare alle 16.00 alla Sella di Viepri, e quindi al volo ad Assisi per l'arrivo, alle 17.00. Quindi di nuovo in macchina, arrivare a Gubbio, in tempo per le birate in piazza, o quantomeno l'arrivo dei Ceri al Monte Ingino, al santuario di Sant'Ubaldo. Quindi festa festa fino all'una, dormire a Perugia, treno al mattino presto di domani e poi al lavoro. Se po' fa'?
Porca miseria, la giornata più bella in Umbria, Giro d'Italia e Corsa dei Ceri, e doversene stare seduti alla scrivania tutto il giorno.
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14 maggio 2012
Madre di tutte le preoccupazioni...
Al netto delle stronzate della Cancellieri (che per carità, attenzione tocca farla, e molta, ma dichiarazioni come queste sono, precise, strategia della tensione, volere scientemente generare allarmismo per distogliere l'attenzione dai risultati sempre più insoddisfacenti dell'azione del governo e, sì, imbrigliare il dissenso), se vogliamo parlare di "madre di tutte le preoccupazioni", ci sarebbe da parlare di Israele, e dell'Iran.
Di Israele e della Palestina, di fatto, ce ne siamo scordati tutti. E' sconfortante pensare a come stanno passando anni su anni, senza che si faccia un passo che sia uno verso una qualche forma di risoluzione della questione palestinese. Anzi, anno dopo anno, mese dopo mese, la situazione diventa sempre più grave, con l'espansione senza freni delle colonie israeliane, e la quasi impossibilità ormai di potere anche immaginare uno stato palestinese unito, indipendente, e territorialmente integro. La situazione si può sbloccare solo se gli israeliani lo vogliono, ma con la destra di Netanyahu e degli ortodossi al potere, oggettivamente non pare proprio che ciò potrà avvenire.
Che soprattutto, l'interesse vero del governo israeliano, dalle non molte notizie che arrivano in Italia, è oggi tutt'altro, è l'Iran. Si stanno rincorrendo con sempre più frequenza le notizie riguardo una probabile azione militare israeliana contro l'Iran a breve/medio termine, da ultimo l'annuncio, inaspettato, della formazione di un governo di unità nazionale, con larghissima maggioranza alla Knesset, tra le destre del Likud e degli ortodossi e Kadima. Pare di ritornare al 2002, quando negli Stati Uniti era ormai certa la guerra contro l'Iraq, e in Europa traccheggiavamo, la faranno, non lo faranno, no sì boh forse. Solo che stavolta, mentre gli israeliani stanno preparando una guerra contro l'Iran, dagli effetti e della ripercussioni potenzialmente disastrosi, probabilmente già per l'autunno, tra 4/5 mesi, e in Europa e negli Stati Uniti non è che semplicemente lo consideriamo improbabile, ma non ce ne stiamo curando e pare non importarci proprio nulla.
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11 maggio 2012
Stagioni... 6 febbraio 2004, sciopero generale cittadino a Terni contro la chiusura del Magnetico
6 Febbraio 2004, il Liceo Scientifico "Galilei" di Terni allo sciopero generale cittadino in difesa delle Acciaierie, contro la chiusura (purtroppo realizzatasi) del reparto Magnetico, insieme ad altri 30mila cittadini ternani (e non solo).
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9 maggio 2012
Analisi elettorale amministrative 2012
Non è troppo piacevole, ma tocca farla l'analisi del voto del 2012. Che è stata una tornata elettorale, seppure locale, di primissimo rilievo.
Anche se, sinceramente, a stringere su, non è che ci sia troppo da dire.
Anche se, sinceramente, a stringere su, non è che ci sia troppo da dire.
O meglio, troppe ce ne sarebbero da dire, per cui ci si limita a fare una sorta di fotografia del post-voto.
In primo luogo, è emerso palese che da un lato c'è l'Italia di gran parte dei mezzi di informazione, dei tecnici, del preteso consenso di massa a Monti e al governo, coi suoi moderati, professori e compagnia, e da un lato c'è l'Italia reale, quella emersa dal voto, completamente differente.
PDL e Lega Nord, un disastro di dimensioni impressionanti. Impressionanti. Dal 2008, era stato, specie per il PDL, un continuo calo, anche consistente, ma hanno pagato rispettivamente la caduta di Berlusconi, e l'assoluta mancanza di progettualità che ne è seguita, e lo scandalo di Bossi e famiglia, in percentuali sorprendenti. Oh, e naturalmente non me ne può dispiacere manco un po'.
Terzo Polo, vale il discorso iniziale, tante chiacchiere in questi mesi sul montismo nuovo destino della Nazione, appunto Partito della Nazione e tante altre storie, poi vai al voto, e si vede quello che conta, cosa rappresentano realmente nel paese. Poco meno che niente. Specie per chi pretendeva di diventare, o di essere culturalmente, egemone.
Il PD globalmente perde un casino di voti, ma in qualche modo tiene, o dà l'impressione di farlo. Lo salva quel po' di organizzazione che riesce a mantenere, e il senso di disciplina di tanti militanti.
L'IDV, nel centrosinistra, chiaramente è quello che ha risentito maggiormente della concorrenza di Grillo e M5S.
SEL e le sinistre. Discretamente, se diciamo che non hanno perso voti, o hanno leggermente incrementato. Male, se siamo oggettivi e concreti. Nel senso che appunto stiamo fermi al palo, e non siamo riusciti a intercettare, indirizzare o rappresentare nulla di un momento storico, sulla carta, potenzialmente largamente favorevole. Se la grave crisi economica in Grecia o in Francia, in modo differente, è riuscita a esprimersi a sinistra, in Italia, per svariate ragioni, non sta avvenendo nulla di tutto ciò.
Grillo e il Movimento 5 Stelle, palese, è l'unico vincitore di queste cavolo di elezioni, indubbiamente grazie anche al clima di questi ultimi mesi, alimentato di fortissima polemica antipartitica, diffuso su tutti i mezzi di informazione, quasi altra faccia del governo tecnico. Per svariate ragioni, la notizia è preoccupante. Molto. E come si diceva sopra, mentre altrove in Europa si cerca di dare una risposta di sinistra alla crisi, in Italia ci si dà al grillismo. Vabbe'.
Le questioni sono tante, e meriterebbero un vero approfondimento.
Nel complesso, una tornata elettorale sconcertante, e da sinistra sicuramente non positiva. E neanche a parlare di Palermo.
Come si evolverà la situazione, non è dato saperlo. Come arriveremo alle elezioni dl 2013, un mistero. Una cosa sola è certa: la crisi economica in Italia è già palesemente diventata crisi politica, su moltissimi livelli. Partitici, istituzionali, di complessivo quadro politico. E i mesi che stiamo vivendo, "l'epoca del governo tecnico", è assai improbabile che si risolveranno in una mera parentesi, dopodiché tutto come prima.
Den' Pobedy, Giorno della Vittoria 2012
Den' Pobedy, 9 maggio, Giorno della Vittoria...
Un pensiero e un ringraziamento alle decine di milioni di persone (civili, soldati, partigiani) che hanno lottato e sono morte contro il nazifascismo, sperando che, dopo tutti questi anni, il loro sacrificio non sia vano, come alle volte quasi appare.
Cambio - di formato - a l'Unità
In mezzo a tante cose, un in bocca al lupo e buon lavoro a l'Unità, ci sta tutto, che lunedì è finalmente tornata a un formato da giornale degno di questo nome. Piccole cose, ma che c'hanno un loro significato anche nel merito.
Poi per carità, appunto nel merito la linea de l'Unità sinceramente non posso dire di riconoscermici, oggi come oggi, però l'altro giorno sono tornato a comprarla, dopo parecchio tempo.
8 maggio 2012
Commento tecnico ai carri di maggio 2012
Prima di passare ad altri e ben più dolorosi argomenti, stante la contestazione avvenuta sabato al momento delle premiazioni, ponderato parere e commenti tecnici sui carri di maggio 2012.
Il vincitore è stato quello di Vallantica. Ma dai, chi l'avrebbe pensato? Un enorme drago, con uno scudetto rossoverde sulla zampa. Abbastanza molto scontata la sua vittoria, visto i caratteri proprio sciovinistici del carro.
Secondo posto al carro di Città Giardino. Quello a pedali. Ok, mo' la politica lasciamola da parte, l'idea in sé per sé del carro a pedali è simpatica, ma il carro oggettivamente in sé faceva proprio caca', un'intelaiatura coperta di tela bianca. Secondo posto? Bah bah.
Terzo posto degli arronesi, col lumacone con l'elfo. Molto tradizionale, ben fatto, ma come idea niente di particolare. Ah sì, i due dietro che cantavano erano abbastanza simpatici.
Gli altri. La Valserra ha realizzato un castellotto (molto bruttino), con davanti una carrozza trainata da farfalle semoventi (le farfalle idee non male). Nel complesso, non troppo sensato e bruttoccio.
Arci Fiaiola Europa '98, un carro trainato da un ciuchino, ma guidato da un altro ciuchino. Niente di particolarmente elaborato, ma non dispiaceva.
Polymer-Sabbione, che in specie pare si siano arrabbiati. Strano e un po' inquietante, una sorta di grosso ragnone, maschere che giravano attorno a degli specchi... boh! Quantomeno era colorato.
IPSIA. Beh! L'arborittu ce stea! Maggiaiolo.
Soprattutto però, si sentiva la mancanza del carro di Riacciu, quello dell'Arci Fiaiola, nonostante la buona volontà, non era all'altezza.
Insomma, livello dei carri complessivamente bassino, ma non bisogna dimenticare che, nel Cantamaggio ternano, il carro è uno strumento, non un fine, e quest'anno, come detto, è stata una buona edizione del Cantamaggio, sopra la media.
7 maggio 2012
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione... sulle tracce dei partigiani della Gramsci reload!
A circa un annetto di distanza, si è ritornati sui monti tra Piediluco e Buonacquisto, sede delle prime basi dei partigiani della Brigata Garibaldina "Antonio Gramsci", per terminare la ricognizione.
Dettaglio dei luoghi, storia e come raggiungerli.
Località "Pozzanghere" o "Pozzacchie" - Le Pozzacchie, sul Monte Castiglioni, fu la prima base stabile del nucleo di partigiani, provenienti da Terni, Papigno e Arrone, costituitosi immediatamente dopo l'armistizio dell'8 Settembre, guidati da Alfredo Filipponi, Pietro l'Albanese, Comunardo Tobia, Dante Bartolini e altri. E' una radura sul Monte Castiglioni, che domina le valli laterali della Valnerina di Castiglioni di Arrone e di Castiglioni, collegata agevolmente al crinale che dalla Forca di Arrone sale verso la Pelosa e Polino. Sul diario di Alfredo Filipponi la località è denominata "Pozzanghere", probabile "ripulitura" del toponimo "Pozzacchie", con cui è indicato sulle carte IGM.
Per raggiungere la località, in bicicletta o mezzo 4x4 si può prendere la stradina bianca che sale dalla Forca di Arrone sulla sinistra, guardando il Lago di Piediluco. In alternativa, a piedi, conviene partire da poco prima della frazione di Buonacquisto. Le strade sono due. Poco prima del curvone prima del paese, si sale per una traccia di sentiero che costeggia una recinzione, fino a raggiungere una grande sterrata, creata da poco. C'è un incrocio a vista, e si prende la strada che sale abbastanza decisamente verso sinistra, fino a una selletta, vicino a un boschetto di pini, dove si incrocia la strada che sale dalla Forca di Arrone. Per evitare di allungare, si prende verso destra, lungo una sterrata più piccola che segue il crinale, fino a scendere a un'altra sella. A questo punto si raggiunge la strada principale, attraverso tracce di sentiero, a vista a 200 m di distanza sotto la sella. Si prosegue a questo punto lungo la strada principale, che si restringe lievemente, mentre corre lungo il crinale del Monte Castiglioni. Dopo 300 metri circa si raggiunge Pozzacchie, un'ampia radura, circondata da un muretto a secco, con ruderi di un casolare, adibita oggi per la caccia agli uccelli. In tutto, poco più di un'ora di cammino.
Sulla via del ritorno, è più agevole ritrovare l'altra via. Tornati alla selletta, anziché tornare dalla sterrata si trovano le tracce, abbastanza confuse, del sentiero che sale da Buonacquisto. Scende abbastanza rapidamente fino a un fontanile, Fonte Santa Cristina, e da lì a una sterrata che attraversa un campo: o lo si costeggia, arrivando al curvone di partenza, o si prosegue la stradina, che arriva, passati alcuni ruderi, una ventina di metri prima della chiesetta di San Venanzio, punto di partenza dell'altra escursione.
Località "Parcherecce" o "Porcherecce" - La località Parcherecce fu la base del secondo nucleo inziale di partigiani della Gramsci, con Vero Zagaglioni e Luigino Bonanni, provenienti perlopiù da Marmore e Piediluco. La località, posta sopra i Casali di Mèlaci, importante punto di appoggio, domina la sottostante valle del Fuscello, dove corre la strada che da Morro Reatino porta a Leonessa. Anche in questo caso, probabile "ripulitura" del termine "Porcherecce" da parte di Filipponi, nel proprio diario.
Oltrepassata Buonacquisto, sulla strada che sale verso Polino e Colle Bertone, dopo poche centinaia di metri si trova la chiesetta di San Venanzio, con annesso cimitero. Tralasciando la strada bianca che costeggia la chiesa (che conduce invece alla vecchia miniera di lignite), dieci metri oltre si prende la stradina che, a destra, costeggia la strada per Polino. Basta seguire per una mezz'oretta l'ampia strada bianca, fino ad arrivare ad un cancello, sul limitare dell'ampia zona di pascolo dei Casali di Mèlaci (secolare oggetto di contesa tra Buonacquisto e Polino). L'area, oggi abbandonata, mostra ancora i segni di un lungo insediamento, a partire dalle rovine di due grandi casali. Attraversato il pascolo, si sale seguendo le tracce, attraversando poi il bosco, fino a raggiungere il crinale, dove si trovano dei ruderi di un casolare e arriva un'altra sterrata, proveniente dalla strada per Polino, più a monte.
Elezioni 2012... Francia, Grecia, e impropri desiderata bersaniani
Grande soddisfazione per il risultato delle elezioni francesi, storiche. Non sarà per niente facile, e pericoloso creare nuovi miti, dai quali si rimane invariabilmente delusi, ma questa è oggettivamente la maggiore occasione che abbiamo, data la chiarezza con cui è stata espressa dai socialisti francesi, per svoltare decisamente rotta rispetto alle politiche espresse dal blocco FMI/Merkel/Monti/BCE/OCSE e compagnia, che già tanti e tali danni hanno già fatto (Grecia), e stanno facendo (Italia, Spagna, Portogallo).
E non si può non parlare ancora, data la concomitanza con le elezioni anche là, della Grecia. Poco da essere contenti del lusinghiero risultato delle sinistre elleniche. Ne emerge un quadro politico disastrato e ingovernabile, senza nessuna chiarezza per il futuro, e la possibilità di elezioni nuovamente tra un mese. Il neoliberismo europeo (chiamiamolo così, per sintesi) dopo avere distrutto l'economia greca, ne ha distrutto anche la democrazia, la politica, la possibilità di esprimere appieno la propria sovranità. Come finirà, desta molte preoccupazioni.
[Infine. Sinceramente, è molto ardito per Bersani cercare di mettere il cappello sulle elezioni francesi, o cercare di fare improbabili paragoni tra l'elezione di Hollande con il PD ("ha unito sinistra e centro"). Capisco che, probabilmente con sincerità, i desiderata siano quelli di "riprodurre" il quadro politico francese in Italia, e di avere il PSF e Hollande come modelli di riferimento, ma non si possono confondere il "come si vorrebbe essere", con ciò che si è (o soprattutto, si fa), ossia un partito con fortissimi condizionamenti moderati, che appoggia incondizionatamente il governo Monti e le sue politiche, radicalmente diverse e opposte su temi fondamentali da quelle sui cui i socialisti francesi - e il resto della sinistra francese - hanno fondato la loro vittoriosa campagna elettorale.]
[Infine. Sinceramente, è molto ardito per Bersani cercare di mettere il cappello sulle elezioni francesi, o cercare di fare improbabili paragoni tra l'elezione di Hollande con il PD ("ha unito sinistra e centro"). Capisco che, probabilmente con sincerità, i desiderata siano quelli di "riprodurre" il quadro politico francese in Italia, e di avere il PSF e Hollande come modelli di riferimento, ma non si possono confondere il "come si vorrebbe essere", con ciò che si è (o soprattutto, si fa), ossia un partito con fortissimi condizionamenti moderati, che appoggia incondizionatamente il governo Monti e le sue politiche, radicalmente diverse e opposte su temi fondamentali da quelle sui cui i socialisti francesi - e il resto della sinistra francese - hanno fondato la loro vittoriosa campagna elettorale.]
30... mmh!
Beh, in questi ultimi anni ci si era scordati di una qual certa odiosità della Juventus (distratti dalla altrettanto pari odiosità di una certa Inter)...
30... Mmh mmh de 'sta ceppa di... Italia paese dalla memoria cortissima, irrimediabilmente tendente al revisionismo, ma c'hanno da ringraziare la vittoria ai mondiali del 2006, che ha permesso di dare un sostanziale colpo di spugna, nella percezione collettiva, a quanto era accaduto.
Quanto è stata provvidenziale ieri notte la pioggia improvvisa su Piazza Tacito!
4 maggio 2012
Tris di Maggio! 3 Canta a Maggio
Dopo una grandissima edizione nel 2011, parere personale, concerto musicalmente parlando molto deludente. Nato male, con la scaletta definitiva materialmente annunciata a meno di 24 ore dall'inizio. E ok, se si vuole, dare largo spazio alla cosiddetta musica indie, c'è chi gli piace, però porca miseria, una buona metà dei cantanti e gruppi presenti non erano assolutamente adatti a quella piazza, serve musica che scaldi, che faccia saltare. A stringere veramente su, da salvare proprio i Sud Sound System, Mannarino, Caparezza e Subsonica. E parecchi invece del tutto insufficienti.
Edizione appunto musicalmente piuttosto moscia, con un'eccessiva attenzione, e spreco di risorse, per la televisione: palchi sempre più faraonici, ma quasi invisibili visti da sotto, 'sta benedetta orchestra sinfonica, che c'entra come i cavoli a merenda, e mentre ad ascoltarla in tv c'ha avuto quasi un senso, dalla piazza era del tutto incomprensibile, non la si riusciva proprio a sentire, pause imbarazzanti da intervalli pubblicitari, conduttori che boh, senza lode e senza infamia, e infine tutto questo battage, prima del concerto, sulle "installazioni visuali", filmati del tutto irrilevanti.
Ma soprattutto, quello che veramente stride, per un concerto che si supporrebbe essere organizzato dai sindacati, per festeggiare la festa del Primo Maggio, la festa dei lavoratori, è stata l'assoluta asetticità, politica e sociale, di gran parte di questo concerto. In un momento così grave, con il lavoro stretto a tenaglia tra la crisi economica e l'inaudito attacco ai diritti fondamentali portato avanti in questi mesi, a partire dall'art. 18, battaglia simbolo, non si può lasciare scivolare via la cosa come se nulla fosse, senza dire nulla, salvo qualche battuta idiota e un po' di retorica sulle morti sul lavoro. Rimembrando i Gang al Primo Maggio 1991 (sciopero generale!)...
Ma tanto è. E, a parte la lunga pars destruens, è stata comunque una gran bella giornata e una bella festa, passata insieme a persone cui si vuole bene. E beh, la soddisfazione di vedere almeno tre bandiere rossoverdi della Ternana in Piazza San Giovanni, e un due tre sciarpe, è stata una gran bella soddisfazione!
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3 maggio 2012
Tris di Maggio! 2 Canta il Maggio
Ok il Cantamaggio rinnovato, ma qui siamo amanti delle tradizione popolare.
E quindi. Un omaggio alla "antica usanza" di cantare il maggio.
Fora aprile e drentu maggio!
"Con un bastoncino e me ci appoggio"
[stornelli tradizionali della zona del Ternano per cantare il maggio]
Con un bastoncino e me ci appoggio
porto la nova ch'è arrivato maggio
maggio se ne va a 'ste maritate
quand'è di maggiu so' rose fiorate
maggiu se ne va a 'ste vedovelle
quand'è di maggiu so' rosette belle
è arrivatu maggiu è primavera
ogni albero fiorito si prepara
ogni albero fiorito si prepara
e si prepara proprio questa sera
è arrivato maggio tutto fiorito
la moglie zompa sopre a lu marito
è arrivato maggio co' le foglie
e lu maritu zompa sopra la moglie
maggiu se ne va pe' 'sti stradoni
porta 'n canestru a coglie 'n po' de rosoni
maggiu se ne va a 'ste ragazzette
quelle de quindici anni e dieciasette
beata quella mamma e che l'ha fatte
beata quella mamma che l'ha fatte
l'ha fatte tanto belle ragazzette
tutto questo tempo ch'emo cantato
meriteremo un grosso pagamento
meriteremo un canestrino d'oa
che dentro ci ne fossero cinquecento
cinquecento ma saranno troppe
ma detecine qua tre o quattro coppie
e vado giù l'ortu e me cojo una rosa
prima saluto lu padro' de casa
e poi saluto la sua cara sposa
...cantato bene
ci rivedremo quest'anno che vene.
"Mese Marianu"
[Tradizionale e famosa canzone del Cantamaggio Ternano, scritta nel 1930 da Fulgenzio Proietti; nota anche come "Sopra li vetrarelli", o "Marì Marì"]
Sopra li vetrarelli,
De 'na casetta vecchia
Quanno ch'è 'na cert'ora
La luna ce sse specchia,
'Stu carru se 'ncammina
Versu 'lla finistruccia
Mentre le ripe buttono
'N'addore de' minduccia.
Ah, Marì, perché sornacchi
Mentre tuttu canta: Amore? (Amore?)
Ma che ciài drento lu core,
Ma che ciài se po' sapé?
Marì, Marì,
Tutt'è prufumu attornu: è arriatu Maggiu
Come po' fa a durmì c'hai 'n gran coraggiu...!
E venice a sindì
Marì, Marì!
Ma guarda 'mbò le stelle
Se quante ci ni stonno,
Ma sendi le cranocchie
Che cori se cche fonno?
'Stu carru se 'ncammina
Appena se fa scuru
Tu dormi come un cippu
De dietro a tistu muru.
Ah, Marì, perché sornacchi
Mentre tuttu canta: Amore? (Amore?)
Ma che ciài drento lu core,
Ma che ciài se po' sapé?
Marì, Marì,
Tutt'è prufumu attornu: è arriatu Maggiu
Come po' fa a durmì c'hai 'n gran coraggiu...!
E venice a sindì
Marì, Marì!
E' maggiu, e le farfalle
Vonno de fronna in fronna.
E' Maggiu, e mo' la sera
Se prega la Madonna.
Te fai pregà tu pura?
Ma lu Mese Marianu,
Marì se fa a li santi,
No a un core disumanu.
Ah, Marì, perché sornacchi
Mentre tuttu canta: Amore? (Amore?)
Ma che ciài drento lu core,
Ma che ciài se po' sapé?
Marì, Marì,
Tutt'è prufumu attornu: è arriatu Maggiu
Come po' fa a durmì c'hai 'n gran coraggiu...!
E venice a sindì
Marì, Marì!
E quindi. Un omaggio alla "antica usanza" di cantare il maggio.
Fora aprile e drentu maggio!
Quest'è un'usanza che ce l'emo tròa
Da ji' cantanno p'arcapezza' l'òa,
Ce l'emo fattu apposta 'stu viaggiu
Pe' da' la nòa ch'arriatu Maggiu!
"Con un bastoncino e me ci appoggio"
[stornelli tradizionali della zona del Ternano per cantare il maggio]
Con un bastoncino e me ci appoggio
porto la nova ch'è arrivato maggio
maggio se ne va a 'ste maritate
quand'è di maggiu so' rose fiorate
maggiu se ne va a 'ste vedovelle
quand'è di maggiu so' rosette belle
è arrivatu maggiu è primavera
ogni albero fiorito si prepara
ogni albero fiorito si prepara
e si prepara proprio questa sera
è arrivato maggio tutto fiorito
la moglie zompa sopre a lu marito
è arrivato maggio co' le foglie
e lu maritu zompa sopra la moglie
maggiu se ne va pe' 'sti stradoni
porta 'n canestru a coglie 'n po' de rosoni
maggiu se ne va a 'ste ragazzette
quelle de quindici anni e dieciasette
beata quella mamma e che l'ha fatte
beata quella mamma che l'ha fatte
l'ha fatte tanto belle ragazzette
tutto questo tempo ch'emo cantato
meriteremo un grosso pagamento
meriteremo un canestrino d'oa
che dentro ci ne fossero cinquecento
cinquecento ma saranno troppe
ma detecine qua tre o quattro coppie
e vado giù l'ortu e me cojo una rosa
prima saluto lu padro' de casa
e poi saluto la sua cara sposa
...cantato bene
ci rivedremo quest'anno che vene.
"Mese Marianu"
[Tradizionale e famosa canzone del Cantamaggio Ternano, scritta nel 1930 da Fulgenzio Proietti; nota anche come "Sopra li vetrarelli", o "Marì Marì"]
Sopra li vetrarelli,
De 'na casetta vecchia
Quanno ch'è 'na cert'ora
La luna ce sse specchia,
'Stu carru se 'ncammina
Versu 'lla finistruccia
Mentre le ripe buttono
'N'addore de' minduccia.
Ah, Marì, perché sornacchi
Mentre tuttu canta: Amore? (Amore?)
Ma che ciài drento lu core,
Ma che ciài se po' sapé?
Marì, Marì,
Tutt'è prufumu attornu: è arriatu Maggiu
Come po' fa a durmì c'hai 'n gran coraggiu...!
E venice a sindì
Marì, Marì!
Ma guarda 'mbò le stelle
Se quante ci ni stonno,
Ma sendi le cranocchie
Che cori se cche fonno?
'Stu carru se 'ncammina
Appena se fa scuru
Tu dormi come un cippu
De dietro a tistu muru.
Ah, Marì, perché sornacchi
Mentre tuttu canta: Amore? (Amore?)
Ma che ciài drento lu core,
Ma che ciài se po' sapé?
Marì, Marì,
Tutt'è prufumu attornu: è arriatu Maggiu
Come po' fa a durmì c'hai 'n gran coraggiu...!
E venice a sindì
Marì, Marì!
E' maggiu, e le farfalle
Vonno de fronna in fronna.
E' Maggiu, e mo' la sera
Se prega la Madonna.
Te fai pregà tu pura?
Ma lu Mese Marianu,
Marì se fa a li santi,
No a un core disumanu.
Ah, Marì, perché sornacchi
Mentre tuttu canta: Amore? (Amore?)
Ma che ciài drento lu core,
Ma che ciài se po' sapé?
Marì, Marì,
Tutt'è prufumu attornu: è arriatu Maggiu
Come po' fa a durmì c'hai 'n gran coraggiu...!
E venice a sindì
Marì, Marì!
Tris di Maggio! 1 Cantamaggio 2012
Il passaggio aprile/maggio è stato piuttosto impegnativo, ma per farsi perdonare si allestisce un'imperdibile tris di maggio con titoli ricercatamente stupidi.
Numero 1, il Cantamaggio Ternano, edizione 2012!
Oh, bello! Finalmente ci sono state delle buone idee, atte a rinnovare e rivivere la festa di Terni.
In particolare, gran bella serata la "notte bianca folk" di sabato 29 aprile, grazie anche al ponte, all'aria estiva e alle Fere in B. Una città in festa in pratica ininterrottamente da mercoledì scorso, con tutta Terni in giro per le strade cittadine.
In fondo, è questo il significato che oggi, nel 2012, scomparso di fatto anche il ricordo delle origini contadine della festa, si può e si deve dare al Cantamaggio, una (o più) bella notte di festa, con un programma che non può limitarsi solo alla sfilata dei carri con canzoni (oggettivamente piuttosto tralasciabili) annesse, ma includere anche altro, come è stato fatto quest'anno, razionalizzando magari l'iniziativa con altre che si tengono nello stesso periodo, in grado non solo di essere un bel momento di festa, popolare, per i ternani, ma capace anche di diventare un'attrattiva di tipo turistico, quantomeno per le zone limitrofe (altro che Cioccolentino, e altre scemenze analoghe).
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27 aprile 2012
Il compagno Antonio Gramsci, un pensiero a 75 anni dalla morte
A 75 anni dalla morte, il 27 aprile 1937, si vorrebbe scrivere un pensiero per Antonio Gramsci.
Chi è?
Il compagno Antonio Gramsci.
La conoscenza della sua figura è a spezzoni, frammentaria, per suggestioni. Mito fondativo del Comunismo Italiano. La sua statura di intellettuale, di livello internazionale, di cui francamente quasi nulla conosco. L'incontro tra il mondo contadino e il mondo delle fabbriche. Il suo ruolo negli anni di fuoco del movimento comunista internazionale, tra la morte di Lenin e l'avvento dello stalinismo. Il rapporto particolare con Togliatti. Il carcere, il "Per vent'anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare". Il suo nome legato alle formazioni partigiane, come la Brigata Garibaldina "Antonio Gramsci".
In mancanza di altro, posso solo limitarmi a rendergli omaggio.
26 aprile 2012
Commemorazioni "istituzionali"
Commemorazione ufficiale del 25 aprile a Terni. Qual è il senso, il bisogno, di una celebrazione di "autorità", gente in divisa nelle prime file, gli immancabili "un ringraziamento e un saluto alle autorità civili, militari, e alle associazioni combattentistiche e d'arma", cui seguono frasi di circostanza e predicozzi su crisi economica e antipolitica? Senza quasi degnare d'una parola ciò per cui si sta lì, la Resistenza? Ma chi è deve stare in prima fila, chi è che festeggia, un qualche cavolo di ufficiale dei Carabinieri e della Finanza, o gli anziani partigiani, gli iscritti dell'ANPI, sparsi ai bordi della sala? Si festeggia e si commemora la Liberazione per 'ste scemenze, per omaggiare le "autorità civili e militari"? E anzi che il Vescovo non s'è fatto vedere, o pure quelle religiose sarebbero state citate all'inizio.
Ma bene, benissimo hanno fatto a Roma, a non inoltrare inviti istituzionali; al di là del caso limite romano, con esponenti post-fascisti al governo, con legami strettissimi ancora oggi coi movimenti di estrema destra, questa è la strada da seguire, tocca ritrovarglielo un senso alla Liberazione, commemorazioni come quella ternana sono la via più veloce per renderla una ricorrenza del tutto sterile.
25 aprile 2012
Festa della Liberazione 2012 - e promozione delle Fere!
Oh beh, che dire, il 25 aprile 2012, con la promozione delle Fere in serie B, dopo 14 anni, ce lo ricorderemo a lungo.
Ma in primo luogo, sul finire della giornata, viva la Resistenza, e l'Italia libera e democratica che ne è nata.
Ma in primo luogo, sul finire della giornata, viva la Resistenza, e l'Italia libera e democratica che ne è nata.
Un pensiero ad
Alfredo Filipponi "Pasquale", Svetozar "Toso" Lakovic, Dante Bartolini
"Tito", Vasco Gigli "Ernesto", Riziero Rossi, Aroldo Procoli "Silla",
Bruno Zenoni, Egisto Bartolucci "Gildo", Mario Filipponi, Bogdan Pesic
"Bora", Armando Fossatelli "Gim", Saturno Di Giuli "Miro", Guglielmo
Vannozzi, Antonio Bonanni "Luigino", Elbano Renzi, Vero Zagaglioni,
Germinal Cimarelli, Emo Battisti, e tutti i partigiani e i patrioti
della Brigata Garibaldina "Antonio Gramsci".
E una foto da Villa Carmine, frazione di Leonessa, dal luogo in cui vennero fucilati, il 3 aprile 1944, nel corso del grande rastrellamento, i partigiani Vailante Pitti, Settimio Ciambotti, Giuseppe Aquilini, Marcello Favola, Orietto Bonanni, Domenico Micozzi e Domenico Faggetti, con il sig. Domenico, testimone oculare dell'eccidio.
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24 aprile 2012
Il primo turno delle presidenziali francesi 2012...
Al momento, facendo i dovuti scongiuri del caso, logica e immancabile soddisfazione per l'incoraggiante risultato dei socialisti e di Hollande al primo turno delle elezioni presidenziali francesi.
Che poi beh, rispetto al 2002, ballottaggio Chirac/Le Pen, e al 2007 con Ségolène Royal, tutto farebbe brodo, siamo diventati di bocca buona.
Ma soprattutto, il voto francese dà speranza, perché, quantomeno a parole, Hollande e il PSF danno l'impressione finalmente di averci le idee piuttosto chiare, specie sulla necessità impellente di agire e di cambiare radicalmente politiche a livello europeo prima di tutto. Che se no non se ne scappa dalla crisi, e settimana dopo settimana proseguiamo ad attuare politiche suicide, recessive e regressive, come quelle che tanto alacremente stanno propinando in Italia.
Ed è importante che sia il PSF a rendersene conto, che oggettivamente i partiti del PSE devono fare profonda autocritica, che alla fine sono stati (siamo stati, mi ci metto anch'io, come militante dei Democratici di Sinistra) complici e succubi della deformazione in senso iperliberista dell'Unione Europea.
Ci sarebbe da commentare anche come è curioso il PD bersaniano, pochi giorni dopo aver fatto passare senza verbo proferire il pareggio di bilancio in Costituzione, che sembra quasi volere rivendicare il risultato di Hollande - convinto sostenitore invece di politiche all'antitesi di quelle del governo Monti, con posizioni che di fatto sono quasi fin troppo radicali anche rispetto all'azione di un partito come SEL, ma vabbe', alla fine è sempre la solita contraddizione ontologica.
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