6 marzo 2009

AB's song

In giorni di redneckaggine pure vagamente country imperante, si è ritirata fuori una canzone della Marshall Tucker Band, storico gruppo southern rock. La AB's song. Tristezza a palate su 'sta canzone, però suggestiva.
Per scrupolo, pur mancando della controparte femminile condizione necessaria della canzone, ci si dà sempre a scongiuri furiosi ascoltandola.

AB's song
The Marshall Tucker Band
If i die at 23

won't you bury me


in the sunshine?


Please let me know


that you're still mine.


Though i'm gone,


my love for you


is, oh, so strong.



And when the grass grows over me,


let me know


you still love me.


Never put nobody else


above me.


Then i'll know


my love for you


will always grow.



Se muoio a 23 anni
non mi seppellirai nell'alba?
Ti prego, fammi sapere che sei ancora mia.
Che anche se me ne sono andato,
il mio amore per te
è -oh!- così forte.

E quando l'erba cresce su di me
fammi sapere
che mi ami ancora.
Non mettere nessun altro
sopra di me.
Allora saprò
che il mio amore per te
crescerà sempre.



 





Ronde: direttive per l'uso e note tecnico/amministrative

Con riguardo alle ronde, e la possibilità dei privati di sponsorizzarle, ogni onesto amministratore comunale italiano ha non solo da approvarle, ma dovrebbe anche -eh, sono tempi di crisi- puntare su simpatici aspetti folkloristici, in grado di richiamare turisti e capitali. Bisognerà anzitutto aver cura di trovare gli sponsor nelle classiche figure del proprietario agrario (già distintisi in tal senso nei primi anni '20) o del ricco commerciante. Basta poi col proliferare di denominazioni ronde guardie verdi guardie nere squadraccia Ettore Muti Decima Mas: uniformamento invece con il termine "posse" in uso nell'ambiente culturale di riferimento del fenomeno (l'Arizona della metà dell'800). Per quel che riguarda il vestiario, cappelli stetson e gambali non sono necessari: ricordiamoci il forte carattere di italianità che deve caratterizzare le nostre posse. Il classico fez e i pantaloni alla zuava sono gli indumenti più indicati. Più i ray-ban, anche di notte, per dargli quel tocco di classe senza età.
Sugli obiettivi, tutti dovranno farsi una ragione che il linciaggio del negro è ormai passato di moda. Ok, non è da escludere del tutto, ma sarebbe meglio che se proprio è negro sia almeno anche rumeno. Nei confronti della categoria mista comunisti/froci/studenti/variedeventuali, sarà il caso di attenersi a un semplice pestaggio con fratture multipla e/o lesione della milza.
Esaminate le direttive formali e di azione, alcune note di carattere tecnico. Per ottimizzare i risultati delle posse, e massimizzare i profitti derivanti da un loro sfruttamento turistico, sarà buona pratica una fattiva collaborazione e un coordinamento tra i Comuni interessati: può essere un'idea un'organizzazione delle posse in base al calendario dei mercati settimanali, e pensare a qualche spedizione punitiva in grande stile con l'aiuto dei camerati di tutta la provincia in occasione delle sagre paesane e delle manifestazioni sindacali.

5 marzo 2009

Samson in offerta!

Una buona notizia dal mondo dei supermercati, tra l'insalata che schizza sopra i 3 € al chilo (!?!) e il latte che almeno è sceso di cinque dieci centesimi.
Fino a sabato, nei supermercati Todis, è in offerta a 1,46 €/litro (0,73 € la bottiglia) la birra Samson. Vera birra ceca, di České Budějovice, pilsen. Buona rega', davvero!

Sinistra Universitaria-Udu Perugia a congresso!

La Sinistra Universitaria - Udu di Perugia va a congresso! [congresso -momento di nostalgia- momento finito]
Il 12 Marzo, presso il 110caffè di Via Pascoli, si voteranno i nuovi organi dirigenti e i documenti programmatici per i prossimi due anni del sindacato.
Questo il regolamento congressuale, questo il documento congressuale.

3 marzo 2009

Storie del West

I Bounty Killers erano dei famigerati pistoleri, già ammutinatisi sul Bounty mentre erano in viaggio per Tahiti, che scorrazzavano per il West alla caccia di criminali sgranocchiando barrette di cioccolato e cocco. Contrariamente all'ipotesi più nota, è lo snack che prende il nome dai Bounty Killers, e non il contrario.
Ancora è poco chiaro come i pistoleri riuscissero a conservare le barrette nelle estati nel deserto, ma i nostri esperti stanno lavorandoci.
[sì voglio lavorare come sceneggiatore per Voyager embe'??]

Tutti al cinematografo; ep. 19

Se con una situazione di disagio familiare alle spalle magari per Povia uno diventa gay, il protagonista di Into the wild invece diventa pacio.
Piglia, parte senza dire niente a nessuno e rifuggendo ogni responsabilità, gira vede gente fa cose, c'ha la fissa di arrivare in Alaska, per strada troverebbe pure la fica ma non ne approfitta, e alla fine va a farsi morire di fame e intossicato in mezzo al nulla. Bravo tonto. Che poi allora basta andare sul Tezio, senza fare millemila chilometri.
E Veltroni che lo additava pure come modello per i Giovani Democratici. Ohi, per carità, a chi non piacerebbe andarsene a spasso senza preoccupazioni e senza lavorare, però insomma è una scelta di puro individualismo, di rigetto dell'impegno. E' il ritorno all'Arcadia in chiave contemporanea.
Comunque vabbe', film più che gradevole, storia con un suo fascino, belle ambientazioni e tutto, però insomma parecchio "americano" per dargli una definizione.

2 marzo 2009

Estraniamento

Interessante articolo ieri di Ilvo Diamanti su Repubblica. Sul come parecchi ex elettori del Pd, spariti nei sondaggi, si considerino quasi esuli nel loro stesso paese.
Per certi versi potrei anche ritrovarmi nella condizione di ex votante democratico: non l'ho votato, ma sicuramente potenzialmente sarebbe potuto essere il mio partito di riferimento.
Beh, mo' esule in patria non ce ne passiamo, ma di sicuro è un periodo ormai abbastanza lungo che un certo senso di estraneità verso l'attualità italiana ce l'ho.

1 marzo 2009

Doppia morale?

"I problemi di coscienza interessano tanto
quanto la piena perfezione di un risultato..."


Premetto che -la cosa probabilmente non è troppo intelligente, ma tanto è- per principio non prendo da bere dalle Destre. Possono pure regalare litri di vino, ma mi sono sempre detto che non l'avrei accettati. Ohi la lotta politica si fa anche così! (???)
Ordunque, ieri in Largo Villa Glori ci si imbatte nella festa di lancio della candidatura di Melasecche al Comune. Musica, e lo stand aperitivi. L'idea iniziale è di tirar dritto, ma la tentazione nasce vedendo che c'hanno la coca cola. Venendo da una lunga notte di festeggiamenti, e con lo stomaco ancora in subbuglio, rifletto che non ci starebbe affatto male (essendo cari giovani la coca cola un efficace anti-emetico). E poi i miei principi riguardano il non prendere alcolici dal nemico, non altro. M'avvicino al bancone, c'è anche il prosecco, ci penso un momento, e -scandalo!- prendo un bicchiere di prosecco.
Appena ingollato, naturalmente subito inizia la crisi di coscienza. Ho tradito i miei principi! Però è anche vero che altro principio sacrosanto del sottoscritto è che, se posso scegliere tra del vino e della coca cola, neanche la prendo in considerazione la possibilità di scelta. Beh! Nonché Melasecche è dell'Udc. L'Udc sì è nemico, ma nell'attuale contesto politico è di sicuro un nemico meno nemicoso.
Insomma: posso giustificare la violazione di un principio con un altro principio ugualmente importante, e con una considerazione di ordine politico?
O c'ho pure, oltre a una forza di volontà debole, anche una doppia morale?

28 febbraio 2009

Amarezze rugbistiche

A 'sto punto non c'è più neanche la scusa della casa di Mari, la nazionale italiana di rugby è oggettivamente carente.
Le possibilità per far bene ci sarebbero anche, che poi né l'Inghilterra, né l'Irlanda, né tantomeno oggi la Scozia hanno giocato partite mostruose, ma arrivati al dunque, in tre partite siamo riusciti a fare solo una meta (tra l'altro contro l'Inghilterra, nella gara complessivamente peggiore tra quelle giocate quest'anno). E' lì che tocca fare punti porca miseria. E invece, quando c'è da essere veloci ci si pianta andando a cozzare contro le difese, i buchi non riusciamo a trovarli e insistiamo sempre in attacchi fisici frontali, facciamo errori di sbadataggine grossolani in difesa. Bah. Mo' risperare nel miracolo bolognese il 14 come l'anno scorso è francamente improbabile (tanto più che l'anno scorso la partita vinta fu appunto contro la Scozia, non contro il Galles come fra due settimane), ma non è che ci sia tanto altro a cui attaccarsi.

27 febbraio 2009

Vado di fretta

Scusate rega', che ci sarebbero anche un paio di cose da scrivere, ma fra poco c'è una doppia festa di laurea.
Nunc est bibendum!

25 febbraio 2009

Eggizzi!

"Snefru" fa ride!

24 febbraio 2009

Franceschini: "Alla fine vinceremo"

La dichiarazione di domenica del nuovo segretario del Pd Franceschini: "Alla fine vinceremo", ricorda abbastanza una scritta fatta anni or sono sul davanzale del Galilei: "Bandiera rossa prima o poi dovrà pur trionfare". Visto l'andazzo, mi sa che se la giocano su quale delle due succederà per prima...
[potrebbe essere una stronzata, ma il secondo assunto dovrebbe essere stato ideato per la prima volta l'8 giugno 2002, nell'incazzatura seguita alla sconfitta contro la Croazia nei disgraziati Mondiali 2002]

Psicanalizziamoci!

Altro sogno, di stanotte.
A una cena, pe' fa colpo su la fica (tra l'altro, una realmente esistita e per cui veramente ci fu interesse), si ricorre agli Altoforno. Con la canzone "Permanente" precisamente. Niente, solo che nel sogno non mi veniva la seconda strofa, e mi bloccavo agli immortali versi "con un rotto te faccio la permanente t'arriccio li capelli come un negro e non me devi da di' gnente", perché il seguito della canzone me lo confondevo con Globus Tenda. Alla fine del sogno poi m'è tornata in mente la seconda strofa, ma per la picchia oramai era troppo tardi. E caso strano, non si è riusciti a combinarci nulla con quista. Ancora più strano, anche nella realtà fu così. Però gli Altoforno non glieli ho cantati mai.
Mo' me sa che quasi quasi ce riprovo.

23 febbraio 2009

Quesito ferrarese

Andando a controllare la caldaia (che il ritorno a Terni in genere significa acqua fredda), mi sono limitato a guardare quello che pareva il riverbero rossastro della fiamma guida. Vabbe', non era la fiamma guida, ma la spia che indicava anzi che la fiamma era spenta, ma tale vista, il bagliore della caldaia, m'ha improvvisamente rimandato a quindici anni fa, o giù di lì, quando a Ferrara, a casa dei nonni osservavo la fiammella della caldaia in cucina. Sopra al presepe.
Così pure l'altro giorno l'odore di un colluttorio m'ha rimandato il ricordo olfattivo del bagno della casa di cui sopra.

La domanda ora è: questo post è un'inutile esternazione di ricordi d'infanzia e altra robaccia intimisticheggiante, o una subdola e velata piaggeria verso il nuovo segretario del Pd, il ferrarese Dario Franceschini?
[o anche persino una citazione omaggio al mezzo ferrarese Giorgio Bassani e tutta la solfa dei ricordi che lo caratterizza???]

21 febbraio 2009

Avanti!

Visto che il primo e probabilmente ultimo 30 in cinque anni di università è stato ieri all'improbabile esame di Informatica Giuridica, e ciò pare confermare le tendenze all'ingegneriaggine, si pensa di rilanciare, e provare a vedere un po' questo Ubuntu...

19 febbraio 2009

Evoluzionismo bis

Evidentemente, l'uomo ha due mani perché con una regge il bicchiere, mentre con l'altra dirige la minzione.
Per le donne boh non saprei.

18 febbraio 2009

Sempre sulle dimissioni di Veltroni

Grande è la confusione

sopra e sotto il cielo


osare l'impossibile osare


osare perdere


grande è l'impossibile


osare la confusione


il cielo sopra e sotto


ci si può solo perdere


CI SI PUÒ SOLO PERDERE


Tornando sulle dimissioni di Walter Veltroni. Non nascondo che ho provato una certa soddisfazione nell'apprenderle. E' che il mio giudizio probabilmente è viziato da quella che anche un'avversione di tipo personale.
Comunque, il momento scelto per le dimissioni è piuttosto intempestivo. Oh, per quel che mi riguarda, Veltroni avrebbe potuto e dovuto dimettersi da parecchi mesi. O meglio, avrebbe dovuto indire il congresso per ben prima dell'ottobre 2009, lasciando che si trascinassero troppe questioni, contrasti, e un'opinabile gestione del partito. Francamente non vedo nel risultato delle elezioni sarde, per quanto brutto, un elemento di rottura tale con la situazione preesistente da giustificare le dimissioni immediate. Senso di responsabilità vorrebbe il non lasciare il Partito Democratico così, appiccato, con le Europee già abbondantemente compromesse ormai alle porte e senza la chiarezza sul che fare, congresso, direttorio, primarie.
Che fare adesso? Convocare un congresso anticipato è difficile, per il problema degli iscritti in primis. E' comunque una strada da tentare. Tanto appunto, le Europee sono già abbondantemente compromesse, e arrivare al congresso a ottobre, fra 8 mesi, con una leadership e una linea provvisoria, è un suicidio.
Qualcuno ipotizza addirittura il ritorno allo status precedente, un ritorno a Ds e Margherita. Per quanto l'idea mi potrebbe piacere, è ormai troppo tardi, ed è un'idea infattibile. E' quindi interesse di tutti che il progetto del Pd vada avanti, e vada avanti bene.

Conca sanremese

Luca era gay, Lollo lo è ancora, io ci sto a pensa'.

17 febbraio 2009

Le dimissioni di Veltroni

Quistu manco è stato bono a dimettese come si deve, quando si deve.

Arretrati: legge elettorale per le Europee, sicurezza, Bersani eSardegna

Scrivo adesso alcune note politiche che in realtà avrei dovuto scrivere due settimane, ma che per il sovrapporsi degli eventi ma anche e soprattutto per pigrizia si erano tralasciati.

La riforma della legge elettorale delle Europee. Quale cavolo è la necessità di una riforma? La legge attuale, proporzionale pura, garantisce perfettamente la necessità di rappresentatività che è la funzione propria delle elezioni per il Parlamento Europeo: unico organo con legittimazione democratica nell'Unione, non ha veri compiti legislativi, ed è quindi assolutamente pretestuosa la scusa della governabilità che viene addotta come scusa per introdurre lo sbarramento al 4%. Siamo chiari, la non frammentazione può essere un valore, e di una soglia di sbarramento del 4% si può anche parlare. Ma non con l'attuale sistema politico. La maggioranza non può pretendere di cambiare il sistema politico imponendolo con una legge elettorale. Non sono briciole i partiti sotto il 4%. Cinque anni fa per essi votò il 20% dell'elettorato. Nelle attuali condizioni della politica italiana, milioni di elettori vengono privati potenzialmente e probabilmente del diritto di eleggere ed essere rappresentati. Questo è assolutamente antidemocratico. Quello che più fa rabbia poi è stato l'atteggiamento del Partito Democratico. Cosa sperano di ricavarne ammazzando sul nascere ogni progetto alternativo di ricostruzione della Sinistra? Per una manciata di voti sperano di replicare il giochetto del voto utile? Qual è il senso nel guastare definitivamente i rapporti con tutta la parte politica della quale comunque ha bisogno per poter governare a livello locale, e di cui avrà bisogno per poter ambire a tornare al governo nazionale?

C'è stato poi il decreto sicurezza. Legalizzazione delle ronde di partito, possibilità dei medici di denunciare i pazienti irregolari che vengono a farsi curare, aumento della tassa per il permesso di soggiorno. E poi tutte queste anime belle a ergersi a difensori della vita sul caso Englaro. Si diceva una volta socialismo o barbarie. Qui di certo non siamo al socialismo.

Unica nota positiva, la candidatura di Bersani alla segreteria del Partito Democratico. Finalmente qualcuno che ha il coraggio di mettere le cose in campo, che riconosce l'errore nei Ds di schierarsi compatti al completo nel 2007 dietro Veltroni, con liste piuttosto in contrasto tra loro (errore anche mio di appoggiarlo, un progetto come "A sinistra per Veltroni"; ragione aveva il compagno Brunori a sostenere che era una contraddizione in termini), legato veramente alla tradizione della sinistra italiana, e non a una personalizzazione a base di americanismo e buoni sentimenti, con una reale idea e concezione di quella che deve essere la struttura e il funzionamento di un partito. 


Saltando a quest'oggi, l'assoluto disastro delle elezioni regionali in Sardegna. Un monito, per chi se ne stesse scordando, che l'Italia è diventata un paese profondamente di destra, e che di lavoro e lotta ce ne sarà da fare moltissima nel futuro.