6 marzo 2011

Neocat

Se comincia con "Dai, vieni all'incontro sui Dieci comandamenti", e se finisce a 25 anni a spigne la carrozzina con l'anello al dito.

4 marzo 2011

Primavera musicale

Caparezza, Van De Sfroos, Folkabbestia, e incrociando le dita dopo la delusione di "Onda libera", Modena City Ramblers... Tutti con un nuovo disco in uscita. Daje co' 'sta primavera!

3 marzo 2011

Pseudo sciopero generale

Sciopero generale, proclamato dalla CGIL.
Di 4 ore, il 6 maggio, fra due mesi.
Meglio che niente. E anche, meglio tardi che mai.
Però porca miseria, un po' più di coraggio. Uno sciopero generale di 4 ore, a due mesi da ora, non serve a niente. E' all'atto pratico quasi come non farlo, logorando uno strumento di lotta che sarebbe indispensabile e utile per cercare di dare una scossa e uscire dall'empasse e dal degrado politico, economico e sociale in cui ci troviamo.

2 marzo 2011

Il rischio dell'autoreferenzialità dell'indignazione della "società civile"

Nel giro di un mese, manifestazione di Libertà e Giustizia, poi quella in difesa della dignità delle donne, mo' in arrivo per la Costituzione e per la scuola pubblica; e prima ancora, da mesi a questa parte, indignazioni e manifestazioni della società civile a cadenza quasi mensile, con immancabili foto inviate dai lettori e Zagrebelsky di rito.
Cause giustissime tutte, e sempre bene che ci mobiliti.
Ma quando verrà il momento di che ci si decide di dargli un pieno contenuto politico alle manifestazioni di piazza? Che, a continuare in questa maniera, l'indignazione della società civile rimane sempre più qualcosa di estremamente autoreferenziale.

Comparazione antrologica tra picchia e callaro

Interessante articolo fotografico di taglio antropologico su Repubblica.it, una serie di istantanee scattate dopo un bicchiere di vodka.
Oltre a una scontata migliore performance del genere maschile, dall'esame accurato del materiale se ne deduce la superiorità antropologica generale della picchia (foto 5) sul callaro (foto 1).

28 febbraio 2011

Vittória! Sexy Cora MdM!

Mission accomplished.
Il 2011 comincia alla grande (glande, per onorare le nostre radici altoforniane), e Sexy Cora, povera ragazza morta per complicazioni sorte durante l'ennesimo intervento di ritocco al seno, e nota anche per aver tentato di battere, o stabilire, il record mondiale di glubazioni (radici catulliane) consecutive, ha stracciato ogni concorrenza, vincendo a mani basse il titolo di Morta del Mese di Gennaio 2011.
Ricordando l'umile contributo alla causa dato su queste pagine, si spera di riparlarne fra un anno, alle votazioni del Morto dell'Anno.
Immagine di repertorio in cui si apprezzano le doti della defunta.

Massime (Cesi, Lidl e cappelli)

Quanno Cesi porta lu cappello, nun te scorda' de pija' l'ombrello.

Quanno il Lidl vende un cappello, compra in fretta è sempre bello.

Continua l'amara e attendistica posta ai colbacchi in offerta al Lidl.
Capo di gran moda, come anche Gheddafi ci insegna.
Dopo il cappello alla bavarese, visto e perduto nel 2005, non è possibile che anche il colbacco non torni mai più!

25 febbraio 2011

L'eterno vizio di Fini

La travagliata vicenda di Futuro e Libertà, con le sue continue defezioni e giravolte di linea politica, rivela per l'ennesima volta il vizio capitale di Fini, la mancanza di coraggio e decisione (di coglioni a essere precisi) nei momenti cruciali. Tira il sasso, poi mezzo ritira la mano, e se ne tira un altro è giusto perché c'è stato messo in mezzo e non può tirarsi più indietro.
Tipo: oggettivamente, per quale ragione si ostina a rimanere alla Presidenza della Camera? Si dimettesse, e in un colpo solo smetterebbe di prestare il fianco a tutte le critiche di non terzietà e sulla questione Tulliani, e soprattutto potrebbe dedicarsi in maniera seria a un partito che, se non si va al voto presto, rischia di squagliarsi in pochi mesi, stretto tra la difficoltà della prospettiva politica, e il piccolo interesse di tanti personaggi mediocri, che pur nel momento del suo massimo discredito e incertezza del futuro, scelgono di tornarsene nel campo berlusconiano.
Invece no, rimane a fare il presidente della Camera, delegando a Bocchino e compagnia, e non decidendosi a fare politica come si deve...
Su Gianfra', un po' de spirito per cortesia...

24 febbraio 2011

Cifre libiche

L'impressione è che sulla vicenda della rivolta (rivoluzione?) libica alle volte un po' più di accortezza, prima di sparare e rilanciare al rialzo certe cifre, sarebbe assai necessaria.
Tipo sul numero di italiani nel paese, che si parlava non si sa su che basi di 10mila, mentre ne rimangono circa 400 da rimpatriare.
O peggio ancora, il numero di potenziali profughi/immigrati, paventato in 1.500.000 persone, un po' improbabili su una popolazione di 6 milioni di anime.
Che ci manca solo che vengano strumentalizzate per soffiare sulla paura in chiave antiimmigrati e antieuropeista, e per buttarla genericamente in casotto, per piccoli tornaconti elettorali.
Ah, specie a Lampedusa e dintorni, occhio alla testa, che il Frattini ci ha rassicurato, che secondo lui sono da escludere ritorsioni militari da parte di Gheddafi.

23 febbraio 2011

Bei tempi (cattiverie gratuite contro Veltroni)

Nell'ormai lontano 1994, già Berlusconi era al governo, ma ancora non si aveva un'idea precisa di ciò che sarebbe stato, il PDS aveva una bella falce e martello nel simbolo, e soprattutto Veltroni e Sansonetti, rispettivamente direttore e vice de l'Unità, si limitavano a far uscire in allegato al quotidiano libriccini con storie di fantasmi.
Bei tempi!
[ah, non c'era manco Concita De Gregorio!]

Frattini alla Camera

"A Tripoli Gheddafi ha ordinato di sparare in aria, anche se poi purtroppo i colpi sono arrivati su qualche manifestante."

[Cfr. 13.09.10, al Tg1 sulla vicenda del peschereccio italiano mitragliato da una motovedetta libica]

22 febbraio 2011

Tripoli bel suol d'amor - La Riconquista

Ma è chiaro, l'atteggiamento "prudente" e oscillante del Governo sulla Libia non è l'jndice di una politica estera fallimentare e vergognosa, ma una cortina di fumo, un diversivo per celare la spettacolare riconquista della Libia che il Nostro Amato Leader sta pianificando per dare una scossa alla bolsa vita politica nostrana.
Con l'occasione della campagna d'Africa, ci sarà anche modo di intervenire in Egitto, a sostegno di Zahi Hawass presidente.



Sai dove s’annida più florido il suol?
Sai dove sorride più magico il sol?
Sul mar che ci lega con l’Africa d’or,
la stella d’Italia ci addita un tesor.
Ci addita un tesor!

Tripoli, bel suol d’amore,
ti giunga dolce questa mia canzon!
Sventoli il tricolore
sulle tue torri al rombo del cannon!
Naviga, o corazzata:
benigno è il vento e dolce la stagion.
Tripoli, terra incantata,
sarai italiana al rombo del cannon!

A te, marinaro, sia l’onda sentier.
Sia guida Fortuna per te, bersaglier.
Và e spera, soldato, vittoria è colà,
hai teco l’Italia che gridati:”Và!”

Tripoli, bel suol d’amore,
ti giunga dolce questa mia canzon!
Sventoli il tricolore
sulle tue torri al rombo del cannon!
Naviga, o corazzata:
benigno è il vento e dolce la stagion.
Tripoli, terra incantata,
sarai italiana al rombo del cannon!

Al vento africano che Tripoli assal
già squillan le trombe,
la marcia real.
A Tripoli i turchi non regnano più:
già il nostro vessillo issato è lassù…

Tripoli, bel suol d’amore,
ti giunga dolce questa mia canzon!
Sventoli il tricolore
sulle tue torri al rombo del cannon!
Naviga, o corazzata:
benigno è il vento e dolce la stagion.
Tripoli, terra incantata,
sarai italiana al rombo del cannon!

21 febbraio 2011

Back in Sidro!

Cartone di succo di mela in offerta al LIDL a 0,59 € al litro fino al 28 febbraio.
Mi sa che un po' di sidro non ce lo toglie nessuno.
Dopo oltre un anno di assenza, una grande rentrée ci attende in questo 2011.
San Patrizio - se non anche Dio - lo vuole!

20 febbraio 2011

La Storia in marcia nel Nordafrica

Con la rivolta in Libia, al cui popolo va la massima solidarietà, si può dire veramente che si sta facendo la Storia sotto i nostri occhi, senza che, nella realtà "filtrata dal televisore" che siamo abituati a vivere, ce ne riusciamo a rendere pienamente conto.

18 febbraio 2011

Viva l'Italia, viva San Patrizio!

Viva l'Italia, viva San Patrizio!
E un "cordiale fanculo" a Lega, Marcegaglia, Gelmini, Cisl Uil e tanti altri...
A tra un mese!

17 febbraio 2011

Tattica e strategia

Tattiche e strategie for dummies.
Chiarezza ci vuole. Lo si dica chiaramente: si vuole fare un progetto di emergenza, andare al voto col solo obiettivo di far saltare Berlusconi? Già detto in altre occasioni, se è lo si faccia, frontismo, tutti alleati, da SEL a FLI, governo breve che risistemi qualche fondamentale di economia e legge elettorale, con l'ottica di tornare al voto in un sistema politico "normalizzato". La situazione attuale è oggettivamente a un livello di emergenza tale da giustificarlo. E l'idea di far guidare questo schieramento dalla Bindi, lanciata ieri da Vendola, non è per niente peregrina. Cattolica, progressista, sincera, stimata trasversalmente. Meglio che un "papa straniero", più digeribile a sinistra.
Si vuol fare un progetto politico, di governo a medio/lungo termine? Alleanza di centrosinistra classica, PD, IDV e SEL, non ci sono le alternative (o meglio, ci sarebbe quella di far fuori l'IDV, che se ne potrebbe andare con Fini, ma è un'altra storia).
Lo si dica chiaramente, e si faccia una scelta tra le due ipotesi, tattica o strategia. Basta perdere tempo in pure fantasie, in cui il PD discute e si divide su improbabili alleanze politiche, magari credendoci davvero di poter fare una vera alleanza politica con al contempo l'UDC e le sinistre.
E che si faccia un'opera costante, decisa, per andare al voto anticipato entro maggio, che non possiamo più permetterci di perdere ulteriore tempo. Che in Egitto 18 giorni di manifestazioni sono riusciti a far cadere Mubarak, da noi neanche uno sciopero generale riusciamo a proclamare. Che non ci si può limitare e non può bastare, come è stato scritto a Todi, un "timido collettivo di autocoscienza femminista".

16 febbraio 2011

Parallelismi inquietanti

Il cielo è fuxia sopra Terni.
Non si sa se forse ciò sia da abbinarsi a misteri inquietanti, come il biglietto della morte di HMS (?!?) Elisabetta II, inviato alla supervecchiaccia Catherine Masters.
Forse sì.

14 febbraio 2011

Santi (Valentino Vs Costanzo & Company)

Futili polemiche perugine anti-valentiniane.
Della serie, in tre non ne fanno uno bono.

11 febbraio 2011

Riflessioni economicistiche sul 17 marzo (Unità d'Italia nonché San Patrizio)

La proposta di festeggiare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il 17 marzo, istituendo eccezionalmente per quest'anno un giorno festivo, pareva una delle rarissime cose buone pensate da questo governo, oltre che una buona maniera per vivere e festeggiare come si deve questa importante ricorrenza. Festa da fare come si deve, dato che ce ne ricordiamo una volta ogni 50 anni, e nella quale incredibilmente ci si potrebbe quasi tutti riconoscere, che il 25 aprile è visto come troppo politico, e il 2 giugno è ancora una data un po' artificiosa.
Oltretutto, il 17 marzo è anche il Giorno di San Patrizio, non dimentichiamocelo (ce la sapeva lunga Vittorio Emanuele II).
Pareva strano che tutto filasse liscio, finalmente una buona idea. E infatti. Invece no. Tutti a mettere in discussione la festa, strattonandola da ogni parte. Inizia la Marcegaglia, ci si aggregano - strano - i ministri leghisti, ci mette il carico la Gelmini. Oggi parrebbe che pure Cisl, Uil e Ugl vogliono che quel giorno si festeggi, ma al lavoro. Bah.
La tesi più sostenuta è che l'Italia, in tempo di crisi economica, non può permettersi un giorno di vacanza il 17 marzo, che tocca lavorare. Ahò, uno, capita ogni 50 anni una ricorrenza del genere. Due, quest'anno il 25 aprile coincide con Pasquetta, il 1° Maggio è domenica, Natale pure è di domenica, ossia tre giorni di festa in meno. Tre, la crisi è da sovrapproduzione, centinaia di migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione perché le aziende non possono permettersi di lavorare a pieno ritmo.
Insomma, è una bella fregnaccia che il 17 marzo per il bene del paese tocca lavorare. Basta con tutte 'ste polemiche idiote, e per una volta festeggiamolo per bene il fatto di essere italiani.

10 febbraio 2011

Sul "Ricordo"

La "Giornata del Ricordo" so' sincero, mi piace poco. E' che mi sa tanto, troppo peloso questo ricordo.
Ciò che è stato commesso dagli jugoslavi in quell'occasione è stato indubbiamente una barbarie, così come l'esodo di decine di migliaia di italiani dall'Istria e dalla Dalmazia lo si può definire una barbarie, ed è giustissimo ricordarlo. Ma ciò che tendiamo volutamente a dimenticare è tutto il resto, l'occupazione, le vessazioni e le violenze quotidiane commesse per vent'anni dagli italiani verso la popolazione slava di quelle terre, e soprattutto i sanguinosissimi anni, le devastazioni e le stragi nazifasciste della Seconda Guerra Mondiale in Jugoslavia.
Ciò non è una giustificazione di ciò che è successo, ma è necessario ricordarselo, perché anch'esso è parte integrante, un'altra faccia, delle tragedie causate in Adriatico dal nazionalismo. Questo è il Ricordo che bisognerebbe preservare. Non la storiella che passa comunemente degli italiani ingiustamente massacrati senza ragione, o meglio perché gli jugoslavi erano e sono un popolo tanto barbaro e crudele (messaggio di stampo razzista presentissimo, oggi come un secolo fa) e per di più comunisti.


Internacionala nek bude ljudski rod!
L'Internazionale futura umanità!