31 gennaio 2012

Un limite alla propaganda sull'art. 18 no?

Va bene che la grande stampa, Repubblica in testa, ha deciso di appoggiare pienamente il Governo Monti.
Ma c'è un limite anche alla propaganda.
Come si può vendere la prospettata abolizione dell'art. 18 con titoli come "Nuovi assunti senza articolo 18 ma in cambio addio al precariato"?
Addio al precariato. Perché, la possibilità di essere licenziati dall'oggi al domani senza preavviso e senza neanche vera necessità economica dell'azienda che sarebbe?
E per i licenziamenti discriminatori, che si dice che tanto rimarrebbero "vietati", che ci sarebbe, obbligo di reintegro, o semplice indennizzo economico?
E' un'enorme fregatura, un regalo alle aziende, che potranno avere mani libere e soprattutto evitarsi il contenzioso giudiziario, senza alcuna ricaduta positiva sull'occupazione e sull'economia.
E invece ogni giorno tocca sorbirsi 'ste cazzate. E daje e daje, creano il senso comune.

30 gennaio 2012

Sarva ognuno da la porvere de gennaio, e la fanga de agosto

"Sarva ognuno da la porvere de gennaio, e la fanga de agosto".
Presso Lorino, frazione di Ferentillo, 30/01/2012.
Eh sì. Che la situazione delle precipitazioni, da agosto di fatto, quest'anno è realmente critica.
E mo', speriamo un po' con questo buran, che vuole fare.

25 gennaio 2012

Inalberarsi...

Ma, tra la miriade di cose, non da ultimo la paventata abolizione del valore legale del titolo di studio, ci si riesce a inalberare solo per la frase di questo Martone?

24 gennaio 2012

Putacaso... proposte per il turismo di montagna invernale, sul versante orientale della Valnerina

Putacaso si interrompesse la "fase positiva dell'Oscillazione Artica", e si decidesse a fare un po' di neve (che ci stiamo seriamente a intristi', stanotte si sognava che era già maggio, e non aveva nevicato per tutto l'inverno), e putacaso qualche casuale lettore da Polino, Monteleone di Spoleto, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Caso, Gavelli, la montagna tra la Valnerina e l'altopiano insomma, s'è mai pensato all'enorme potenziale della zona per il turismo di montagna invernale (non quello industriale e velleitario dello sci alpino, come sciaguratamente vogliono riproporre in Vallonina, ma ciaspole, sci da fondo, escursionismo invernale)? 
Tutta la zona compresa tra la Pelosa e il Salto del Cieco, fino al Coscerno (e probabilmente anche oltre), passando per l'Aspra, il Monte Birbone e il Monte Motola, è tutto un susseguirsi di vallette in quota, collegate tra loro da una miriade di strade bianche, senza particolari pendenze, che conducono alle forche e si collegano tra loro, con splendidi panorami, in un ambiente ancora molto intatto e poco frequentato. Con un po' di segnaletica in più, e un po' di visione di insieme (tipo, in territori tra loro limitrofi e strettamente collegati, è abbastanza ridicola e insensata la mancata coordinazione in campo turistico tra i comuni -irredenti, chiaramente- ricadenti in provincia di Perugia e quelli, Ferentillo e Polino, della provincia di Terni), si potrebbe creare un comprensorio ideale per la montagna invernale.

23 gennaio 2012

Tra l'altro, quale legittimità costituzionale del "decreto liberalizzazioni"?

Senza starsi troppo a ripetere, le "liberalizzazioni" approvate per decreto venerdì sono in primo luogo estremamente risibili come misure "Cresci-Italia", ed è molto preoccupante che le idee che circolino, in Italia e in Europa, per rilanciare la crescita e l'occupazione si riducono in pratica a queste, e nient'altro. 
E nel merito stesso delle misure, ci sarebbe moltissimo da ridire, proprio sulla loro giustezza, oltre che sulla loro presunta efficacia sulla crescita economica. Ma tanto nel merito, anche a sinistra, ci si guarda bene dall'entrarci.
Misure buone per la propaganda e nulla più, che la parola "liberalizzazione", da sola, in Italia ha il potere di creare un acritico consenso.
Fa molto specie vedere come sul tema sia iniziata la grancassa sui mezzi di informazione, e come pare abbiamo la memoria corta sui durissimi provvedimenti recessivi e di tagli e tasse generalizzati approvati appena un mese fa.
Poi una questione che magari è secondaria, ma non è priva di importanza. Il fenomeno va avanti da anni, ma di certo con questo governo, complice il clima nel paese, è evidente la scarsissima considerazione che esso ha della politica, dei partiti e del Parlamento. Che finora s'è andati avanti, nel complessivo beneplacito popolare, per decreti e voti di fiducia. Ma nel caso di specie, quali sarebbero i presupposti costituzionali per l'emanazione di quest'ultimo decreto? Quali sarebbero, a norma dell'art. 77 c. 2 della Costituzione, i "casi straordinari di necessità e urgenza" che necessiterebbero e giustificherebbero l'aumento per decreto governativo del numero delle farmacie o l'abolizione delle tariffe professionali?

19 gennaio 2012

La campagna tesseramento 2012 del PD

Oh, con riguardo alla tanto vituperata ultima campagna per il tesseramento del Partito Democratico, francamente, non mi sa troppo male. Specie considerando anche l'osticità del tema "tesseramento". E soprattutto, ricordando la media dei manifesti usciti dagli Uffici Comunicazione del PD. La mente vola a mollette, Bersani in maniche di camicia in bianco e nero, gruppi di gente che spingono fuori campo scritte cubitali visibili a metà. Certo, non eguaglia le vette della tizia delle Primarie 2007 di cui sotto, però 'sta serie di manifesti la salverei. Sopra la media.


Poi vabbe', in realtà sarebbe da aprire il dibattito e parlare assai più seriamente dello scadimento generale (non solo del PD) della comunicazione politica italiana. E dell'utilità e della funzione di "dirigenti" come Cristiana Alicata.

18 gennaio 2012

Lezione morale e crocieristica

Se c'è una lezione che tutti dovremmo imparare dal naufragio della Costa Concordia, è che in crociera ci si deve andare solo se a bordo c'è l'Orchestra Mario Riccardi o i Lynyrd Skynyrd.

17 gennaio 2012

Ramblin' Rieti... e viva Sant'Antonio!

Giro per la Conca Reatina l'altro giorno sotto il poco innevato Terminillo, per santuari francescani, memorie delle battaglie resistenziali a Cepparo e Poggio Bustone, cippi di confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie, ville ciceroniane e la bella strada provinciale Contigliano-Cottanello, valico tra il pieno Appennino e le piane del Lazio.
Si cercava la festa di Sant'Antonio a Poggio Bustone, che però si svolgerà domenica 22. In cambio però, la bella sorpresa di incontrare in giro per il paese squadre che cantavano canti tradizionali di questua in onore del santo.
Ed essendo ab illo tempore "così devoti a Sant'Antonio", come direbbe il parroco di Poggio Bustone, ecco il video, e viva Sant'Antonio Abate!


"Meditate che dice il Vangelo!
Meditate che dice il Demonio!
Buona caccia (?!?) ci fa Sant'Antonio!
Buona caccia ci fa Sant'Antonio!"

 
La Conca Reatina, o Valle Santa, dal Convento di San Giacomo, con Poggio Bustone in primo piano
 
 
Canti in onore di Sant'Antonio Abate
 
 
Lapide a ricordo della Battaglia di Poggio Bustone, 10 Marzo 1944

 
Cippo di confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie n. 412, tra Vazia e Castelfranco
 
Cottanello, con la piana laziale e il Soratte sullo sfondo

Tocca comprarsi l'iPad.

Odìo fioli, è da comprasse l'iPad!
Come si fa altrimenti a perdersi ogni sera alle 19.00 un videoeditoriale di Concita De Gregorio?!?

16 gennaio 2012

Il downgrade. A quando una svolta in Europa?

L'ennesima crisi degli ultimi giorni, l'aumento dello spread sempre attorno a quota 500, il downgrade da parte delle attività di rating. 
Avoja a parlare di "attacco all'Europa" al quale bisogna reagire. Vero. Ma parole già dette tante volte in questi mesi. A ciò che è seguito? Miope e testardo -e suicida- perseguimento esasperato di politiche recessive di abbattimento dei debiti pubblici, a costi sociali insostenibili, e un vertice europeo dal quale è venuta solo la proposta di modifiche dei trattati, con l'introduzione dell'obbligo di pareggio costituzionale e sanzioni automatiche nel caso di sforamento.
Ecco, magari questa è l'(ennesima) occasione per rendersi conto che così non si va da nessuna parte, che possiamo pure se vogliamo eliminare lo stato sociale e la spesa pubblica, ma tutto ciò non risolve per nulla il problema alla radice, ossia che stiamo impoverendo l'Italia e l'Europa per nulla, che continuiamo a essere, e a livello europeo nessuno pare voglia farsene carico, assolutamente in balia dei capricci, spesso anche irrazionali, della speculazione finanziaria, dei mercati azionari, delle agenzie di rating.

Stato di necessità al LIDL - Contro la crisi!

Il LIDL comprende lo stato di necessità in cui ci troviamo, e da oggi ribassa il prezzo di generi di prima necessità quali il lambrusco, la grappa, e l'alcol puro (in ordine di necessità).

12 gennaio 2012

La bozza del Decreto Liberalizzazioni: ma dove stiamo andando?

Le notizie del giorno sono chiaramente la bocciatura dei referendum sulla legge elettorale e la Camera che ha respinto la richiesta di arresto per Cosentino.
Sui referendum, e vabbe' daje, tange relativamente, francamente è alquanto improbabile pensare di cambiare la legge elettorale attraverso un referendum, i casi dell'anno scorso sono stati eccezionali, ed erano tirati da temi di ben altro seguito popolare e condivisione. Adesso punto a capo, e torniamo al nodo fondamentale, che anche all'interno dei maggiori partiti stessi non c'è condivisione su un modello elettorale, tantomeno quindi di una maggioranza in Parlamento. Se poi magari si partisse dal cercare di capire quale sarà il sistema politico italiano tra un anno, quando ormai verosimilmente si dovrà votare, e da lì cercare di capire che legge elettorale fare, potrebbe essere un approccio abbastanza costruttivo al problema.
Cosentino poche parole, brutta pagina, per il PDL, ma soprattutto per la Lega Nord e Bossi.
Nel complesso però, due notizie abbastanza prevedibili, e di rilevanza relativa.

Parliamo allora invece della bozza, diventata pubblica, del decreto legge "Liberalizzazioni" steso dal Governo Monti. Questo è il link su Repubblica.it, vale la pena dargli una letta, non è molto corposo.
Qualche notaio e farmacia in più, interventi molto poco condivisibili sulle tariffe professionali, distributori. Una grossa porcata sull'articolo 18, sospeso per le aziende che nascono dalla fusione di imprese sotto i 16 dipendenti, se nel complesso rimangono sotto i 50. Privatizzazione dei servizi pubblici locali. 
Magari tanti queste misure le condividono in toto.
Ma questa sarebbe la "Fase 2"? Queste sarebbero le misure che permetterebbero di rilanciare l'economia, l'occupazione, i consumi?
Al momento, ciò che si è visto prima con le "retate" mediatiche a Cortina, quindi con tutta la storia delle liberalizzazioni, è propaganda o poco più. A prescindere da una valutazione sulla loro efficacia, positività o negatività, sono misure che essenzialmente mirano al, e creano, consenso. Necessarie dopo le mazzate della "Fase 1".
E' politica, ci sta. Poi, stiamo in fedele esecuzione delle direttive europee. Ma allora, deve far riflettere, e fa impensierire, che dall'Europa, in questi anni, non è arrivato e non arriva nient'altro. Rigore e risanamento finanziario da un lato, liberalizzazioni dall'altro. Questo è preciso quello che stiamo facendo, la linea guida di Monti e del suo governo.
Ma pensiamo davvero che ne riusciamo a scappare fuori dalla crisi in questo modo?

11 gennaio 2012

L'attualità della Bibbia: Gv 1,46

"Natanaèle esclamò: «Da Perugia, e da Madonna Alta in particolar modo, può mai venire qualcosa di buono?»
Filippo gli rispose: «PG TBC»."

10 gennaio 2012

"Un pueblo que busca en esta vida la gran Liberación"... Juan Antonio Espinosa!

Un grande per il 2012. Juan Antonio Espinosa. Spagnolo, classe 1940, cattolico di base, a contatto con i migliori fermenti del Concilio Vaticano II, e con le suggestioni provenienti dall'America Latina degli anni '70, della Teologia della Liberazione.
A lui si debbono svariate gran canzoni, trasposte anche in italiano nel 1972 su "Canzoni dell'uomo nuovo", a cura del Centro Catechistico Salesiano, ed. Elle Di Ci, come "Dammi un cuore Signor" ("L'uomo nuovo"). E quale gioia allora, scoprire che è anche l'autore dell'originale di "Santa Maria del Cammino"!
A leggere i testi, tutto in effetti torna.
Versioni originali dei testi in spagnolo, di "Santa Maria del Camino", "Danos un corazon", e una anch'essa tradotta, ma meno conosciuta, "Un pueblo que camina".

Santa Maria del Camino
Mientras recorres la vida,
tú nunca sola estás,
contigo por el camino,
Santa María vá.
 

Ven con nosotros al caminar,
Santa María ven.
Ven con nosotros al caminar,
Santa María ven.

Aunque te digan algunos,
que nada puede cambiar,
lucha por un mundo nuevo,
lucha por la verdad.

Si por el mundo los hombres,

sin conocerse van,
no niegues nunca tu mano,
al que contigo está.
 

Aunque parezca tus pasos
inútil caminar,
tú vas haciendo camino,
otros lo seguirán.

Danos un corazon

Danos un corazón
grande para amar.
Danos un corazón
fuerte para luchar.

Hombres nuevos,
creadores de la historia,
constructores de nuova humanidad.
Hombres nuevos que viven la existencia
con los riesgos de un largo caminar.

Hombres nuevos
luchando en esperanza
caminantes, sedientos de verdad.
Hombres nuevos,
sin frenos ni cadenas,
hombres libres que exigen libertad.

Hombres nuevos
amando sin fronteras
por encima de razas y lugar.
Hombres nuevos,
al lado de los pobres,
compartiendo con ello techo y pan.

 Un pueblo que camina

Un pueblo que camina por el mundo gritando: ‘Ven Señor’
Un pueblo que busca en esta vida la gran Liberación.

Los pobres siempre esperan el amanecer de un dia mas justo y sin opresión
Los pobres hemos puesto la esperanza en Ti, Libertador!

Salvaste nuestra vida de la esclavitud, esclavos de la ley, sirviendo en el temor;
Nosotros hemos puesto la esperanza en Ti, Dios del amor.

El mundo, por la guerra, sangra sin razón; familias destrozadas buscan un hogar;
El mundo tiene puesta su esperanza en Ti, Dios de la paz.

1 gennaio 2012

Commosso pensiero!

Iniziamo il 2012 con un commosso pensiero per i vigili urbani che hanno passato la notte di Capodanno in giro per le periferie dei comuni d'Italia che hanno varato ordinanze antibotti per salvare i poveri amici animali dal crepacuore, come ci ha spiegato il musetto triste di Fassino a Torino, a cercare di bloccare i botti.

31 dicembre 2011

Strenna 2012! - La Valnerina Ternana, Rifugi anti-aerei a Terni, Le tappe della Resistenza

Periodo denso e un po' incasinato. Ultimi giorni non si è mai trovato un po' di tempo per questo blog, e sicche cose degne di essere commentate ce ne sono state, a partire da morti eccellenti e il simpatico umorismo di Monti, che a quanto pare, lui  e il suo CrescItalia, dev'essere stato qualche volta a lezione al nostrano Bar-ack Obama. 
Per perdonarmi con i ben noti amici compagni e passanti che visitano questo blog, unitamente agli auguri di un 2012 degno, sereno, e se possibile, positivamente di svolta, splendidi regali per voi tutti.
Il libretto del disco "La Valnerina Ternana"! Disco bello e interessante, registrato in Valnerina a inizio anni '70, con i testi e una miriade di informazioni. [by the way, s'è scoperto che, in un analogo disco intitolato "La Sabina. Una tipica area di transizione.", vi è una registrazione di una canzone di Dante Bartolini, "Il traditore Tanturi" (altre versioni sono "Il vile Tanturi", o Tanduri), cronaca della battaglia di Poggio Bustone, il 10 marzo 1944; la canzone è stata ripresa anche recentemente da Piero Brega , "Fuori dal Paradiso": se per caso qualcuno è in possesso di tale canzone, lo prego vivamente di contattarmi]-
Da un articolo comparso su "Ingenium", rivista dell'Ordine degli Ingegneri di Terni, un articolo con notizie sui rifugi anti-aerei pubblici di Terni, e soprattutto il loro elenco, corredato di indirizzi.
La perla infine, la scannerizzazione di un libriccino, edito per il Decennale della Liberazione a cura del Comitato di Liberazione di Terni, "Le tappe della Resistenza", con una storia sommaria, immagini e mappe dell'operato della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci.
Ancora, un augurio di cuore di buon 2012 a tutti.

23 dicembre 2011

Catene da neve a Terni? Il testo delle ordinanze, provinciale e comunale - AGGIORNATO

AGGIORNAMENTO!!!

A ridosso delle feste, si scriveva come c'era stato ingiustificato allarmismo sull'ordinanza della Provincia di Terni, che, diversamente da Perugia, s'era limitata con ragionevolezza a imporre l'obbligo di montare le catene in caso di precipitazioni nevose. Si continui a leggere sotto per la Provincia. Destava allora un certo sconcerto l'apparire di una serie di cartelli, su strade della periferia ternana, di cartelli indicanti l'obbligo di catene a bordo. A che titolo? Facessero a pace col cervello si pensava. Invece, una settimana fa, svelato l'arcano. Dove la Provincia aveva dimostrato buonsenso, ci ha messo il carico invece il Comune di Terni, emanando un'ordinanza che impone su una serie di pericolose e nevosissime strade montane nel territorio comunale ternano (come San Liberatore a partire dall'incrocio di Prisciano) l'assolutamente idiota prescrizione di catene da neve a bordo. Fino al 15 aprile. Preparandosi frattanto, nel nome di Bencivenga il Beneamato, a inaugurare una serie di nuovi autovelox per la città. Per completezza di cronaca, anche in questo caso lo stralcio dell'ordinanza comunale n.160 del 2 gennaio 2012. 

IL  SINDACO  
...
CONSIDERATO       
che durante i periodi di formazione di ghiaccio sul piano viabile e di precipitazioni nevose  si  riscontrano  disagi  per  la  circolazione  stradale  e  che  in  tali  evenienze occorre evitare che i veicoli in difficoltà possano produrre blocchi alla circolazione, rendendo  di  conseguenza  difficoltoso  garantire  l’espletamento  dei  servizi  di emergenza, pubblica utilità, trattamenti antigelo e sgombero neve; 
ACCERTATA  
la necessità di prescrivere, a tutela della sicurezza della circolazione stradale e della pubblica  incolumità,    per  i  veicoli  transitanti  lungo  le  strade  comunali  collinari  e montane  di  seguito  elencate  e  per  il  periodo  temporale  ivi  precisato,  l’obbligo  di essere  muniti,  ovvero  di  avere  a  bordo,  mezzi  antisdrucciolevoli  o  pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio;

O  R  D  I  N  A

che,  dal  15  novembre  al  15  aprile,  sia  istituito  l’obbligo,  per  i  veicoli  transitanti  sulle  strade
comunali collinari e montane di seguito elencate e nelle loro diramazioni , di essere muniti, ovvero
di avere a bordo, mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su
ghiaccio.
ELENCO STRADE COMUNALI:
•   via Ippocrate, tratto intersezione strada di Perticara - strada di Piefossato;
•   strada di Perticara, intera estesa; 
•   strada di Piefossato, intera estesa;
•   strada Colli di Valenza, intera estesa;
•   strada collegante la S.S. n° 79 “Ternana” con voc. Larviano;
•   strada collegante voc. Larviano con voc. Miranda;
•   strada di Rancio;
•   strada della Val di Serra, tratto Giuncano Scalo - confine con la Provincia di Perugia;
•   strada del Traversone, tratto strada della Val di Serra - confine con  la Provincia di Perugia;
•   strada del Prato, intera estesa;
•   strada dei Venti, intera estesa;
•   strada di Valle Nocchie, tratto voc. Pracchia - confine con il Comune di Acquasparta;
•   strada di Poggio Lavarino , intera estesa;
•   strada collegante la S.P. n° 67 “Valserra”  con voc. Appecano;
•   strada collegante la S.P. n° 67 “Valserra”  con voc. Acquapalombo;
•   strada la Castagna,  intera estesa;
•   strada di Battiferro,  intera estesa;
•   strada collegante la S.S. n° 3 “Flaminia”  con voc. Collelicino;
•   strada della Romita, intera estesa;
•   strada del Nocione, intera estesa;
•   via San Liberatore, intera estesa;
•   via Collestatte, intera estesa;
•   via Madonna della Strada, intera estesa;
•   strada di San Mamiliano, intera estesa  sino al confine con il Comune di Montefranco;
•   strada della Pittura, intera estesa.
***

Come noto, la Provincia di Perugia ha emesso un'ordinanza, oggettivamente idiota, che in pratica impone a chiunque circoli sul territorio provinciale l'obbligo di catene da neve a bordo, a prescindere dalla necessità, addirittura fino al 30 aprile 2012. Immaginabili conseguenze di facili e salate multe, e assalto ai negozi in tutto il territorio regionale, con immediato esaurimento scorte delle catene da neve.
In settimana, s'era sparsa la notizia che anche la Provincia di Terni (notoriamente esposta a furiose nevicate fino a primavera inoltrata) avesse emanato un'ordinanza analoga. Finalmente è stata resa pubblica tale ordinanza, e dalla sua lettura si evince chiaramente che non è così.
Con molta più ragionevolezza, si prevede semplicemente l'obbligo di catene da neve o dispositivi equipollenti montate in caso di neve o ghiaccio, non l'obbligo delle catene a bordo a prescindere. 
Certo, se magari da Monterivoso si vuole arrivare a Scheggino, o si vuole andare a mangiare a Strettura o anche solo a Molinaccio, valicando così la dogana dei malefici perugini, anche se è il 25 aprile e sono quasi trenta gradi vogliono comunque le catene.
Elenco strade soggette

Dal testo dell'ordinanza n. 69 del 16.12.2011 della Provincia di Terni.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE

Considerato  che  nella  stagione  invernale  i  frequenti  abbassamenti  di  temperatura  ambientale, anche  repentini,  comportano  la  formazione  di  ghiaccio  con  possibile  presenza  di  neve  sulle carreggiate della strade Provinciali e Regionali;

Considerato che in tali situazioni, i veicoli in circolazione, se non provvisti di pneumatici invernali idonei  a  tali  condizioni  di  marcia,  possono  determinare  ingombro  o  blocchi  alla  circolazione, rendendo difficile la garanzia degli interventi di emergenza, di utilità pubblica, di sgombero neve e/o di spargimento sale;

Ritenuto opportuno disporre che in tali occasioni, tutti i veicoli che circolano sui tratti di Strade indicate  in  elenco  e  individuate  con  il  segnale  d’obbligo  indicato  all’art.  122  del  D.P.R.  n. 495/92 (fig.II 87), debbano obbligatoriamente essere muniti degli speciali pneumatici invernali per la marcia   su   neve   e/o   ghiaccio,   ovvero   abbiano   montate   catene   da neve   o   altri   mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati;

Richiamati gli artt. 14 – 5 c.3 - 6 c.4/e - 37 del D.Lgs. n. 285/92 e s.m.i. (C.d.S.), nonchè il D.P.R. n. 495/92 Regolamento di Esecuzione al C.d.S.;
 
Ritenuto pertanto, di procedere in tal senso;
Visto l’art. 122 comma 8  del D.P.R.  30.04.92 n° 285


O R D I N A


1) L’obbligo di circolare, in caso di neve e/o ghiaccio sui tratti di Strade indicate nell’allegato elenco e individuate con il segnale d’obbligo indicato all’art. 122 del D.P.R. n. 495/92 (fig.II 87), con pneumatici invernali (da neve) o catene da neve montate o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, dalla data di emissione della presente Ordinanza e fino al 30 aprile p.v.:

2) affinché gli speciali pneumatici invernali (da neve) indicati al punto 1) siano conformi alla Direttiva comunitaria 92/93 CE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti ECE - ONU vigenti in materia:

3) di provvedere, tramite il proprio personale, all’installazione della prescritta segnaletica stradale (Fig. II. 87 del Regolamento d’Esecuzione al C.d.S.) indicanti i punti  con l’obbligo di circolare con detti  pneumatici  invernali  (da  neve)  o  catene  da  neve  montate  o  altri  mezzi  antisdrucciolevoli omologati e idonei ad essere prontamente utilizzati;  
...

21 dicembre 2011

Matematica spicciola

Come la Gelmini a inizio mandato, anche la Fornero si è resa conto che magari gli stipendi in Italia sono un po' bassi, e sarebbe (badando bene a utilizzare il condizionale) da alzare. Ehhh.
Matematica spicciola.
Da una trentina d'anni uno dei pilastri della politica economica/salariale italiana è la moderazione salariale. E' un dato di fatto, pacifico, il principio per cui, nella migliore delle ipotesi, lo stipendio aumenta, col passare del tempo e il rinnovo dei contratti, solo tenendo come indice di riferimento (neanche automaticamente, che non c'è la "scala mobile") il tasso di inflazione. In altre parole, negli ultimi trent'anni in generale il lavoro dipendente ha perlopiù mantenuto invariato il proprio potere d'acquisto, la propria ricchezza. Qualcuno un po' (poco) è salito, qualcuno s'è anche impoverito (qualcuno in più, perché al netto dell'inflazione, sono nate o aumentate diverse ulteriori voci di spesa).
In questi ultimi trent'anni, però, la ricchezza globale prodotta dal paese, dalle imprese, dai servizi, è altrettanto pacificamente cresciuta. L'economia italiana del 2011 non è certo quella del 1981. Certo, singolarmente parlando, chi più, chi meno, e tanti sono andati a gambe all'aria, ma le aziende, le imprese, nel loro complesso, hanno prodotto fatturato, hanno creato profitto. 
Di questo profitto, di questo differenziale di ricchezza prodotta, il lavoro dipendente non ha goduto i frutti, essendo le retribuzioni rimaste invariate. Non vi è stata alcuna redistribuzione dei redditi, ma anzi, una loro significativa divaricazione, ampiamente certificata.
Capitolo ulteriore, come è stato utilizzato questo plusvalore? In parte, come almeno auspicabile, reinvestiti in attività produttive, creazione di nuove attività, ammodernamento. Ma la classe imprenditoriale italiana, nel suo complesso, è quello che è. E la ricchezza prodotta in questi ultimi decenni, anziché ripartirsi in maniera equa, o utilizzata per rilanciare e rendere competitivi i settori produttivi, è stata investita in speculazione, contribuendo largamente a gonfiare oltremodo l'economia "dei mercati", i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti.

19 dicembre 2011

Fumo negli occhi bis

Tornando sulla serie "fumo negli occhi". A leggere i titoli degli ultimi giorni, pare che l'unica macchia ascrivibile al prode Monti sarebbe quella delle mancate "liberalizzazioni", vulnus da sanare il prima possibile, che "i consumatori prima di tutto", come ci tweetta fiero e baldanzoso Casini. Perché è evidente, sì, IMU, IVA, tagli ai servizi pensioni etc, ma tutto si risolverà, se aumentiamo il numero dei taxi in circolazione e permettiamo la vendita dei farmaci di fascia C anche nelle parafarmacie. Aspettando poi di vedere tornare crescita e posti di lavoro, "liberalizzando" biechi ordini  professionali come quello degli avvocati. Che sono noti gli stretti vincoli  medioevali, come possiamo permetterci di avere solo 500mila avvocati in Italia? Un articolo di tre settimane fa, a memento sul furore liberalizzatore.
Quindi; effettivamente abbastanza ridicoli i leghisti che provano a reinventarsi, proponendosi quali strenui avversari di una manovra economica frutto e sulla stessa linea di intervento di tutte quelle degli ultimi anni, di loro governo, ma anche tutti coloro che dopo avere giustamente attaccato e criticato Tremonti, ora si sentono in dovere di difendere la manovra Monti a spada tratta, beh non scherzano mica.

17 dicembre 2011

Correlazione (nevosa oggettiva)

La notte sognare di scegliersi un colbacco, e al mattino svegliarsi con la prima neve sui monti sopra Terni.
Si ritiene che sussista una correlazione tra i due eventi.